REPLICA ALLA REDAZIONE DELLE JENE

un'altra delle tante figure meschine di programmi pilotati

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Centro Benessere Kundalini
     
    .

    User deleted


    REPLICA ALLA REDAZIONE DELLE JENE RIGUARDO AL SERVIZIO IN ONDA IL 18 MAGGIO 2011 SU MEDICI, VETERINARI E OMEOPATIA

    pubblicata da Serena Pizzini il giorno giovedì 19 maggio 2011 alle ore 11.57

    Dr. Serena Pizzini - Naturopatia Iridologia
    CENTRO RICERCHE NATUROPATICHE
    Naturopathic Research Center®
    loc. Fontani 2, 38064 Folgaria (Tn)
    tel +39 3496301749 - fax 0464 2331183
    e-mail: [email protected]
    www.centroricerchenaturopatiche.it

    Gent.ma redazione delle Jene,

    sono una naturopata e non ho nessuna laurea italiana in medicina o affini, ma ho seguito corsi di formazione specifici in Naturopatia e Iridologia. Vi scrivo per replicare alle affermazioni molto imprecise e fuorvianti che sono state sbandierate in un vostro servizio andato in onda ieri sera 18 maggio ai danni di una veterinaria naturopata che consiglia prodotti omeopatici che sarebbero, secondo il messaggio da voi lanciato "da prescriversi soltanto da parte di un medico laureato in medicina". Eppure io, come tanti altri naturopati non-medici come me, posso tranquillamente consigliare (non prescrivere!) rimedi omeopatici e fitoterapici ai miei clienti (non pazienti!), anzi lo facco quotidianamente sicura di non infrangere alcuna legge. Sapete perchè? Perchè una legge siffatta in merito, cioè che vieti ai non medici di dare consigli omeopatici, in Italia NON ESISTE, così come non esiste in tutta europa.
    Purtroppo a questo proposito nel vostro servizio è stata sentita la voce, molto di parte, soltanto di un medico sedicente omeopata (verificate: la specializzazione medica in omeopatia non esiste perché dal punto di vista legale l'omeopatia non è basata su riscontri scientifici e non può far parte dell'iter di formazione universitario in medicina nel nostro paese, ma viene inserita in modo elegante come seminario di conoscenza generica), il quale citava una sentenza della Cassazione che avrebbe determinato la necessità di prescrizione medica del prodotto omeopatico. vogliamo parlare delle sentenze della Cassazione (sì sì, la stessa che determinò che una donna con i jeans non può essere stata stuprata... o che picchiare la moglie se non si esagera è ammissibile)? Ma no, facciamo che vi allego le dichiarazioni in merito di un avvocato cassazionista, così non sembrerò io quella di parte...
    Sapete che è fatto divieto al medico di definirsi "medico omeopata", ma che può sfoggiare questa dicitura soltanto se disgiunta dal termine "medico", in quanto non deve indurre a credere che esista una specialità medica di tal genere?
    Sapete che battaglia è in atto nel nostro Bel Paese per difendere il diritto del cittadino di curarsi come vuole e da chi vuole?
    Non discuto sull'opportunità di smascherare i ciarlatani medicastri pericolosi, ma la naturopatia è ormai una professione riconosciuta e regolamentata in america, in tutta europa MA NON IN ITALIA, e perciò stiamo rischiando sanzioni a livello comunitario. E sapete perché è così? Alcune lobbies vorrebbero accaparrarsi l'esclusiva sulle medicine non-convenzionali, togliendo il diritto alle categorie non-mediche di esercitare secondo le proprie competenze come nel resto del Mondo.
    L'unico inghippo è il seguente refuso del ministero della salute, che ha registrato i prodotti omeopatici (non sapendo dove altro metterli) come "medicinali", seppur in una categoria a parte che recita così: "medicinale omeopatico pertanto senza indicazioni terapeutiche approvate". Ciò implica che tali prodotti non hanno indicazioni, non hanno sperimentazione clinica (ogni tentativo è stato fallimentare) e non hanno perciò nemmeno posologie e controindicazioni. I nostri scienziatoni illuminati (vedi il dr. garattini, veronesi, ecc.) definiscono l'omeopatia solo "acqua fresca" e la tacciano di stregoneria e di truffa ai danni del paziente, ed ecco perché non può essere insegnata nelle università come disciplina medica. Vi allego anche il codice deontologico del medico nel passaggio in cui si sottolinea che queste pratiche non scientificamente accettate gli sarebbero di fatto VIETATE.
    L'ordine dei medici si è riunito un giorno e ha deciso che l'omeopatia la devono fare solo i medici. Ma forse questo ordine ha facoltà legislativa in Italia? No, è solo una lobby (di fatto così si comporta) con le sue esigenze territoriali come tante altre. Da quando si sono accorti che 10 milioni di Italiani si curano con prodotti naturali, hanno fiutato l'affare.

    Allora come stanno le cose in Italia? ci capite qualcosa?
    l'abuso della professione è un'altra cosa, è il dare a intendere di essere medico quando non lo si è, fare visite mediche, diagnosi, ricette. La veterinaria nel vostro servizio ha commesso solo un piccolo errore di leggerezza, dicendo al telefono al suo cliente che non doveva prendere antibiotici prescritti dal medico. quello non si può fare, nemmeno un medico lo può fare nei confronti di un altro medico. Ma possiamo dire quello che sappiamo e quello che pensiamo (per esempio: io, se fosse per me, non lo prenderei, ma la decisione è solo e unicamente sua, caro cliente!)... questo ancora non ce lo può vietare nessuno

    vi allego quanto premesso a proposito di cassazioni e codice deontologico medico (due articoli che divulghiamo da tempo su fb, sul nostro sito e tra i nostri clienti e simpatizzanti)

    vi ringrazio per l'attenzione e spero che quanto esposto possa fare chiarezza anche a voi

    Serena Pizzini


    L'omeopatia è acqua fresca e non ha prove scientifiche della sua validità. Meglio!!! 1-0 per noi....

    il Codice di Deontologia Medica, dal terzo capoverso in poi dell'articolo 12 - "Prescrizione e trattamento terapeutico", recita: "Le prescrizioni e i trattamenti devono essere ispirati ad aggiornate e sperimentate acquisizioni scientifiche anche al fine dell'uso appropriato delle risorse, sempre perseguendo il beneficio del paziente. Il medico è tenuto a una adeguata conoscenza della natura e degli effetti dei farmaci, delle loro indicazioni, controindicazioni, interazioni e delle prevedibili reazioni individuali, nonché delle caratteristiche di impiego dei mezzi diagnostici e terapeutici e deve adeguare, nell'interesse del paziente, le sue decisioni ai dati scientifici accreditati e alle evidenze metodologicamente fondate.
    Sono vietate l'adozione e la diffusione di terapie e di presidi diagnostici non provati scientificamente o non supportati da adeguata sperimentazione e documentazione clinico- scientifica, nonché di terapie segrete.
    In nessun caso il medico dovrà accedere a richieste del paziente in contrasto con i principi di scienza e coscienza allo scopo di compiacerlo, sottraendolo alle sperimentate ed efficaci cure disponibili."


    OMEOPATIA: E' TEMPO DI FARE CHIAREZZA!
    A cura di Dr. H.P. Fabrizio Minisini

    Da quando la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza di condanna per un Naturopata bolognese, colpevole secondo la stessa di aver violato il Codice Penale all'articolo 348 relativo all'abuso di professione (in questo caso medica), si è diffusa in Italia, a mezzo degli organi di stampa, dei media televisivi e delle case produttrici di rimedi omeopatici tra le più note, l'informazione infondata secondo cui la pratica dell'omeopatia è atto medico. Premesso che la Corte di Cassazione non è un organo con potere legislativo, non esiste in Italia nessuna legge che stabilisca quanto volutamente ed erroneamente diffuso, così da indurre in errore sia il cittadino inconsapevole che tante istituzioni pubbliche e private. In molte scuole di Naturopatia in Italia si insegna agli studenti che loro l'omeopatia e la fitoterapia non la possono praticare perchè è di competenza medica. E non c'è niente di più falso, perchè questa informazione non trova alcun fondamento legislativo. Le sentenze della Cassazione poi sono spesso contraddittorie, soprattutto quando gli addetti ai lavori si avventurano in un terreno a loro assolutamente sconosciuto come quello delle Bio-discipline naturali. Non è la prima volta che la Cassazione decide in tal senso e cioè afferma che il prodotto omeopatico è un medicinale e può essere prescritto soltanto dal medico. Ciò tuttavia sembra non corrispondere al vero, secondo il più accreditato orientamento scientifico e bibliografico, anche perché il prodotto omeopatico è di libera vendita. La sentenza della Cassazione che ha ritenuto di poter entrare nel merito, forse forzando il dettato dell'art. 606 c.p.p. ma non rispettando la precisa preclusione dettata dall'art. 609 c.p.p., avrebbe dovuto limitare la decisione affermando, così come richiesto dal Procuratore Generale della Corte d'Appello di Bologna con il ricorso, l'avvenuta prescrizione del reato commesso fino al 1998. «In questo caso particolare la Cassazione ha detto “che non è sufficiente che il paziente chieda e desideri un certo tipo di cure, ma occorre che sia il medico a prescriverle”. Una decisione che va proprio contro la Costituzione che all'art. 32 da ai cittadini italiani la libertà di scegliere le cure, tenuto presente altresì che “utilizzo da parte dei cittadini dei prodotti naturali e dei prodotti di libera vendita, consente allo Stato Italiano un concreto e consistente risparmio del costo sanitario. Occorre allora più democrazia e maggiore apertura a professioni che in altri paesi dell'Europa sono già riconosciute e collaborano attivamente con i medici allopatici». «Le sentenze della Cassazione concludono un iter processuale, niente di più, non possono costituire precedenti, che possono essere disattesi e/o modificati e comunque, ed in ogni caso, sorreggono la Costituzione per poter affermare la libertà di operare nel rispetto delle norme generali, quali quelle fiscali e deontologiche. È evidente che in assoluta buona fede è stato preso un abbaglio.». (Da una intervista all'Avvocato Giancarlo Rizzieri, patrocinante in Cassazione). La stessa Corte di Cassazione qualche anno fa aveva sentenziato che una donna che portasse i pantaloni, (parlava di jeans) non può assolutamente venire violentata, e che se questo avviene vuol dire che la donna era consenziente. Personalmente ero rimasto basito alla lettura delle motivazioni della sentenza in oggetto. Quindi per tornare all'argomento, osserviamo che la scienza ufficiale considera l'omeopatia acqua fresca, e in questo senso si sono espressi esimi luminari come il Prof. Garattini, Umberto Veronesi, la rivista “The Lancet”, e il presentatore televisivo Piero Angela. Orbene, se si tratta di acqua fresca, perchè mai dovrebbe rientrare nelle competenze assolute del medico accademico? Si sono accorti che funziona, non ne conoscono le modalità, ma funziona. E allora, dicono, “ce la prendiamo noi” con buona pace di chi per decenni è stato tacciato di stregoneria e cialtronismo. E' lo stesso Codice Deontologico del Medico che gli vieta espressamente di definirsi “Omeopata”, dicendo tra l'altro che il medico deve valersi esclusivamente di “terapie e trattamenti di provata efficacia scientifica”, escludendo quindi a priori l'omeopatia, che invece utilizza canali frequenziali non identificabili con i mezzi a disposizione della scienza. Quindi, se proprio c'è uno che NON potrebbe “fare omeopatia” questo è proprio il medico. Il rimedio omeopatico NON può essere considerato farmaco proprio perchè di farmacologico non contiene niente, esplicando la sua funzione riequilibrante a livello energetico e vibrazionale. Sarebbe l'ora di dire le cose come stanno, di far passare una informazione cristallina e leale, sia nei confronti del cittadino che usufruisce del servizi che degli operatori che degli studenti, a cui viene dato un insegnamento infondato.
     
    .
0 replies since 20/5/2011, 17:53   966 views
  Share  
.