Sclerosi a placche. Una cura dall'attivazione di staminali del cervello

GRAN BRETAGNA -Notizia 6 dicembre 2010 10:33

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    GRAN BRETAGNA - Sclerosi a placche. Una cura dall'attivazione di staminali del cervello
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    6 dicembre 2010 10:33

    Alcuni ricercatori hanno evidenziato, in uno studio pubblicato sulla rivista “Nature euroscience” che i danni causati alle cellule nervose nella sclerosi a placche potrebbero essere riparati con l'attivazione di cellule staminali del cervello e del midollo spinale. Queste ricerche su cavie animali, migliorerebbero la conoscenza della malattia e potrebbero portare a trattamenti rigenerativi del sistema nervoso.
    Nelle persone colpite da sclerosi a placche, il sistema immunitario attacca la guaina mielinica che protegge le fibre nervose. Quando la mielina e' degenerata, le fibre nervose possono essere danneggiate e i segnali che esse trasportano possono essere perturbati.
    Gli attuali farmaci implicano la soppressione del sistema immunitario per arrestare i danni alla mielina e alle cellule che producono la stessa, ma non rigenerano quella danneggiata.
    Esistono cellule staminali nel cervello e nel midollo spinale che potrebbero rigenerale la mielina, ma, in diverse persone affette da sclerosi a placche, queste cellule non sembrano essere attive. “In questo studio, abbiamo identificato un mezzo attraverso il quale le cellule staminali del cervello possono essere stimolate per avviare questa riparazione, aprendo la possibilita' di un nuovo farmaco rigenerativo”, dice Robin Frankin, ricercatore in neuroscienze all'Universita' di Cambridge, che ha diretto la ricerca.
    I ricercatori hanno trovato un mezzo per attivare la “via RXR”, una via cellulare di sviluppo che trasforma le cellule staminali in cellule produttrici di mielina in dei roditori. Se la stessa via potesse essere attivata per dei farmaci per esseri umani, queste cellule potrebbero rigenerare le guaine di mielina danneggiate.
    “Lo scopo della nostra ricerca e' rallentare il procedere della sclerosi a placche con l'intento di arrestarlo e renderla reversibivile”, precisa Charles ffrench-Constant dell'Universita' di Edimburgo, coautore della ricerca. Degli esperimenti clinici potrebbero essere possibili da qui a cinque anni e dei trattamenti da qui a quindici anni, precisa Franklin. “La strada verso un trattamento e' imprevedibile, ma almeno abbiamo mantenuto un percorso piu' avanzato”.
    'La scoperta e' molto promettente - spiega Anna Paola Batocchi, dirigente Medico responsabile di Struttura Semplice Neurologia (Uoc) del Policlinico Gemelli di Roma: visto che al momento non ci sono farmaci risolutivi per favorire la re-mielinizzazione delle cellule nervose, la scoperta che le cellule staminali del cervello hanno questo recettore in grado di attivare la riformazione della mielina e' importante', osserva. 'Se lo stesso meccanismo funziona anche nel cervello umano, attivando il recettore con farmaci gia' esistenti e in sperimentazione per alcune leucemie', si potrebbe cambiare in modo sostanziale la cura della malattia. 'Adesso - aggiunge - abbiamo a disposizione solo farmaci con effetti antinfiammatori e blandamente neuroprotettivi, quindi questa scoperta potrebbe offrire il primo farmaco veramente efficace ed estremamente innovativo, un neuroprotettore a tutti gli effetti che favorisce la rigenerazione della guaina isolante dei neuroni'.
     
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