Papilloma virus, arriva vaccino quadrivalente

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    Tre nuovi studi confermano l’efficacia del vaccino quadrivalente contro l’Hpv (papillomavirus umano), nella prevenzione dei condilomi. Il rischio è soprattutto per le donne che non si sono vaccinate con Gardasil*, le quali potrebbero contrarre i condilomi in misura otto volte superiore rispetto alle donne immunizzate con il prodotto di Sanofi Pasteur Msd. I dati sono stati presentati nei giorni scorsi in occasione del congresso Eurogin che si è svolto a Praga. “I tre studi sono stati compiuti da altrettanti team scientifici europei – viene evidenziato in una nota – che hanno collaborato con i rispettivi sistemi sanitari locali in Germania, Belgio e Svezia per analizzare l’impatto della vaccinazione anti-Hpv. Questi tre lavori, elaborati indipendentemente l’uno dall’altro, forniscono risultati simili che dimostrano come la vaccinazione da Hpv con Gardasil* risulti efficace nel ridurre l’incidenza dei condilomi genitali tra le giovani donne. L’èquipe del German Institute for Epidemiology and Prevention, attraverso uno studio retrospettivo su una coorte, ha verificato come, a seguito dell’introduzione della vaccinazione da Hpv, l’incidenza dei condilomi genitali in Germania sia diminuita del 23% nelle ragazze di età compresa tra i 15 e i 19 anni. Poco più del 30% della popolazione tra i 12 e i 17 anni, coinvolta nello studio, aveva ricevuto almeno una dose vaccinale nel 2008.
    Ma non è tutto: in Belgio, uno studio retrospettivo osservazionale ha verificato come nelle giovani donne vaccinate con Gardasil* si sia verificata una significativa riduzione dell’incidenza dei condilomi genitali rispetto alle ragazze non vaccinate e anche rispetto alle ragazze vaccinate con il vaccino bivalente (che non protegge contro i condilomi genitali). Le donne che non si sono vaccinate con Gardasil* presentano un rischio di contrarre i condilomi 8 volte superiore rispetto alle donne vaccinate con il vaccino quadrivalente.
    In Svezia, uno studio basato su un gruppo di persone, ha stimato come, a seguito della vaccinazione da Hpv, tra il 2006 e il 2010, fossero stati evitati 4300 casi di condilomi genitali.
    La Svezia ha messo in atto un piano vaccinale nel 2006, a seguito del quale sono state vaccinate circa 124.000 donne (dal 2006 al 2010). Il Paese scandinavo sovvenziona la vaccinazione delle ragazze di età compresa tra i 13 e i 17 anni; la copertura della vaccinazione in queste fasce di età nel periodo considerato è stata del 25-33%. “Questi risultati – conclude la nota – confermano ulteriormente i dati già osservati negli scorsi anni in Australia, dove l’incidenza dei condilomi genitali tra le ragazze e le giovani donne è diminuita del 59% dopo soli due anni dal lancio del programma di vaccinazione
    Hpv. Nell’area di Melbourne, i casi di condilomi genitali sono quasi scomparsi tra le giovani donne appena 4 anni dopo l’avvio del programma vaccinale”.
     
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