Inquinamento elettromagnetico

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    L'INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

    I danni dai telefonini, dei monitor e ultimo arrivato televisori al plasma ed lcd( fate caso quando vi avvicinate il calore che si avverte), quelli delle antenne che inviano segnali radio o radar, tralicci della luce. Nell'uomo esiste la frequenza, l'uomo adopera per tutta la sua vita la frequenza e ce lo dimostrano gli apparecchi terapeutici e tutti i test che continuamente vengono effettuati.

    L'apparecchio per l'elettroencefalogramma l'elettrocardiogramma , In ogni cosa vivente e non, c'è una emissione di frequenza ma parliamo di bassa frequenza.

    Un'onda elettromagnetica è una energia che si propaga nello spazio, si pensi che la vita sulla terra avviene anche grazie all'energia trasportata dalla radiazione luminosa proveniente dal sole. Le onde elettromagnetiche sono costituite da due tipi di energie elettriche (il campo elettrico e il campo magnetico) che variano periodicamente nel tempo. Le loro proprietà dipendono da una caratteristica: la frequenza, che rappresenta il numero di oscillazioni effettuate dall'onda in un secondo. L'insieme di tutte le frequenze possibili è denominato spettro elettromagnetico.

    Lo spettro elettromagnetico è suddiviso in due macro regioni: le radiazioni ionizzanti (dette IR, ovvero Ionizing Radiations) e le radiazioni non ionizzanti (dette NIR, Non Ionizing Radiations). Le radiazioni ionizzanti, hanno una frequenza superiore a quella della radiazione ultravioletta, trasportano energia sufficiente ad estrarre un elettrone dall'orbita più esterna dell'atomo. Il contrario le radiazioni non ionizzanti, che appartengono alle bande di frequenza più basse (luce compresa), trasportano un quantitativo di energia non sufficiente a produrre la rottura dei legami chimici e quindi non inducono la ionizzazione. Le radiocomunicazioni, interessano lo spettro di frequenze comprese nell'intervallo 100 KHz - 300 GHz, e appartengono al gruppo di radiazioni non ionizzanti (NIR).La frequenza non è l'unico elemento caratterizzante le onde elettromagnetiche, infatti onde della stessa frequenza possono differire per intensità . L'intensità dell'onda è determinata dall'ampiezza del campo elettrico e di quello magnetico. Invece di indicare separatamente le ampiezze dei due campi si può utilizzare un'unica grandezza che è la densità di potenza . E' importante sottolineare che la densità di potenza diminuisce rapidamente allontanandosi dalla sorgente che la emette. La propagazione dell'onda EM si attenua infatti con la distanza, Il termine elettrosmog indica l'inquinamento da campi elettromagnetici . Nei cellulari, radar, ripetitori televisivi, tralicci dell’alta tensione ecc. il campo oscilla ad alta frequenza, la parte del campo più significativa e' quella elettrica, si puo' schermare con il metallo e si misura in volt/metro (V/m). Negli elettrodotti e negli elettrodomestici invece la parte più significativa e' quella magnetica che non si può schermare (attraversa i muri ed il metallo), il campo oscilla a bassa frequenza (50/60 Hz, si pronuncia "erz") e di misura in microTesla (µT) con uno strumento differente da quello per i V/m.

    I CAMPI ELETTROMAGNETICI E GLI EFFETTI SULL'UOMO

    Effetti a breve termine. Si è dimostrato che l’esposizioni ad elevate intensità di campo elettromagnetico possono generare nell'uomo un effetto termico, cioè il riscaldamento del corpo, o di sue parti esposte alle radiazioni, che segue all'assorbimento dell'energia elettromagnetica. Gli effetti riscontrati sono molteplici e confermano il pericolo per la salute. Un esempio sono le esposizioni a cui sono soggetti gli utenti dei telefoni cellulari che irradiano campi di valore molto elevato durante la conversazione, se avete fatto caso dopo un determinato tempo di conversazione il telefonino e la parte dell’orecchio risultano più caldi.

    Gli effetti biologici sono legati anche alle lunghe esposizioni a campi di bassissima intensita'. Le esposizioni prolungate, che in Italia sono convenzionalmente determinate in almeno 4 ore, favoriscono un effetto non termico. Questo effetto è dovuto probabilmente all'interazione tra i messaggi elettrochimici dell'organismo e le onde elettromagnetiche. Anche a bassissima intensità i campi elettromagnetici si comporterebbero come delle piccole sollecitazioni che, se ripetute nel tempo, provocano dei danni biologici.

    dei ricercatori concordano che gli effetti biologici delle esposizioni a bassa intensità sono scientificamente dimostrati. Aggiungono che si possono ancora trarre conclusioni attendibili sui livelli di esposizione innocui e sottolineano che è importante dare una maggiore informazione Sui danni dei telefoni cellulari, per poter promuovere un più corretto uso del telefonino.

    riconoscono che l'esposizione ai campi elettromagnetici ad alta frequenza anche di bassa intensità (quelli delle antenne per la telefonia cellulare) può avere effetti negativi sulla salute con casi di tumore, disturbi cardiaci, disturbi riproduttivi e neurologici .

    LINEE E CABINE ELETTRICHE.

    Le indagini condotte su individui residenti vicino ad elettrodotti hanno accertato un aumento di malattie. Sono state indagate molte patologie tra cui La leucemia infantile tumori, stati depressivi ed ansiosi,si e dimostrato definitivamente quali siano gli effetti biologici dei campi magnetici prodotti da elettrodotti e simili.

    In una zona periferica nella città in cui vivo si sono verificati nel giro di soli 6 mesi 3 decessi per tumori,nella zona a pochi metri di distanza dalle abitazioni ci sono tralicci per la tensione elettrica, tirate voi le vostre conclusioni.

    Noi siamo come un magnete assorbiamo dall'universo e dalla terra tutte le energie positive e negative dove il nostro corpo fa da catalizzatore e riflette all'esterno.

    tutto quello che ci circonda emana energia negativa e positiva, che poi il nostro organismo regola con determinate reazioni, con la loro bassa frequenza penetrano senza difficoltà in qualsiasi struttura.

    accentuare questo emissione di energia comporta ad uno sforzo maggiore del nostro organismo dove non sempre la reazione è positiva.

    Bioterapeuta Contattologo Fitoterapeuta Iridologo Ottico
    Ventura Renato
     
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0 replies since 3/1/2009, 18:09   429 views
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