Messico: consegueze ambientali e sociali della contaminazione del mais nativo

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    Messico: consegueze ambientali e sociali della contaminazione del mais nativo
    Fonte: GenØk - Centre for Biosafety (www.genok.com/)
    I ricercatori hanno denunciato sin dal 2000 la contaminazione delle varietà tradizionali di mais messicano, talvolta pagando un prezzo salato per le proprie rivelazioni (es. Ignacio Chapela, Università di Berkeley). Denunce documentate sono giunte nel 2001, 2002, 2003 e 2004, quando, cioè, nel paese era ancora in vigore la moratoria sulla coltivazione del mais gm. L'emanazione della “Legge sulla Biosicurezza degli Ogm” nel 2005, tuttavia, ha posto le premesse per la revoca della moratoria. Da allora, il governo ha rilasciato 118 autorizzazioni per la coltivazione del vegetale transgenico. Non è più tempo, quindi, di chiedersi se il mais gm contaminerà quello tradizionale, ma cosa si rischia di perdere se la contaminazione non sarà fermata. Partendo dal presupposto che il Messico è il centro di origine e diversificazione del mais, e costituisce quindi una risorsa insostituibile per il miglioramento genetico della coltura a livello mondiale, il briefing pubblicato dalla fondazione norvegese “GenØk” evidenzia i seguenti possibili rischi: perdita di biodiversità, “transgenizzazione” delle varietà native (ovvero acquisizione di caratteristiche degli Ogm, ad esempio l'espressione di tossine pesticide nella pianta, che producono effetti avversi sulla salute e sull'ambiente) e perdita dei saperi legati alla coltivazione delle varietà tradizionali. Il documento evidenzia, inoltre, che la determinazione del centro di origine avrà un peso non secondario sulle sorti del mais nativo. Poiché, infatti, le varietà tradizionali sono presenti in tutte le ragioni del paese, c'è chi argomenta che l'intero territorio nazionale debba essere decretato centro di origine e messo al riparo dalla contaminazione genetica. Il briefing fa notare, inoltre, che non è possibile limitare la valutazione dell'impatto dei transgenici a considerazioni esclusivamente tecniche o scientifiche riguardanti gli effetti ambientali o sanitari, ma occorre anche tenere conto delle implicazioni sociali ed economiche.
     
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