test d' intolleranza bioenergetico E.A.V.

Renato Ventura

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    Esistono varie tipologie di test d' intolleranza, ma professionalmente prediligo il Test bioenergetico E.A.V.

    Il test EAV deve essere fatto in maniera completa e approfondita; i tossici di derivazione alimentare interessano in particolare i plessi che devono essere testati in caso di loro coinvolgimento, partendo dal punto di controllo del sistema vegetativo sul vaso della degenerazione nervosa.
    Dagli anni 80 ad oggi ci sono state delle evoluzioni enormi nel campo delle intossicazioni tutto dovuto ad un progressivo aumento di inquinamento globale, sempre più fabbriche, crescita delle città e quindi aumento di mezzi di trasporto, utilizzo sempre più pressante di fitochimici, aumento nel consumo sconsiderato di farmaci, errata educazione alimentare( sempre più alimenti preparati e con conservanti ed additivi come nitriti e nitrati, non chè metalli per evitare la fermentazione dell’alimento) per questo quando si utilizza il test per le intolleranze non bisogna più puntare solo sull’alimentazione ma anche come viene trattato quel tipo di alimento e vanno ricercati eventuali componenti tossici come: conservanti, additivi , coloranti, fungicidi, pesticidi, insetticidi, PCB, micotossine, metalli pesanti, nitrosamine, tabacco e alcool.
    Alcune di queste sostanze possono essere causa delle prime manifestazioni cutanee infantili; sono note con il termine di segni a topici evidenti nella fase dell’allattamento e sono ingiustamente attribuite solo ad un’intolleranza del neonato al latte materno.
    Sviluppato negli anni '50 dal medico tedesco Reinhard Voll (1909-1989) Elettroagopuntura (E.A.V) di diagnosi e terapia è un sistema del tutto indolore. Questa forma di diagnosi è particolarmente adatta anche in caso di patologie croniche, perché il sistema E.A.V. è in grado di isolare le tossine e veleni ambientali che sono all'origine di una malattia. Vari infiammazioni nascoste (sinusiti, stipsi, emicranie dolori cervicali, dermatiti d’ogni natura, eczemi) e depositi tossici possono essere localizzati con la metodica E.A.V. Da materiali dentali come l'amalgama e protesi d’ogni genere( ittrio, titanio, cadmio, piombo, mercurio, nichel zirconio/a), cibo inquinato chimicamente o veleni ambientali(pesticidi, fungicidi, ddt, nanoparticelle, polveri di marmo ecc) tutti elementi che irritano soprattutto il sistema nervoso centrale S.N.C. e gli organi emuntori principali, fegato e reni.

    Come funziona
    Il Test E.A.V non è invasivo, quindi non c’è l’utilizzo d’aghi oppure prelievi, l’apparecchiatura funziona a basso voltaggio ed è corredata da due(2) elettrodi, uno di forma cilindrica ottonato con un’alta conducibilità elettrica che fa da massa e sarà mantenuto in mano dal paziente, e l’altro elettrodo a forma di penna sempre con una punta ottonata che utilizzerà l’operatore come sonda su un punto specifico della mano. Prima d’ogni test bisogna prestare attenzione che non ci sono campi elettromagnetici (cellulari, forni a microonde radio e televisori accesi in un raggio di 2 Mt. Poiché potrebbero influire sull’apparecchiatura dandoci non un valore errato, ma una mancanza di lettura. Il paziente al momento del test non deve avere a contatto diretto con la pelle oggetti metallici di qualsiasi genere, quindi collane, orologi, orecchini braccialetti etc. e almeno mezz’ora prima del test deve aver assunto almeno mezzo litro d’acqua, poiché questo liquido è un ottimo conduttore.
    L’apparecchio contiene in memoria 20 elementi suddivisi in gruppi coprendo un campo che va dagli additivi – conservanti – chimici, ad elementi alimentari di natura animale ecc fino ad arrivare al gruppo di prodotti ittici, con una scala di valori suddivisa in Normale, soglia d’attenzione e Intolleranza.
    Ogni gruppo di questi fa capo ad un sottogruppo, quindi se l’apparecchio ci segnala uno squilibrio nel gruppo additivi ecc, dovremo cercare nella voce sottogruppo quel il componente segnalato, il suo valore numerico e in quale fascia (soglia di attenzione o Intolleranza).
    La capacità dell’operatore e la sua professionalità si nota nel non limitarsi soltanto nel trovare l’elemento incriminato ed escluderlo, ma comprendere dove può ritrovare quel'elemento e che correlazione può avere con altri componenti e/o alimenti segnalati dall’apparecchiatura. In questo caso bisogna incominciare a valutare solo quei valori che risultano più alti.
    Se abbiamo una media di valori totali finali che vanno da una soglia di attenzione
    maggiore di 40-50, e una soglia di intollerabilità maggiore di 70-150 deve prendere in considerazione i valori più alti scartando momentaneamente i valori inferiori, questo perché i valori più alti indicano che sono al limite della soglia detta “GEL” oppure soglia di tollerabilità se non proprio oltre e che se non ripristinati con un adeguato riequilibrio organico diventano cronici, quanto poi influenzerebbero nel tempo tutto il sistema organico e dandoci al successivo test una risposta totale vicino al sintomo allergico.
    Prendiamo come esempio il solfato di nichel nel sottogruppo d’additivi e chimici, il nichel lo possiamo anche riscontrare in alimenti come alcune solanacee, arachidi, noci, nocciole(quindi anche cioccolata), ma anche in alcuni farmaci, accessori personali come collane e orecchini, protesi, inquinamento ambientale, giornali, toner per stampanti accessori per la cucina etc.
    Poco serve dire “ non assumere questi alimenti”, se poi il paziente continua ad essere in contatto con questo componente da altre fonti, in questo caso il test bioelettronico risulterebbe inutile e non affidabile, come spesso molti dichiarano, minando ovviamente sia la credibilità della apparecchiatura che la professionalità dell’operatore stesso.
    Per questo ho "studiato" un metodo particolare chiamato Metodica Ventura.
    In sintesi : se prendiamo come esempio un'intolleranza al lattosio, spesso si inciampa nell'errore di escludere solo i prodotti caseari e derivati, cosa al quanto NON CORRETTA. Il lattosio non lo riscontriamo sono dei prodotti caseari.

    Bioterapeuta Contattologo Iridologo Ottico
    Ventura Renato

    Edited by Centro Benessere Kundalini - 19/2/2011, 17:48
     
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0 replies since 28/9/2010, 12:27   3563 views
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