Tumori: presto un vaccino contro le forme più gravi

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    Oramai le tentano di tutte pur di far soldi a discapito della gente, sempre meglio creare vaccini che tentano a debilitare l’organismo umano per creare poi altre cure per nuove patologie, che ammettere le cause scatenanti di questi mali e intervenire per il meglio

    Tumori: presto un vaccino contro le forme più gravi

    Pubblicato da Camilla Buffoli in Tumori, Vaccino.

    Mercoledì, 14 Luglio 2010.

    Meglio non lasciarsi prendere da facili entusiasmi, ma il vaccino contro le forme di cancro più aggressive potrebbe essere presto una realtà, almeno stando alle ultime evidenze scientifiche e ai risultati della ricerca di un gruppo di scienziati britannici. I ricercatori della Middlesex University, nel Regno Unito, hanno sviluppato un vaccino potenzialmente in grado di proteggere l’organismo da alcune forme tumorali, come quello al seno, all’intestino e al collo dell’utero.
    I ricercatori inglesi hanno sviluppato un farmaco, già in fase di sperimentazione sui pazienti, che potrebbe essere in grado di impedire o diminuire la diffusione del tumore. Se l’innovativo farmaco dovesse confermare i primi risultati, si tratterebbe di una vera svolta per la cura di alcune forme di cancro molto aggressive e, troppo spesso letali, come il tumore al seno, all’intestino, al collo dell’utero, ma anche al pancreas, alle ovaie e alla vescica.

    Secondo le prime stime, questo innovativo vaccino, da somministrare attraverso un’iniezione, potrebbe essere disponibile sul mercato nell’arco di cinque anni. Il presupposto della ricerca britannica è stata la produzione, in presenza di alcuni tumori, di un particolare ormone, presente solitamente solo durante i mesi di gestazione, la gonadotropina corionica umana, HCG. Il vaccino ha come bersaglio principale proprio questo ormone HCG: eliminandolo, si potrebbe favorire la riduzione dei tumori, la loro diffusione nell’organismo e la produzione delle pericolose metastasi.

    Il prossimo passo della sperimentazione prevede la somministrazione del vaccino a 60 soggetti colpiti da tumore alla vescica, uomoni e donne. “Il vaccino potrebbe aiutarci a fare rapidi progressi nel trattamento di questo cancro invasivo” ha sottolineato Ray Iles, uno degli autori della scoperta e della ricerca.
     
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