SICUREZZA ALIMENTARE

Test di tossicità e analisi dei nano materiali

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    SICUREZZA ALIMENTARE
    Ue, linee guida sulle nanotecnologie
    Test di tossicità e analisi dei nano materiali: l’Autorità europea per la sicurezza alimentare vara i protocolli di rischio sul nanotech, ma l'orizzonte resta incerto

    di Nicoletta De Cillis
    SICUREZZA ALIMENTARE
    Ue, linee guida sulle nanotecnologie

    13 maggio 2011 - L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato le prime linee guida sui rischi delle applicazioni delle nanotecnologie ad alimenti e mangimi.
    Il dossier, richiesto dalla Commissione europea, completa la serie di documenti già pubblicati in vista del possibile via libera a nanomateriali ingegnerizzati, che potrebbero essere presenti in una vasta gamma di prodotti industriali, quali additivi alimentari, enzimi, aromi, materiali a contatto con gli alimenti, nuovi prodotti alimentari, additivi per mangimi e pesticidi.
    Rispetto alle autorizzazioni convenzionali, le linee guida dei nanomateriali prevedono dati aggiuntivi per la caratterizzazione fisico-chimica e i test adeguati di tossicità. Il Comitato scientifico dell’EFSA ha elaborato sei scenari, indicando per ognuno il tipo di test di tossicità richiesto e prendendo in considerazione alcune delle osservazioni delle organizzazioni che hanno partecipato alla fase di consultazione pubblica. Fattori quali la composizione chimica e le proprietà fisico-chimiche possono infatti interagire con i tessuti biologici, e ai fini tossicologici è importante definire la caratterizzazione dei nanomateriali sia all’interno delle matrici alimentari che dei tessuti biologici per una corretta valutazione dei rischi per la salute umana e l’ambiente.
    Alcuni esperti sottolineano però che i modelli e i protocolli standard possono essere insufficienti o inadeguati, che esistono incertezze relative alle metodologie e che le informazioni disponibili a volte sono insufficienti; per questo le linee guida non costituiscono un documento definitivo, ma necessitano di continui aggiornamenti.
    La nuova tecnologia prevede una vasta gamma di applicazioni, che vanno dal settore cosmetico, farmaceutico o elettronico, al campo alimentare, dove vengono usate anche per l’identificazione dei batteri negli imballaggi o per la produzione di additivi, sostanze aromatiche e coloranti. A tal fine la normativa dovrebbe essere ispirata al principio di precauzione, e la valutazione dei rischi dovrebbe essere basata sui dati di una ricerca scientifica il più possibile multidisciplinare e condivisa.


    Per saperne di più:
    Guidance on the risk assessment of the application of nanoscience and nanotechnologies in the food and feed chain
     
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