Arsenico. Acqua vietata per 1 milione d’italiani. Ecco le regioni a rischio

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    Arsenico. Acqua vietata per 1 milione d’italiani. Ecco le regioni a rischio

    * di Serena Di Natali
    Arsenico. Acqua vietata per 1 milione d’italiani. Ecco le regioni a rischio

    175 milioni di euro per mettere a norma gli acquedotti fuorilegge in 117 comuni rubinetti chiusi in 128 Comuni

    ROMA - “Il solito pasticcio “all’italiana”. Le deroghe dovevano servire ad affrontare e risolvere definitivamente il problema, peraltro noto, della concentrazione di alcuni inquinanti presenti nelle acque distribuite in alcuni Regioni e invece sono diventate l’ennesimo escamotage per non intervenire. Per fortuna ci ha pensato l’Europa a fermare il perpetrarsi di una pratica dannosa per la salute pubblica. Ora i Comuni coinvolti facciano quello che avrebbero già dovuto fare subito dopo aver chiesto la deroga, ovvero, informare la popolazione e mettere a norma gli acquedotti. Ma non generalizziamo, 59 milioni d’italiani non hanno alcun problema con l’arsenico nelle acque potabili e possono contare su un’acqua di rubinetto garantita, controllata e di qualità”.


    Così il responsabile scientifico di Legambiente Stefano Ciafani, commenta la decisione della Commissione Europea di non concedere la terza deroga ai comuni italiani dove l’acqua potabile contiene concentrazioni di arsenico di molto superiori al limite di legge (10 microgrammi per litro).
    L’associazione ambientalista in un documento fa il punto della situazione su deroghe e possibili soluzioni, ricordando che su 157 comuni che ne avevano fatto richiesta per tre parametri (boro, fluoruro e arsenico), 128 non l’hanno ottenuta sull’arsenico perché hanno chiesto di innalzare la sua concentrazione nell’acqua dal valore stabilito di 10 microgrammi per litro a 30, 40 o 50 microgrammi per litro, mentre è stata concessa fino a un massimo di due anni a 92 comuni per il fluoruro, a 17 per il boro e a 8 per l’arsenico ma solo fino a 20 microgrammi, seguendo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
    “Per rientrare nei limiti – ha aggiunto Ciafani – è sufficiente procedere ad interventi praticabili in pochi mesi, come è già avvenuto in diverse parti d’Italia. Infatti, nel 2003 le richieste di deroga erano state avanzate da 13 Regioni su 10 parametri mentre nel febbraio 2010 la richiesta di rinnovo inviata dall’Italia ha riguardato solo 6 Regioni (Campania, Lazio, Lombardia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria) per tre parametri. Dunque – conclude Ciafani - la diminuzione delle richieste, sia in termini di territori coinvolti che di parametri dimostra che, con adeguati investimenti, è possibile uscire dalla deroga garantendo ai cittadini acqua potabile nel rispetto della legge”.


    Legambiente ricorda che i comuni che hanno ottenuto la deroga dovranno mettersi in regola entro i prossimi mesi e in particolare nelle 10 aree in cui è stata rinnovata sono previsti interventi per oltre 175 milioni di euro, mirati ad abbattere le concentrazioni di arsenico, fluoruro e boro nelle acque e quindi ad evitare di dover ricorrere a nuove deroghe. Gli interventi prevedono o la costruzione di nuovi acquedotti per l’approvvigionamento di acqua da fonti che hanno valori di concentrazione delle sostanze inferiori a quelli previsti dalla legge, oppure la realizzazione di sistemi di trattamento e di miscelazione delle acque.
    Le deroghe hanno una durata di tre anni con possibilità di essere rinnovate al massimo per altre due volte. Le prime due deroghe vengono decise dal Ministero della Salute mentre la terza deve avere il via libera da parte della Commissione europea.

    NOTA PERSONALE
    Ora cosa succederà? vi anticipo quello che accadrà, accadrà che non potendo eliminare l'arsenico dalle acque (perchè se tenteranno di annullare la citotissicità dell'arsenico, uscirebbero fuori altri componenti tossici, per reazione chimica) hanno alzato i limiti dei valori in modo da poter "tranquillizzare" la popolazione che l'acqua utilizzata fino ad oggi non è poi così tossica come si credeva e quindi TUTTE quelle patologie che erano da attribuirsi all'arsenico miracolosamente non saranno più per causa della citossicità derivata dall'uso dell'acqua. Voglio ricordarvi che ci si intossica non solo bevendo l'acqua, ma anche attraverso la pelle, cucinando, lavando gli alimenti e le vettovaglie, vestiario, igiene personale.

    Nel seguente link di riferimento troverete il file n formato PDF che consiglio a tutti di scaricare e conservare.
    https://sites.google.com/site/studioolisti...alute/documents


    Comuni interessati dalle deroghe ancora vigenti



    Zona di fornitura di acqua (regione/provincia)


    Numero comuni


    Popolazione interessata


    Valore massimo del parametro concesso dalla deroga

    Campania


    14


    457.944




    Napoli


    14


    457.944


    2,5 mg/l di fluoruro

    Lazio


    78


    461.539




    Latina


    1


    1000


    2,5 mg/l di fluoruro

    Roma


    17


    145.016


    2,5 mg/l di fluoruro

    Viterbo


    60


    315.523


    2,5 mg/l di fluoruro

    Lombardia


    6


    11.400




    Brescia


    2


    3.000


    15 μg/l di arsenico

    Lecco


    2


    1.300*


    20 μg/l di arsenico

    Pavia


    2


    7.100


    15 μg/l di arsenico

    Toscana


    19


    118.961




    Arezzo


    2


    9.622


    20 μg/l di arsenico




    2


    1.800


    3 mg/l di boro

    Grosseto


    1


    100


    2 mg/l di boro

    Livorno


    13


    105.431


    3 mg/l di boro

    Pisa


    1


    2.008


    3 mg/l di boro

    Totale


    117


    1.049.844




    *valori massimi per la stagione estiva (turisti non residenti). Popolazione residente: 284



    Fonte: elaborazione Legambiente su dati Commissione europea



    Deroghe e interventi

    Zona di approvvigionamento idrico


    Parametro d’interesse


    Importo interventi azioni correttive


    Termine deroga

    Provincia di Brescia


    arsenico


    €5.813.000


    2011

    Provincia di Lecco


    arsenico


    €220.000


    2011

    Provincia di Pavia


    arsenico


    €54.000


    2010

    Provincia di Latina


    fluoruro


    €9.438.400


    2011

    Provincia di Roma


    fluoruro


    €33.299.629


    2012

    Provincia di Viterbo


    fluoruro


    €24.000.000


    2012

    Provincia di Arezzo


    arsenico


    €25.000


    2012

    Provincia di Arezzo


    boro


    €400.000


    2012

    Provincia di Grosseto


    boro


    €1.500.000


    2010

    Provincia di Livorno, Pisa, Siena, Pistoia


    boro


    €101.106.120


    2012

    Provincia di Napoli


    fluoruro


    n.d.


    2010

    Totale





    €175.856.149






    Fonte: elaborazione Legambiente su dati Commissione europea

    Edited by Centro Benessere Kundalini - 28/11/2010, 11:21
     
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