Stati Uniti: EPA conferma il fallimento del mais Bt della Monsanto

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    Stati Uniti: EPA conferma il fallimento del mais Bt della Monsanto
    Fonte: Mother Jones (http://motherjones.com <http://motherjones.com/> ), Beyond Pesticides

    L'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente (EPA) ha confermato che il mais Bt della Monsanto non è più in grado di controllare il suo insetto bersaglio (diabrotica del mais). In un rapporto emesso il 22 novembre, l'agenzia ha dichiarato che la resistenza alla tossina Bt contenuta nel mais gm è stata accertata in 4 stati del paese (Iowa, Minnesota, Illinois e Nebraska) e potrebbe riguardare altri 3 (Colorado, South Dakota e Wisconsis).
    Secondo uno studio dell'agronomo Michael Gray (Università dell'Illinois), in alcune contee dello stato dell'Illinois il 40% degli agricoltori non ha accesso a sementi non gm di buona qualità. Poiché, probabilmente, anche altri stati della "cintura del mais" versano nelle stesse condizioni, è possibile che, come già nel caso delle infestanti resistenti all'erbicida Roundup, i coltivatori rispondano agli insetti resistenti semplicemente aumentato le dosi di pesticidi tossici. Un terzo di tutto il mais coltivato nel paese, inoltre, contiene il gene Cry3bb1 della Monsanto, qualora la resistenza dovesse propagarsi in altri stati il settore ne risulterebbe gravemente danneggiato.
    Dal rapporto dell'EPA si ricavano alcune interessanti informazioni: 1-) come già nel caso delle “super infestanti”, gli insetti hanno sviluppato capacità di resistenza al mais Bt perché la coltura gm è stata coltivata sugli stessi terreni per periodi troppo protratti di tempo e senza il necessario avvicendamento con altre colture. Più specificamente, contrariamente a quanto raccomandato da un comitato di esperti convocato dall'EPA nel 2003 e poi messo da parte su pressione della Monsanto, sono state create zone rifugio (aree non coltivate con mais gm) di dimensioni troppo ridotte (pari al 20% della terra coltivata con mais Bt, invece che al 50% come raccomandato dagli esperti); 2-) il compito di monitorare il possibile insorgere della resistenza è stato affidato alla stessa Monsanto che, neanche a dirlo, si è ben guardata dall'adottare protocolli di verifica stringenti e ha deliberatamente ignorato le molte segnalazioni ricevute a partire già dal 2004 (anno successivo all'immissione in commercio del prodotto); 3-) la Monsanto ha negato e nega tuttora l'evidenza del fenomeno, ma consiglia di alternare il mais Bt con un altro mais di sua produzione, lo Smarstax, varietà contenente oltre all'ormai inefficace tossina Bt una seconda tossina sviluppata dalla rivale Dow. Per quest'ultimo, tuttavia, la società ha estorto all'EPA l'obbligo di zone rifugio di dimensioni ancora inferiori a quelle del mais Bt (5%). Il rapporto critica ora tale risoluzione e fa notare che nelle condizioni attuali l'azione insetticida del mais Smarstax della Monsanto sarà ancora meno durevole di quella del mais Bt e potrebbe compromettere l'efficacia della seconda tossina.
     
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