UNA PARTE DI VERITA’ SULLA NOSTRA ACQUA, BENE NATURALE DI TUTTI

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    UNA PARTE DI VERITA’ SULLA NOSTRA ACQUA, BENE NATURALE DI TUTTI

    La Commissione Europea ha detto si alla richiesta di deroga della Regione Lazio sulle concentrazioni massime di arsenico nell’acqua potabile. Fino al 31 dicembre 2012 i livelli consentiti saranno di 20 mg/l anziché di 10 mg/l(LA REGOLA DICE CHE NON DOVREBBE SUPERARE I 10mg x litro), la soglia stabilita da una direttiva comunitaria recepita dall’Italia nel 2001.
    Una terza richiesta di deroga per i livelli di arsenico avanzata da 128 Comuni di 5 Regioni italiane (90 solo nel Lazio)(NON SONO 90 MA BENSI’ 91), alcuni dei quali con soglie fino a 50 mg/l, era stata rigettata a ottobre dalla Commissione Europea, decisione che, in un sol colpo, aveva trasformato un milione di rubinetti in dispensatori di acqua non potabile, ( QUELLO CHE NON DICONO E CHE LA PRIVATIZZAZIONE E CONTROLLO DELLE ACQUE SPESSO SONO LE STESSE CHE COMMERCIALIZZANOL'ACQUA IN BOTTIGLIA) Ora il cambio di rotta.
    L’Europa ritorna sui suoi passi e ‘apre’ alle richieste della Regione Lazio. “La concessione della deroga anche al Lazio ci consentirà di procedere rapidamente all’attuazione del piano di rientro dei livelli dell’arsenico nei valori di legge, un piano che l’Europa ha ritenuto credibile e affidabile a riprova dell’attenzione che la Regione Lazio pone alla salute dei cittadini”, promette il Governatore del Lazio Renata Polverini.
    “La deroga concessa dalla Commissione europea per l’arsenico riconosce il buon operato dell’assessorato all’Ambiente e della giunta Polverini in merito alle misure che stiamo mettendo in campo”, ha dichiarato Marco Mattei, Assessore all’Ambiente della Regione Lazio.
    “Così raddoppiano i dubbi per i consumatori davanti ad un bicchiere d’acqua” commenta Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori.
    “Venti microgrammi di arsenico per ogni litro di acqua fanno male? Se si, perché continuare a concedere delle deroghe? Se no, perché insistere nel voler imporre 10 mg per litro di acqua?”.
    Eppure a ottobre, mentre respingeva la richiesta delle Regioni fuori norma, la Commissione non sembrava avere dubbi: “Prove scientifiche consentono deroghe temporanee fino a 20 mg/l mentre valori di 30, 40 e 50 mg/l determinerebbero rischi sanitari superiori, in particolare talune forme di cancro”. Eccola la deroga ‘temporanea’, la terza.
    E se non fosse l’ultima?
    Fonte: helpconsumatori, ilvelino.it

    Commento:
    un bicchiere di acqua (calcoliamo il verosimile) un essere umano normalmente consuma da 1 litro ad 1,5litro al giorno per 365 con un tasso di arsenico pari a 20mg x litro , per tutta la sua vita terrena, questo comporta un rischio di sviluppare una neoplasia pari a 3 persone sul milione intorno ad una età del soggetto di 70-75 anni, ovviamente la cosa e soggettiva, ci sono altri fattori da calcolare come inquinamento ambientale e inquinamento agroalimentare ..
    Ora uno giustamente pensa “ se questo comporta un rischio calcolato (3 soggetti sul milione) come mai tanto allarmismo?”
    Come sempre c’è in gioco una posta ben più alta del nostro benessere, parlano di privatizzazione, la privatizzazione dell’acqua NON ESISTE e una gestione comandata dal comune e non privatizzazione.
    La differenza di costo/guadagno per queste aziende che comandano questa tipologia di “oro” è enorme parliamo di costi che singolarmente non hanno un gran significato (0.000003euro per litro per l’acqua del rubinetto) contro i 20-30cent per litro dell’acqua i bottiglia, tutto questo suddividetelo per quanti siamo in Italia, si calcola che più del 60 % acquistano acqua imbottigliata certi anche della loro qualità e sicurezza.

    BENE !!!
    Ma non è così….
    Alcune fonti di informazione hanno dato conferma di quello che presumevo..
    Quindi non solo l’acqua minerale che acquistiamo non è sicura ma alcune marche commercialmente note sono risultate ALTAMENTE tossiche .
    QUALI SONO I COMPOSTI TOSSICI?
    I composti tossici presenti nelle classiche bottiglie di acqua minerale normalmente commercializzate sono
    1)la bottiglia stessa, con presenza di metalli pesanti nella loro struttura molecolare che si disperdono nell’acqua per un fattore elettrochimico, e cattiva conservazione.
    2) In molte bottiglie di acqua analizzate si sono riscontrate presenza di BIRILIO, URANIO, ARSENICO, AMMONIO e BORIO, questi sono alcuni composti presenti maggiormente che superano i limiti di sicurezza.
    Ora la domanda nasce spontanea

    QUALE’ LA VERITA’?…..

    Bioterapeuta Contattologo Iridologo Ottico
    Ventura Renato
     
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0 replies since 9/4/2011, 11:57   110 views
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