E' tra i siti più tossici d'Italia: da vent'anni aspetta la bonifica

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    Cronache
    E' tra i siti più tossici d'Italia: da vent'anni aspetta la bonifica

    Il ministero all'Ambiente ha stanziato in questi giorni il denaro necessario per rimuovere i fanghi e il metallo pesante che da due decenni contaminano i terreni di "Guglionesi II", una delle zone più pericolose del Paese sotto il profilo dell'inquinamento ambientale. Agli inizi degli Anni Novanta lì hanno scaricato scarti industriali al mercurio e al cromo camion gestiti dalle ecomafie. La prima parte della bonifica, avviata nel 2004, si era fermata a metà perchè il denaro era finito. Ora si dovrebbe completare l'intervento.

    Basso Molise. Il ministero dell'Ambiente concederà un finanziamento alla Provincia di Campobasso per ultimare la bonifica di una delle aree più inquinate d'Italia. Si trova in BassoMolise, ed è nota comè sito di interesse nazionale Guglionesi II. Sono vent'anni che quei terreni, estesi su una superficie di 56mila metri quadri a sette chilometri a sud-oves dal centro di Guglionesi, trasudano sostanze tossiche. Metalli pesanti, cromo e mercurio e piombo. Eppure, malgrado la pericolosità dell'area, malgrado i timori della popolazione e l'impennata di malattie neoplastiche nei dintorni, malgrado il fatto che il sito sia inserito nella lista nera delle zone tossiche nazionali, il denaro necessario alla bonifica non c'è ancora. Era stato in parte reperito, dopo molta fatica e molte insistenze, nel 2004, quando sono iniziate le operazioni di messa in sicurezza con la rimozione e lo smaltimento di parte di rifiuti speciali e pericolosi, dei fanghi e delle coperture d'amianto, la realizzazione di trincee drenanti perimetrali. Dopo un paio d'anni, però, l'intervento si è fermato. A metà, e senza troppe spiegazioni. I soldi erano finiti, con buona pace del diritto della popolazione a vivere in un ambiente, per quanto possibile, "sano". .

    Ora, dopo anni di richieste, il Governo torna a stanziare una somma per completare l'intervento: 692.469,60 euro. La Giunta di Nicola D'Ascanio ha approvato l'accordo di programma trasmesso dal Ministero dell'Ambiente per ultimare gli interventi di messa in sicurezza di Guglionesi II.
    Negli ultimi anni si legge nella nota ufficiale - prima la Provincia di Campobasso e poi il Comune di Guglionesi hanno chiesto al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di provvedere all'assegnazione di 692.469,60 euro per il completamento degli interventi di messa in sicurezza. Meno di una settimana fa, il Ministero ha trasmesso la bozza dell'accordo di programma, al fine di acquisire l'intesa dei soggetti sottoscrittori (oltre al Ministero stesso, la Regione Molise, la Provincia di Campobasso ed il Comune di Guglionesi), al fine della successiva stipula. L'accordo prevede che l'ente di via Roma provvederà ai controlli di propria competenza.

    C'è ancora molto da fare, visto che quei terreni sono tuttora minacciati da fanghi liquidi contaminati che bisogna eliminare una volta per tutte, ammesso che serva a qualcosa dopo due decenni e una prolungata esposizione a zone altamente inquinate delle coltivazioni adiacenti, dove in un recente passato sono state riscontrate percentuali di cromo decisamente superiori a quelle consentire dal tetto massimo previsto dalla legge. La seconda (e si spera ultima) parte della bonifica contempla la rimozione di fanghi liquidi e palabili e la rimozione dei terreni contaminati sottostanti; la rimozione dei rifiuti di costruzione e demolizione presenti a ridosso di un capannone e caratterizzazione del terreno reso libero dai rifiuti. A questo si aggiunge il completamento della messa in sicurezza dei punti contaminati da cromo e diossine, la manutenzione delle opere per la regimazione delle acque superficiali. Secondo l'accordo di programma del Ministero, per fare tutto questo bastano 5 mesi e meno di settecentomila euro.

    E' quello che sperano tutti, specialmente i cittadini che hanno perso la speranza di vedere ripulita quell'area dal suo carico di veleni penetrati nel suolo.

    La vicenda, nonostante risalga ai primi anni Novanta, è ancora fresca nei ricordi. A Guglionesi, Termoli e nella zona limitrofa fece scalpore: per diversi mesi insospettabilità camion provenienti da fuori, e in particolare dal nord Italia, hanno scaricato tonnellate di rifiuti altamente nocivi nel terreno. Quei rifiuti sarebbero dovuti essere smaltiti a norma di legge, in appositi impianti e conformemente alla legge che tutela, almeno a parole, a sicurezza dell'ambiente e della salute pubblica. Invece venivano sversati nel terreno bassomolisano secondo quella prassi che fa venire i brividi perché è la stessa utilizzata dalle ecomafie. Che già vent'anni fa, evidentemente, in BassoMolise avevano trovato terreno fertile per portare avanti un business lucroso e terribile sulla pelle dei cittadini. L'area, quando le indagini accertare l'esistenza di una sfilza di reati degni di un capitolo di Gomorra, venne sequestrata. I proprietari dell'appezzamento, conniventi con il traffico illegale di rifiuti tossici, arrestati e condannati. Avevano messo a disposizione il terreno dietro lauto compensi al malaffare che specula sui rifiuti nocivi. Oggi sono naturalmente usciti dal carcere e hanno lasciato questo territorio. I metalli pesanti invece, la monnezza avvelenata che è l'oro della camorra, sono ancora lì. A contaminare un pezzo del Basso Molise che aspetta giustizia da vent'anni.

    (Pubblicato il 23/02/2011)
    www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=8069
     
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