Allergie ai metalli, gli studi del Galeazzi

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    15 /06 / 11

    Allergie ai metalli, gli studi del Galeazzi
    Ortopedici e dermatologi insieme in un centro multidisciplinare, inaugurato all’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, per la prevenzione e la diagnosi delle allergie ai metalli. Il costante aumento di casi di allergie ai metalli, segnalate da allergologi e dermatologi, associato all’utilizzo sempre più frequente di protesi ortopediche in ambito traumatologico e degenerativo, è il presupposto che ha spinto alla creazione del nuovo centro, diretto dal professor Gianfranco Altomare. Su indicazione del chirurgo ortopedico, presso il Galeazzi è possibile effettuare test predittivi prima di sottoporsi ad un interventodi protesizzazione articolare di anca, ginocchio, o spalla.
    I test hanno lo scopo di verificare la possibile insorgenza di un’allergia ai metalli nel post operatorio.
    Un primo studio condotto tra l’anno 2009 e 2010 dagli specialisti dermatologi dell’IRCCS Galeazzi, su un campione di 100 pazienti in attesa di protesi, ha evidenziato un’alta incidenza di allergie: 18 pazientisono risultati sensibili al nichel e al cobalto, attraverso l’effettuazione di test predittivi. Inoltre, a distanza di un anno dall’impianto, 5 pazienti, facenti parte dello stesso campione, hanno sviluppato un’allergia, non evidenziata durante lo screening preliminare.
    Con un’attività preventiva di questo tipo, è quindi possibile diagnosticare non solo un’allergia
    specifica, ma orientare il chirurgo verso la scelta della protesi più compatibile con le necessità del paziente. Ogni anno in Italia vengono impiantate 180.000 nuove protesi articolari. Le protesi sono costituite da superfici di scorrimento che inevitabilmente producono attrito: a seconda dei materiali di cui sono composte, cobalto, nichel, cromo, titanio, queste possono rilasciare particelle che innescano una reazione infiammatoria (locale o generalizzata) o una reazione allergica.
    Le allergie sono, infatti, tra le principali complicanze che insorgono dopo un intervento di
    protesizzazione, rendendo talvolta necessario un secondo intervento. Una diagnosi tempestiva può scongiurare questo tipo di problemi, che recano disagio al paziente in primis e costituiscono anche un costo ulteriore per il Sistema Sanitario Nazionale. “I test preliminari sono di semplice effettuazione e non presentano effetti collaterali ” sostiene il professor Altomare, “possono essere eseguiti su indicazione dell'ortopedico, tenendo conto della composizione in metalli delle protesi che verrà impiantata. Questo tipo di test può essere svolto avvalendosi del sistema sanitario nazionale”. Accanto alla finalità diagnostica, il Centro avvierà un’attività di ricerca multidisciplinare, di promozione, di sensibilizzazione e di diffusione delle novità in ambito protesico e allergologico, anche grazie all’organizzazione di convegni e seminari e alla pubblicazione di articoli a carattere scientifico,
    relativi alle protesi e alla diagnostica allergologica.
     
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