"Right2Know March" per l'etichettatura dei cibi transgenici

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    Stati Uniti: "Right2Know March" per l'etichettatura dei cibi transgenici
    FONTE: Right2Know March
    (www.right2knowmarch.org)
    Si è tenuta negli Stati Uniti la prima marcia della storia del paese per l'etichettatura degli Ogm alimentari. La “Right2Know March” è partita da New York, davanti al palazzo delle Nazioni Unite, il 1° ottobre, ha attraversato quattro stati della costa atlantica e si è conclusa a Washington, davanti alla Casa Bianca, il 16 ottobre, nella giornata mondiale dell'alimentazione.
    Accanto ad agricoltori, organizzazioni della società civile, esponenti dell'industria del biologico e cittadini hanno sfilato personaggi chiave della campagna anti-Ogm internazionale come Joseph Wilhelm (ideatore delle marce europee anti Ogm 2007 e 2009), Percy Schmeiser (vincitore di un'importante controversia legale contro la Monsanto), Vandana Shiva (attivista e ambientalista indiana) e Frances Moore Lappé (autrice del bestseller "Diet for a Small Planet").
    Nei mesi scorsi, eventi come la deregolamentazione dell'erba medica gm, l'azione legale preventiva lanciata contro la Monsanto da agricoltori biologici e imprese sementiere, la realizzazione di un fatturato di quasi 29 miliardi di dollari da parte dell'industria del biologico per il 2010 e l'emanazione di linee guida per l'etichettatura degli Ogm da parte del Codex Alimentarius hanno preparato il terreno per la marcia.
    Attualmente, il 60-70% dei cibi lavorati in vendita negli Stati Uniti contiene Ogm e la maggioranza degli animali da allevamento è alimentata con mangimi contenenti Ogm. Ciononostante, gli alimenti gm o contenenti Ogm non recano etichette di riconoscimento in virtù del principio della sostanziale equivalenza tra alimenti transgenici e tradizionali imposto dalla Food and Drug Administration (FDA) a partire dal 1992. Tale principio, già contestato da esperti dell'agenzia governativa nei primi anni '90, è oggi apertamente denunciato come a-scientifico da scienziati e osservatori internazionali.
    Dichiara Frances Moore Lappé: “Esattamente come è avvenuto per la carne bovina prodotta in allevamenti intensivi, ora concausa dimostrata di malattie cardiache, impoverimento delle falde acquifere, resistenza agli antibiotici e altro, nessun cittadino è stato mai chiamato a dire la propria sul rapporto tra rischi e benefici delle colture gm. Quando una sola società, Monsanto, detiene l'85% di tutto il germoplasma geneticamente modificato e può controllare interamente il mercato delle sementi commerciali, è tempo di domandarsi se viviamo realmente in una democrazia”.
     
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