la cattiva conservazione degli alimenti

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    Qualche giorno fa, sono stato a Cattolica per lavoro e la sera, dopo una giornata di lavoro, la fame cominciava a farsi sentire.. “ perché non mangiare un’ottima piadina ?” ci siamo recati in un ristorantino (molto rinomato) locale piuttosto semplice ma comunque piacevole .. ci sediamo , si ordina da mangiare accompagnato da un’ottima insalata (quella non deve mai mancare!) …giustamente ,insieme all’insalata, arriva il condimento.. ed ecco la pecca….. aceto in vetro, sale da macinare in vetro, l’olio…. Non posso crederci… l’olio, in un contenitore di latta.. e sopra cosa leggo ? “ SCEGLI IL METALLO ” … ovviamente non abbiamo utilizzato l’olio … ma non potevo star zitto, non è da me….
    Forse è bene dare una spiegazione iniziale di cosa sia la chimica.

    Ogni cosa che vediamo è costituita da reazioni chimiche, "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.

    Proprio a causa di questa trasformazione noi viviamo: il corpo cresce, cambia, si ammala, si risana, invecchia, combatte le malattie, insomma ogni giorno si modifica. Questa modificazione può essere benefica o no a seconda delle reazioni chimiche che si innescano.
    per un puro e spontaneo comportamento chimico, queste sono altamente instabili (tossiche).

    La causa è dovuta naturalmente alla presenza di un potenziale elettrochimico, corrente per natura in tutti gli elementi metallici, infatti in un cristallo di un elemento metallico è presente un insieme di ioni a carica positiva disposti secondo un regolare reticolo e circondati da un certo numero di elettroni liberi a carica negativa che si muovono in tutto il reticolo cristallino, sia la corrente che gli ossidi che si generano, in diretto contatto con l'organismo e il PH acido sia dell’alimento stesso che della saliva, possono esplicare azione tossica e patologie abbastanza gravi sia locali che generali.
    Cosa contiene l’olio di oliva ?
    L'olio di oliva è un composto complesso costituito da acidi grassi, vitamine, componenti volatili e componenti solubili in acqua; vi si rinvengono anche frammenti microscopici di olive. I principali acidi grassi che si trovano nell'olio sono l'acido oleico, che è monoinsaturo e rappresenta l'55-85% del totale, e l'acido linoleico, che è polinsaturo e rappresenta circa il 9%. L'acido linolenico, anch'esso polinsaturo, si aggira tra lo 0 e l'1,5%. Gli acidi grassi di solito non si trovano liberi, ma sotto forma di trigliceridi (triacilglicerolo). L'olio contiene circa 120 calorie per cucchiaio. La vitamine presenti sono soprattutto la E e la K. Il colore è influenzato dalla presenza di carotenoidi (verso il giallo rosso) e cloforofilla (olio giovane e verde).
    L'acidità dell'olio non può essere misurata in termini di pH, poiché non è solubile in acqua; si considerano invece gli acidi grassi liberi (cioè non legati in molecole più complesse). In generale, gli olii migliori sono quelli meno acidi.
    Un parametro importante per quanto riguarda l'olio è la presenza di perossidi, che aumentando indicano una maggiore rancidità o ossidazione. Le alterazioni principali dell’olio sono l’inacidimento, l’irrancidimento chetonico e l’irrancidimento ossidativo. Le alterazioni ossidative dell’olio vergine d'oliva sono dovute al fenomeno dell’autossidazione che può essere ritardato con opportune tecniche ma che non può essere evitato.
    Restando a contatto con i metalli si assiste ad un precipitoso processo di irrancidimento che, con il tempo, comincia a dare origine alla formazione di perossidi e, più tardi, di aldeidi e chetoni. I perossidi si formano per azione dell’ossigeno, che si lega con gli acidi grassi: se i perossidi diventano molti, l’olio arriva rapidamente all’irrancidimento liberando aldeidi e chetoni ; la reazione, una volta iniziata, procede a catena con la formazione di nuovi radicali favorita dalla luce, dal calore e dal contatto dell’olio sia con l’ossigeno atmosferico sia con alcuni metalli (ferro, rame, nickel) che agiscono da catalizzatori. Oltre all’alterazione delle proprietà organolettiche di qualsiasi alimento, questo comporta un’acidificazione della cellula umana, creando nel tempo patologie più o meno serie difficilmente attribuibili a questi processi. Consiglio sempre di utilizzare alimenti conservati in contenitori di VETRO
     
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0 replies since 24/11/2011, 14:40   353 views
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