Cloridrato di alluminio

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    Cloridrato di alluminio

    Il cloridrato di alluminio è una sostanza chimica, che rientra tra i sali di alluminio, che negli ultimi tempi ha avviato un acceso dibattito tra chi afferma sia cancerogena e chi crede che si tratti esclusivamente di una bufala. Questa sostanza, come tante altre, è contenuta in diversi prodotti, come ad esempio i deodoranti, ed essendo un derivato di alluminio la teoria di chi punta il dito contro tali prodotti è che ostruisca la pelle, limitandone la traspirazione. Una pratica che, a lungo termine, può favorire l’insorgere del cancro. Il problema, cancro o meno, è che i prodotti a base di alluminio aumentano l’inquinamento, visto che l’attività di estrazione di questo metallo è tra le più tossiche al mondo.

    L’alluminio si estrae dai minerali di bauxite, in particolar modo nel Nord America, in Brasile, in una parte del Nord Europa, Russia, Cina, India, Oceania e Sudafrica. Per poterlo estrarre, l’idrossido di alluminio, a sua volta prodotto dalla bauxite, dev’essere lavorato a 1.200° C., il che fa capire quanto combustibile va consumato per raggiungere queste temperature. Inoltre è un metallo che viene saldato, quindi altre emissioni, mentre l’elettricità stimata per produrlo è circa 14 volte superiore a quella che ci vuole per recuperarlo attraverso il riciclo. Inoltre rientra tra quei metalli pesanti in grado di intossicare l’acqua e l’aria, e provocare altri tipi di malattie da esposizione come l’Alzheimer, se entra nel sistema nervoso.

    Tutto è cominciato nel 2004 da uno studio britannico che ha notato come su un campione di 20 donne con il cancro al seno, 18 di esse mostrassero nel sangue la presenza di parabeni, composti organici utilizzati ampiamente nell’industria farmaceutica, cosmetica e alimentare, perché in grado di combattere funghi e batteri. Il dibattito si è incentrato sulle presunte capacità dei parabeni di incidere sugli ormoni estrogeni femminili, anche se le ricerche successive non sono mai state sufficientemente sicure per poter dire con certezza che un legame con il cancro c’è

    All’interno del gruppo di parabeni ci sono 50 tipologie diverse, tra cui i metilparabeni di cui fa parte il cloridrato di alluminio. Contro questo sale c’è anche l’osservazione che la maggior parte dei tumori al seno nelle donne avviene nella parte più esterna di quest’area del corpo, la quale corrisponderebbe ad una zona adiacente a dove viene spruzzato il deodorante. La somministrazione sottocutanea dei metilparabeni ha dimostrato di provocare il tumore mammario nei topi, ma questa pratica non è paragonabile allo spray del deodorante, per quanto le due attività siano simili.

    Inoltre al cloridrato di alluminio viene contestata la possibilità di accumularsi nell’organismo e danneggiare il DNA, alterando i geni e combattendo la funzione tumore-soppressoria dell’organismo, favorendo l’insorgenza delle neoplasie o di cisti al seno. Il problema dunque dovrebbe coinvolgere gli anti-traspiranti, i quali inoltre mantengono nel corpo le tossine, anziché espellerle. Va comunque precisato che nessuno studio, né precedente né successivo a queste indicazioni, ha mai affermato con precisione questa correlazione, e l’American Cancer Society ha etichettato questa storia come bufala, ma la teoria si è ugualmente diffusa a macchia d’olio anche grazie ad operazioni di marketing di alcune case produttrici di deodoranti che, pubblicizzando il proprio prodotto come “senza sali di alluminio” o più semplicemente “senza alluminio”, sperano di ottenere un vantaggio sul mercato.

    [Fonti: farmacovigilanza; forum salute; amiciamici; resmarche; Wikipedia]
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0 replies since 20/9/2011, 22:08   129 views
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