La scoperta del professor Zamboni: una speranza negata

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    La scoperta del professor Zamboni: una speranza negata
    08 aprile 2011


    La sclerosi multipla(SM), detta anche sclerosi a placche, è una malattia neurodegenerativa che provoca danni a livello celebrale e spinale. E' una delle malattie del nostro secolo, per cui non si è trovata ancora una cura definitiva e colpisce solo in Italia circa sessantamila persone. Pertanto è recente un' ipotesi, un po' controversa, del Professor Paolo Zamboni dell' università di Ferrara, il quale afferma che questa malattia è accompagnata al 90% dei casi, da una patologia :la CCSVI , ovvero “insufficienza venosa cronica cerebro spinale”. Secondo i suoi studi, il professore ha notato che nei suoi pazienti, affetti da SM, è presente una malformazione genetica di alcune vene, che impedisce il passaggio spedito del sangue dal cervello al cuore; ciò determina un ristagno di sangue a livello celebrale, con conseguenze negative che sembrano essere strettamente correlate alla malattia. Il dottor Zamboni afferma che l' eliminazione della parziale ostruzione delle vene interessate (per lo più giugulare e la Zyges), diminuirebbe l' andamento progressivo della malattia, fino a farla sparire. La sanità italiana non contempla però alcun protocollo definitivo, nonostante non si tratti di una cura sperimentale ma di un intervento di angioplastica che si effettua ormai da circa vent' anni. Praticamente si procede nell' individuare tramite ecodoppler le vene parzialmente ostruite quindi si attua l' angioplastica dilatativa, ovvero si introduce un catetere nella vena, e una volta raggiunta l' ostruzione si dilata , gonfiando un palloncino posto sul catetere stesso; il maggiore afflusso di sangue ridurrebbe il prodursi di lesioni a livello cerebro-spinale con il conseguente miglioramento delle condizioni di vita del paziente. Nonostante le numerose testimonianze di pazienti che si sono sottoposti a tale intervento con risultati clamorosi, vi è diffidenza da gran parte di neurochirurghi che, attualmente, somministrano l' interferone che oltre ad incidere pesantemente sulla spesa sanitaria dello Stato, ha anche molte controindicazioni pericolose per il paziente stesso. E' vergognoso sapere (lo ha rivelato a Pippo Baudo, in una puntata di “Novecento”e a”Che tempo che fa”) che Nicoletta Mantovani in Pavarotti, pur avendone la possibilità, rifiuta la cura a pagamento all'estero perché vuole essere solidale con tutte quelle persone che non hanno i mezzi per farlo. “Mi curerò solo in Italia quando passerà la legge”così ha affermato la moglie del famoso tenore. Perché non provare e dare speranza di vita migliore a tanti ammalati? Viene da pensare che dietro tutta questa diffidenza verso il metodo Zamboni, vi siano piuttosto importanti interessi economici e a subirne le conseguenze sono sempre i cittadini ( non sarebbe la prima volta). Per fortuna dinnanzi al progresso c' è sempre qualcuno che si pone in maniera positiva e speranzosa, infatti abbiamo diversi studiosi e ricercatori a livello mondiale che si stanno interessando alla cosa ritenendo che la percentuale alta che c' è nel collegamento tra SM e CCSVI sia particolarmente interessante e che meriti un approfondimento nonostante l' ostruzionismo diffuso. Comunque rimane il diritto alla speranza nel vedere un giorno un team di chirurghi vascolari e neurologi che lavorino insieme per giungere in breve tempo all' applicazione del metodo del dottor Zamboni, anche se siamo consapevoli che la ricerca ha i suoi tempi. Sarebbe comunque saggio da parte dello Stato italiano, offrire gli strumenti giusti ai nostri ricercatori, affinché ciò possa accadere.

    Margherita Scalamandrè
    Liceo Statale Vito Capialbi-Vibo Valentia
    3 BL
    LINK RIFERIMENTO www.diregiovani.it/concorsi/concors...-speranza-ne.dg

    COMMENTO :

    Quindi prendendo questo trafiletto, facciamoci un piccolo ragionamento.
    il trafiletto dice :"Pertanto è recente un' ipotesi, un po' controversa, del Professor Paolo Zamboni dell' università di Ferrara, il quale afferma che questa malattia è accompagnata al 90% dei casi, da una patologia :la CCSVI " mi ricorda qualcosa.... a voi ?? Forza Dr. Zamboni che sei sulla strada giusta, un pò a rilento ma ci sei .
    forse qualcuno aveva dichiarato precedentemente su un articolo che SM-MCS-SLA in fondo hanno in comune gli stessi denominatori:

    1)SISTEMA IMMUNITARIO
    2)SISTEMA NERVOSO CENTRALE
    3)PLACCHE E ZONE INDURITE NELLA STRUTTURACEREBRALE

    MA CHI SARA' MAI STATO A DIRLO ?

    Bioterapeuta Contattologo Iridologo Ottico
    Ventura Renato

    Edited by Centro Benessere Kundalini - 9/4/2011, 13:08
     
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0 replies since 8/4/2011, 16:32   139 views
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