ALTRE SOSTANZE CHIMICHE UTILIZZATE IN AGRICOLTURA

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    ALTRE SOSTANZE CHIMICHE UTILIZZATE IN AGRICOLTURA

    METALDEIDE
    La metaldeide è un polimero ciclico dell'acetaldeide utilizzato come insetticida (ragni). Il meccanismo biochimico della tossicità non è noto ; l'acetaldeide derivata dalla depolimerizzazione non produce il quadro neurologico drammatico dell'avvelenamento da metaldeide.
    L'ingestione di una dose tossica di metaldeide è spesso seguita da vomito da irritazione gastrica. In un lasso di tempo variabile da pochi minuti ad ore si manifestano scialorrea, flushing, crampi addominali, vomito e tremore generalizzato che può progredire verso convulsioni tonico cloniche. Ipertermia e tachicardia caratterizzano alcuni casi. I reperti autoptici mostrano danno epatico severo e danno dell'epitelio tubulare renale. Una severa acidosi metabolica può condizionare l'esito fatale.
    Per la conferma dell'avvelenamento sono descritti metodi cromatografici che però non sono generalmente disponibili . I quantitativi riscontrabili nelle urine sono spesso trascurabili. Le funzioni epatica e renale vanno accuratamente monitorizzate.

    4-AMINOPIRIDINA
    La 4-aminopiridina è una sostanza altamente tossica utilizzata come repellente per gli uccelli. E' rapidamente assorbita per os . meno rapidamente per via cutanea. La tossicità è legata alla sua capacità di aumentare la trasmissione colinergica. Non sono riportati casi di avvelenamento accidentale. In due casi di ingestione sperimentale (60 mg) sono stati riscontrati dolori addominali, nausea, vomito, astenia, sbandamenti, e sudorazione profusa. In un caso si sono verificate convulsioni tonico cloniche ed arresto respiratorio. Con una terapia di supporto il quadro clinico si è risolto in tre giorni.

    CIANAMIDE
    La cianamide commercializzata in forma di granuli contenenti il 44% di cianamide di calcio (19.5% azoto) è un fertilizzante, erbicida e fungicida. A contatto con l'acqua viene idrolizzata dando luogo a composti tossici. La cianamide di calcio è solo moderatamente irritante per la pelle ma i suoi prodotti di idrolizi sono molto irritanti e caustici sia per la cute che in caso di inalazione. Casi di avvelenamento sono stati descritti in seguito ad inalazione ed ingestione ed i sintomi comprendono flushing, cefalea, vertigini, dispnea, tachicardia, e ipotensioneDato che la cianamide è un inibitore della acetaldeide deidrogenasi l'ingestione di alcool aumenta la sintomatologia (effetto Antabuse).

    SODIO CLORATO
    E' utilizzato in agricoltura come defoliante, erbicida non selettivo e sterilizzante semipermanente del suolo. E' esplosivo e viene formulato con materiali riterdanti idrosolubili come sodio metaborato, cloruro di magnesio o urea. E' irritante per cute, occhi, e mucose del tratto respiratorio superiore. Sebbene l'assorbimento gastrointestinale non sia molto efficiente sono descritti casi di avvelenamento grave, anche fatale dopo ingestione di alcuni grammi della sostanza. L'inizio della sintomatologia è spesso ritardato oltre le 12 ore. L'escrezione è per via urinaria. Il principale meccanismo di tossicità è rappresentato da emolisi, formazione di metaemoglobina, iperkaliemia (da emolisi) con aritmie cardiache e danno renale tubulare.
    I sintomi consistono in nausea, vomito, dolore addominale, diarrea, ipotensione fino allo shock. Cianosi e dispnea sono sintomi importanti in caso emolisi e metemoglobinemia. Dolore lombare, proteinuria, emoglobinuria, oliguria, e iperazotemia sono legati al danno renale. Il plasma e le urine sono scure per la presenza di emoglobina libera e di metemoglobina. L'anossiemia può condurre a convulsioni. L'exitus può avvenire come risultato dello shock, della anossiemia, delle convulsioni, di insufficienza cardiaca o di coagulazione intravasale disseminata. Non ci sono test specifici che indichino l'avvelenamento da sodio clorato.

    CREOSOTO
    Il creosoto si ottiene dalla distillazione dei prodotti ottenuti dalla combustione del legno o del carbone in assenza di ossigeno. Viene purificato per estrazione . Il creosoto ottenutodal legno contiene guaiacolo (metossi fenolo) e cresolo (metil fenolo). Quello derivato dal carbone minerale contiene anche alcuni fenoli, piridine e piridinoli. Il creosoto è utilizzato come conservante del legno edisinfettante per gli animali.Il creosoto è irritante per la cute,occhi emucose. I lavoratori che debbono utilizzare creosoto tecnico o con manufatti trattati sviluppano a volte irritazioni cutaneee con eruzioni vescicolari o papulari, pigmentazione cutanea e a volte gangrena e cancro cutaneo.La contaminazione oculare produce congiuntiviti e cheratiti con possibili cicatrici corneali. I costituenti del creosoto sono assorbiti attraverso la cute ma l'avvelenamento sistemico per questa via è molto raro.
    L'assorbimento per via gastoenterica è rapido. I conigati dei fenoli assorbiti sono escreti per via urinatia . Gli effetti tossici acuti sono analoghi a quelli del fenolo anche se meno intensi. Gli effetti principali sono rappresentati da irritazione del tratto gastoenterico, encefalopatia tossicae danno renale tubulare. La sintomatologia dell'avvelenamento acuto consiste in : scialorrea, vomito, dispnea, cefalea, pseudovertigini, perdita dei riflessi pupillari, cianosi, ipotermia, convulsioni e coma. Una ipotensione moderata può evolvere verso lo shock; abitualmente causa dell'exitus.
    La presenza di prodotti dovuti alla ossidazione fenolica conferisce alle urine un colore scuro, fumoso. In caso di avvelenamento l'aggiunta di poche gocce di una soluzione di cloruro di ferro ( ferrico) alle urine permette di evidenziare un colore blu o violetto.

    AGENTI SINERGIZZANTI: PIPERONYL BUTOXIDE E N-OCTYL BICYCLOHEPTENE DICARBOXIMIDE (MGK 264)
    Gli agenti sinergizzanti sono aggiunti ai pesticidi per aumentare la loro potenza. Nel caso dei sinergizzanti gli insetticidi essi agiscono inibendo la degradazione enzimatica delle piretrine, rotenone, N-metil carbamati, e anche di altri insetticidi. L'assorbimento cutaneo è limitato e la tossicità scarsa.
    L'assorbimento di dosi elevate potrebbe in via teorica potenziare l'effetto tosssico degli insetticidi, ma un tale effetto nonè mai stato dimostrato.

    SOLVENTI E ADIUVANTI
    I liquidi nei quali i pesticidi possono essere disciolti e i materiali solidi su cui sono adsorbiti sono scelti dai produttori in quanto forniscono stabilità ai formulati, praticità di uso, e massima potenza. Spesso i solventi ed adiuvanti di una formulazione forniscono al prodotto una elevata competitività e per tale motivo la loro inclusione nei prodotti commerciali non viene resa nota se non in condizioni di emergenza
    Per i pesticidi lipofilici sono abitualmente usati distillati del petrolio . La maggior parte dei pesticidi sono lipofilici.I distillati sono miscele di idrocarburi alifatici ed aromatici con basso punto di ebollizione. Talvolta vengono aggiunti ai formulati toluene o xylene come stabilizzanti o emulsionanti. In alcune miscele tecniche possono essere presenti idrocarburi clorinati.
    Gli ingredienti attivi meno lipofilici sono disciolti in miscele di alcool , glicoli, eteri o solventi clorinati con aumento dell'assorbimento cutaneo dei principi attivi. Altri solventi come, metanolo e isopropanolo, rappresentano di per se rischi tossici.
    Le formulazioni granulari utilizzano vari materiali adsorbenti. Liberazione dei principi attivi può avvenre per manipolazione dei granuli o per ingestione. I materiali adsorbenti non sembrano dotati di tossicità propria. Le polveri non sono frequentemente usate, mentre lo erano in passato e utilizzavano varie forme di talco come adsorbente.
    Stickers e spreaders (film extenders) sono formati da sostanze organiche aggiunte alle formulazioni per disperdere i pesticidi sul fagliame trattato e aumentare l'adesione. La disponibilità e persistenza dei residui è notevolmente aumentata. Le sostanze utilizzate sono materiali proteici (derivati del latte, farina, albumina, gelatina) olii, gomme, resine, glicoli poliossietilenici, terpeni. Alcuni includono esteri degli acidi grassi sulfonati alkilici. Non sembrano esistere evidenze sperimentali delle tossicitàò di tali sostanze.
    Gli emulsionanti stabilizzanole emulsioni acqua-olio che si ottengono miscelando acqua e idrocarburi tecnici concentrati. Chimicamente sono smili ai detergenti con una parte lipofila ed una idrofila. Esempi di emulsionanti sono eteri alchilsulfonati a catena lunga del glicole polietilenico e oleati di poliossietilene. La tossicità per i mammiferi è bassa e non sembrano contribuire alla tossicità complessiva dei formulati.
    Gli agenti penetranti facilitano il trasferimento degli erbicidi dalla superficiefoliare ai tessuti interni. Alcuni di essi sono di natura lipidica altri sono surfactanti. Le sostanze utilizzate comprendono olii e distillati del petrolio, polioli, esteri degli acidi grassi, esteri degli acidi grassi polietossilati, aril e alkil poliossietilene glicoli, aril e alkil sulfonati, alcooli poliidrati e alchilfosfati. Alcuni di tali composti sono irritanti per la pelle e possono contribuire agli effetti particolarmente irritanti di alcuni erbicidi commerciali. Agli erbicidi vengono comunemente aggiunte sostanze che limitano la formazione di prodotti di reazione indesiderati; alcuni esempi sono rappresentati da alcool solfatialchil butano diamato di sodio, poliesteri di tiobutanodioato di sodio e derivati del benzene. Alcuni di essi sono irritanti per cute occhi e mucose ma la loro tossicità sistemica sembra essere bassa.

     
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