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Centro Benessere Kundalini.
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La sindrome della vescica iperattiva è una condizione
medica diffusa in tutto il mondo con un significativo
impatto sulla qualità di vita di quanti ne soffrono.
Attraverso una serie di domande con relative risposte si
cercherà di descrivere al meglio questa condizione sottolineando quale ruolo possa avere nel suo management il
medico di medicina generale.
CHE COSA SI INTENDE PER VESCICA
IPERATTIVA?
Nella pratica clinica le diagnosi empiriche vengono spesso utilizzate quali basi per una gestione iniziale di alcune disfunzioni minzionali, dopo aver attentamente valutato
la sintomatologia, i riscontri clinici, l’analisi delle urine ed
eventuali altre indagini, qualora opportunamente indicate. La vescica iperattiva fa parte di questo gruppo di entità diagnostiche empiriche. Per sindrome della vescica iperattiva (altrimenti chiamata sindrome urgenza-frequenza
o sindrome da urgenza) si intende un’entità clinica caratterizzata da urgenza minzionale con o senza incontinenza
da urgenza, di solito associata a pollachiuria diurna e nicturia
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. Per urgenza minzionale si intende l’improvviso, irrefrenabile desiderio di mingere, difficile da procrastinare nel tempo. La nicturia è un sintomo delle basse vie urinarie caratterizzato dall’alzarsi di notte una o più volte
per urinare. La pollachiuria diurna identifica un sintomo
lamentato dall’individuo secondo cui vi è un’elevata frequenza minzionale diurna. Per incontinenza urinaria si intende una qualsiasi perdita involontaria di urina. In ogni
specifica circostanza l’incontinenza urinaria dovrebbe
essere ulteriormente descritta specificando fattori rilevanti
quali il tipo, la frequenza, la gravità, i fattori precipitanti, l’impatto sociale, l’effetto sull’igiene e la qualità di vita, le misure utilizzate per contenere le perdite ed il desiderio del paziente di essere curato. Ne consegue che
quando si parla di incontinenza urinaria da urgenza si intende una perdita involontaria di urina accompagnata o immediatamente preceduta da urgenza. La combinazione dei
sintomi minzionali appena descritti è suggestiva di una iperattività detrusoriale urodinamicamente dimostrabile, ma
può essere dovuta anche ad altre forme di disfunzione vescico-uretrale. I sintomi ed i segni di vescica iperattiva non
consentono di formulare una diagnosi definitiva di iperattività detrusoriale e le cause possono essere determinate
solo con una valutazione urodinamica. Quest’ultima infatti
consente di definire i processi fisiopatologici alla base della disfunzione minzionale. Per iperattività detrusoriale si
intende, pertanto, la presenza di contrazioni detrusoriali
involontarie durante la fase cistometrica di riempimento,
che possono essere spontanee o provocate. Essa può
suddividersi in iperattività detrusoriale idiopatica e iperattività detrusoriale neurogena. L’iperattività detrusoriale idiopatica è tale quando non è definita alcuna causa.
L’iperattività detrusoriale neurogena è, di contro, sottesa
da una condizione neurologica rilevante. Alla luce di
quanto esposto, è possibile utilizzare il termine empirico
di “vescica iperattiva” solo in assenza di una comprovata infezione urinaria o di altre patologie note.
QUAL È IL SUO IMPATTO EPIDEMIOLOGICO
E SULLA QUALITÀ DI VITA?
I dati epidemiologici sulla prevalenza della sindrome della vescica iperattiva in letteratura sono alquanto esigui. Due
studi multinazionali recentemente pubblicati
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sulla prevalenza in Europa ed in Asia di tale condizione hanno mostrato stime differenti nei due continenti. In Europa la prevalenza era del 15,6% negli uomini e del 17,4% nelle donne, contro un 53,1% nelle donne asiatiche. Tale discrepanza di dati troverebbe una giustificazione nel differente approccio metodologico impiegato nella raccolta dei dati. Entrambi gli studi hanno confermato un incremento della prevalenza con l’aumentare dell’età, con un’incidenza
cumulativa crescente più rapidamente negli uomini anziani
che nelle donne anziane. Due terzi degli individui europei
affetti da sindrome della vescica iperattiva ed un quarto
degli asiatici hanno riportato un impatto negativo sulla qualità di vita, ma solo il 60% degli europei ed il 21% degli
asiatici ne ha parlato con un medico o ha richiesto un trattamento. Nel 2003 lo studio NOBLE (National Overactive
Bladder Evaluation)
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ha riportato le stime di prevalenza
della sindrome della vescica iperattiva con e senza incontinenza da urgenza nell’ambito di una popolazione adulta statunitense non istituzionalizzata, in relazione al sesso ed ad altri fattori, attraverso l’ausilio di interviste telefoniche. Analizzando un campione di 5204 adulti di età
≥ 18 anni, rappresentativo della popolazione statunitense per sesso, età e distribuzione geografica, è emersa una prevalenza globale del 16% negli uomini e del 16,9%..
FRANCESCO PESCE, MARIA ANGELA CERRUTO,
CON LA COLLABORAZIONE DI STEFANO RUBINI
www.simg.it/Documenti/Rivista/2004/02_2004/7.pdf.