Psicofarmaci. In Italia è raddoppiato l'uso di psicofarmaci negli utlimi 10 anni

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    Da un'indagine del Censis dal titolo La crescente sregolazione delle pulsioni viene fuori che in Italia è in aumento l'uso di psicofarmaci: dal 2001 al 2009 le dosi giornaliere sono raddoppiate, passando da 16,2 a 34,7 per 1000 abitanti. Un incremento pari al 114,2%. Probabilmente il fenomeno è solo in apparente aumento perché censito, mentre in passato l'uso di psicofarmaci non era quantificato in nessuno studio. Inoltre oggi il medico di base sa riconoscere i disturbi di natura nervosa. Il 30% degli italiani che assume antidepressivi non porta a termine la terapia. In pratica, si sprecano farmaci perché non si sta attenti alle indicazioni del medico. Tra gli altri fenomeni riscontrati: la crescita dei cocainomani in carico al Sert, e l'aumento dei giovani che si ubriacano regolarmente.

    L’Institute for Safe Medication Practices (Istituto per le pratiche sicure del farmaco) ha recentemente pubblicato uno studio dove sono evidenziati i farmaci che inducono i a compiere atti di violenza.
    Nella top-ten dei medicinali più pericolosi, vi sono gli antidepressivi Pristiq (desvenlafaxine), Paxil (paroxetine) e Prozac (fluoxetine).

    1. Varenicline (Chantix) Per smettere di fumare; 18 volte più rischioso per episodi di violenza.
    2. Fluxetine (Prozac) Antidepressivo della classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina.
    3. Paroxetine: (Paxil) Crea molto dipendenza e problemi nello sviluppo fetale durante la gravidanza.
    4. Anfetamine – Classe di farmaci usati in casi di ADHD, 9.6 volte più propensi, rispetto altri, ad essere associabili ad episodi di violenza.
    5. Mefoquine (Lariam) Utilizzato per curare la malaria.
    6. Atomoxetine (Strattera) – Usato nei casi di ADHD, disturbo da deficit di attenzione e iperattività.
    7. Triazolom (Halcion) Usato per il trattamento dell’insonnia, 8.7 volte più propenso, rispetto altri farmaci, ad essere associabile ad episodi di violenza.
    8. Fluvoxamine (Luvox) – Appartiene al gruppo degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), 8.4 volte più propenso, rispetto altri farmaci, ad essere associabile ad episodi di violenza.
    9. Venlafaxine (Effexor) Un antidepressivo che tratta i disordini di ansia. violenza.
    10. Desvenlafaxine (Pristiq) Un antidepressivo che agisce sulla serotonina e la noradrenalina.
    Questi farmaci non solo provocano problemi di salute, ma rappresentano anche una minaccia per la società perché favoriscono lo scatenarsi della violenza. Molti farmaci noti sono perfino collegabili ad omicidi.
    FONTE Disinformazione

    In Italia si registra un aumento del consumo di ansiolitici e antidepressivi, anche quando non realmente necessari.

    Ansiolitici
    Appartengono a questo gruppo i farmaci (tranquillanti ed ipnotici) efficaci nel trattamento dei disturbi d’ansia. Questi farmaci, di solito, hanno effetto nel breve termine ma assai meno nel lungo termine; talvolta, come conseguenza del loro uso si può avere un peggioramento della sintomatologia (il cosiddetto effetto rebound) e lo svilupparsi di una certa dipendenza. Anche in considerazione di questi effetti, gli ansiolitici dovrebbero essere prescritti soltanto nei casi di ansia o insonnia grave e comunque per periodi brevi.
    I farmaci più usati sono le benzodiazepine (Tavor, Xanax, Valium, Ansiolin, En, Frontal, Lexotan, Prazene, Control, Lorans, ecc.).

    Antidepressivi
    Appartengono a questo gruppo, i farmaci efficaci nel migliorare l’umore negativo e gli altri sintomi tipici della depressione e perciò detti antidepressivi. Questi farmaci sono generalmente efficaci, ma possono indurre effetti collaterali. Generalmente, il rischio di effetti collaterali si può ridurre, cominciando il trattamento con dosi basse e incrementandole gradualmente.

    Gli antidepressivi non creano dipendenza.

    Gli antidepressivi più usati sono gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) è sono suddivisi in da molecole principali: Fluoxetina (Prozac, Fluoxerene, Fluoxetina), Fluvoxamina (Maveral, Fevarin, Dumirox), Paroxetina (Sereupin, Seroxat, Eutimil, Daparox), Sertralina (Zoloft, Tatig), Citalopram (Elopram, Seropram) ed Escitalopram (Entact, Cipralex) (da genio.virgilio)
     
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