L'occhio: uno dei principali sensi visivi

ottico, occhio, vista, miopia, ipermetropia, presbiopia, astigmatismo L'occhio la visione e le sue patologie

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    L'occhio: uno dei principali sensi visivi

    L'occhio è uno dei sensi principali dell’essere umano, il compito di questo organo e ricevere informazioni sull'ambiente circostante attraverso la luce e le sue distorsioni. L’occhio oppure “bulbo oculare” sono situati ed adagiati nella parte anteriore del cranio esattamente nelle cavità orbitali. L’occhio viene retto nella cavità orbitale tramite dei muscoli chiamati muscoli estrinseci, suddivisi in muscolo estrinseco superiore , inferiore, laterale e mediale. Il compito di questi muscoli oltre a reggere il bulbo oculare nell’orbita cranica e quello di poter ruotare gli occhi e quindi la possibilità di spostare lo sguardo in un campo visivo di circa 180° senza il bisogno di muovere la testa, anche se in realtà entrambi gli occhi hanno un campo visivo limitato dal setto nasale, quindi l’occhio Sx(sinistro) può percepire oggetti nel campo sx, dalla tempia sx al setto nasale, mentre l’occhio Dx(destro) può percepire oggetti nel campo dx, quindi dalla tempia dx al setto nasale. La visione completa di entrambi gli occhi detta anche visione binoculare ci permette una visione di 180° circa.

    Normalmente l’occhio si presenta con una forma molto simile ad un uovo di forma sferoidale, ed è suddiviso in: parte anteriore da congiuntiva, cornea, camera anteriore, iride, cristallino, camera posteriore, retina e nervo ottico.
    La congiuntiva inizia dal’interno delle palpebre creando così la “congiuntiva palpebrale” all’altezza del bulbo oculare”occhio” si piega per “rivestire” l’occhio creando la congiuntiva bulbare, fino all’altezza della cornea chiamato orlo sclerocorneale. Il compito della congiuntiva e di proteggere e stenderei il film lacrimale (lacrima) sul bulbo oculare e proteggendolo da infezioni esterne anche grazie al movimento delle palpebre stesse.
    La cornea e costituita da 5 strati e di forma convessa all’esterno e concava all’interno, normalmente si presenta trasparente e leggermente sporgente, il compito della cornea e di funzionare oltre come lente di ingrandimento (la cornea si presenta con una diottria(d) di circa +48d all’esterno e di -5 d all’interno) anche di far filtrare la luce bianca verso l’interno dell’occhio fino ad arrivare alla retina in un punto ben preciso che fa parte della retina chiamata macula lutea, dove al centro si trova la fovea che è la zona di visone oculare.

    Tra la cornea e l’iride( zona colorata dell’occhio) esiste un’area che si chiama camera anteriore, in questa camera e presente l’umor vitreo un liquido trasparente e gelatinoso, il suo scopo e quello di tenere stabile l’iride e la cornea, mantenerne la forma sferica e a far convergere i raggi luminosi sulla retina(fovea). L’umor vitreo circola anche nella camera posteriore attraversando lo spazio compreso tra l’iride e il cristallino prendendo così il nome di umor acqueo.

    Subito dopo troviamo L’iride. Il compito dell’iride oltre a filtrare la luce funge da diaframma ( come in una macchina fotografica). L’iride e visibile anche a occhio nudo, e sarebbe quella struttura che da il colore al nostro occhio, la colorazione (o pigmento irideo) cambia non solo pe run motivo costituzionale e genetico ma anche in base alla luce assorbita dalla stessa. Al centro troviamo la pupilla (parte centrale nera da dove passa la luce). L’iride e comandata da 2 muscoli, sfintere pupillare che avvolge la pupilla e la restringe come nel caso di fonte luminosa alta (come una zona assolata, e il dilatatore che dilata la pupilla nel caso di scarsa luminosità( come nel caso di una zona d’ombra).

    Dopo l’iride troviamo il Cristallino,una lente biconvessa la sua struttura ricorda molto la cipolla ( a tante foglie), e un organo molto elastico e può cambiare forma, viene retto da delle sottilissime fibre, il suo compito e quello di focalizzare le immagini lontane e vicine. Grazie ad un movimento del muscolo ciliare può focalizzare gli oggetti. Quindi i muscoli tendendosi rendono sottile il cristallino dando cosi la possibilità di focalizzare gli oggetti da vicino , contrandosi invece può far ampliare la sua forma massima dando la possibilità di focalizzare gli oggetti da lontano.

    Subito dietro il cristallino troviamo la camera posteriore, e rivestita dalla retina e contiene l’umor acqueo, lo scopo di questo liquido(salino) e mantenere la forma del bulbo oculare. l'umor acqueo come avevo detto precedentemente circola anche nella camera anteriore attraversando sempre lo spazio compreso tra cristallino e l’iride.

    La Retina, la potremmo paragonare ad una pellicola fotografica, quindi molto sensibile alla luce, è una membrana sottile e trasparente che riveste tutta la superficie interna del globo oculare.

    Si suddivide in: area centrale, chiamata anche macula lutea, che contiene la fovea (zona centrale), ricca di coni e bastoncelli i coni sono utilizzati per la visione diurna, in un’area media e periferica, prevalgono le cellule dei bastoncelli, che servono a mediare la visione crepuscolare e notturna. Per sinapsi la retina trasmette le informazioni visive tramite il nervo ottico che è il collegamento tra lo strumento visivo (l'occhio) e l'elaboratore delle immagini (il cervello), che le interpreta.

    Una cosa molto interessante e divertente, è una visione stereoscopica che si basa sul confronto delle immagini retiniche dei due occhi, ed è efficace fino ad una distanza di circa 30 metri, oltre le immagini retiniche dei due occhi sono praticamente identiche. Quando si fissa un oggetto, l'immagine del punto da fissare va a cadere in ogni ciascun occhio sulla fovea, grazie ai movimenti di vergenza. Calcolando che gli occhi distano circa 6 cm l'uno dall'altro, ogni oggetto che sia più vicino o più lontano rispetto al punto da fissare proietta la propria immagine ad una certa distanza dalla fovea.

    In particolare, gli oggetti più vicini proiettano la propria immagine su punti della retina più distanti in senso orizzontale; gli oggetti più lontani la proiettano su punti della retina più vicini. Noi vediamo l’immagine diritta e unica, ma in effetti non é così, ogni occhio focalizza un’immagine a se e capovolta sulla retina, poi, trasmettendo per sinapsi l’immagine tramite il nervo ottico al cervelletto, è compito dell’area visiva del cervelletto unire le due immagini singole fissate e riportarle come realmente le vediamo, quindi diritta e in unica immagine .

    L’occhio spesso è soggetto ad avere 4 tipologie di difetti visivi, normalmente quelli più conosciuti sono: Miopia, presbiopia, ipermetropia e astigmatismo. Questi si possono presentare singolarmente oppure composti. I difetti visivi nel caso della miopia( segno diottrico meno (-) ) e ipermetropia(segno diottrico più(+) ) possono essere causati da un problema di volume oculare (distanza tra cornea e retina) e/o curvatura corneale. Nel caso della miopia é da collegare a un maggior potere di far convergere i raggi luminosi da parte di cornea e cristallino (il diottro oculare) o a una maggiore lunghezza del bulbo oculare, quindi tecnicamente si dice che l’immagine cade prima della retina.

    Stessa cosa riguarda l’ipermetropia, le immagini non si focalizzano sulla retina, ma differentemente dalla miopia, si focalizzano posteriormente ad essa, in questo caso dovuto da una minore lunghezza oculare (distanza tra cornea e retina) e/o curvatura corneale.

    La presbiopia che riporta la stesso segno dell’ipermetropia (+)altro non è che una riduzione dell’accomodazione dell’occhio emmetrope (occhio normale) dovuto all’avanzare dell’età, e quindi legato all’invecchiamento.
    L’astigmatismo spesso è dovuto ad una deformazione corneale e crea una doppia immagine sia anteriormente alla retina che posteriormente ad essa con una sua potenza diottrica sia negativa(-) che positiva(+), quindi si parla di astigmatismo miopico (negativo -) o astigmatismo ipermetropico (positivo +). L’astigmatismo si può presentare singolarmente, misto quindi una diottria di natura miopica (-) e l'altra ipermetropica (+), oppure composto, associato a miopia o ipermetropia.

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