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Centro Benessere Kundalini.
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Fonte: Fondazione Diritti Genetici
Il potente erbicida della Bayer CropScience, secondo il Ministero della Salute, potrà attendere la scadenza della sua autorizzazione ( fra cinque anni) prima di essere revocato dai nostri campi.
Le colture interessate a tale sostanza sono: la vite, il melo, il pero, l’olivo e agrumi vari; alcuni dei prodotti più importanti del nostro Paese.
Il Ministero italiano lo aveva vietato, in applicazione della Direttiva 2009/2/CE sulle sostanze pericolose, poiché era stato classificato come tossico per la riproduzione e atto a produrre danni ai feti.
La sospensione del prodotto fitosanitario “Basta 200”, a base di glufosinate ammonio, non era però stata approvata dalla stessa Commissione, perché le sostanze già approvate devono attendere comunque l’atto del rinnovo o del riesame.
Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi e Belgio mantengono così nei loro mercati prodotti a base di questa sostanza, opportunamente rietichettati con le nuove prescrizioni sui rischi.
Negli ultimi dieci anni l’utilizzo di tale erbicida ha portato allo sviluppo di piante spontanee resistenti, è risultato tossico per le farfalle e per un certo numero di insetti utili, per le larve di ostriche e vongole e per alcuni pesci d’acqua dolce, nonché per batteri e funghi benefici per il suolo.
I danni alla salute invece sono: neurologici, respiratori, gastrointestinali e difetti nei feti dei mammiferi.
Non sono sufficienti questi dati? Dobbiamo sul serio attendere il primo ottobre del 2017?.