TBC/TISI QUALE VERITA' ?

Questo saggio non è da considerarsi come testo medico, non è mia intenzione sostituire il medico e/o specialista della medicina ufficiale, ma è da valutare come punto d’informazione

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    Copyright © 2013
    Renato Ventura
    Tutti i diritti riservati

    Il mio motto è: “il miglior medico non è colui che è in grado di curare una malattia ma di
    Prevenirla”

    Alla mia famiglia

    I miei genitori, Francesco e Luana,
    per tutto, e in particolare per avermi concesso di accedere agli studi anche quando le condizioni economiche hanno reso necessarie per loro tante rinunce.



    Premessa


    Questo saggio non è da considerarsi come testo medico, non è mia intenzione sostituire il medico e/o specialista della medicina ufficiale, ma è da valutare come punto d’informazione per l’utente finale.
    Le varie fonti d’inquinamento ed intossicazioni, la cattiva alimentazione dei giorni nostri e per uno stile di vita più corretto.



    IL CORPO VUOLE STARE BENE
    Lavora molto per raggiungere un senso d’equilibrio e ha una notevole capacità di proteggersi dalle malattie.
    In realtà il corpo umano fa cose alquanto miracolose.
    Curarsi è semplice.
    Le condizioni fondamentali per la guarigione sono acqua fresca e pulita, aria pura, spazi aperti dove lo sguardo possa spaziare, un’educazione alimentare corretta e naturale, esercizio fisico.




    Prefazione



    I bacilli della tubercolosi /Tisi sono stati riscontrati in mummie risalenti a 4.000 anni fa.
    Questo fa pensare.

    Nei primi anni del XX sec. stava crescendo un scetticismo sulla teoria dei germi, la gente incominciò a capire che essi si trovavano in abbondanza dappertutto, eppure si sopravviveva, in aggiunta al fatto che, a dispetto degli “attacchi” sui germi, tutte le vecchie malattie continuavano ad esistere aggiungendosene delle nuove spesso causate dalla somministrazione di medicine vaccini, ecc.
    A tal proposito vi invito a guardare un video su youtube “Inventori di malattie”(teoria del Dott. Knock) Video

    Il nostro sistema Immunitario è in continuo combattimento contro questi batteri “germi” e per motivi d’evoluzione si è trovato un “ compromesso” di sopravvivenza di entrambi.
    Molti di loro sono presenti ed utili al nostro organismo.
    Per esempio il microrganismo dello streptococco è un pacifico abitante della bocca, ma, se viene alterato riesce ad arrivare ad alcuni organi, può provocare un’infezione, è in alcuni casi la morte, come nel caso pratico la continua e incessante presenza di candida, organismi necessari per la difesa del nostro organismo, ma, anch’essi se alterati da fattori esterni diventano nemici.

    Il mondo è letteralmente saturo di batteri d’ogni genere e se “attaccassero” veramente le persone, il mondo si sarebbe già estinto da parecchi anni.
    La stessa cosa è vera per i virus.

    I farmaci, e intendiamo i farmaci regolarmente sperimentati e autorizzati, è ormai quasi di routine che, dopo un uso di 10 o 20 anni o più si scopre che sono gravemente nocivi. Vengono ritirati dal commercio per essere sostituiti da altri, i quali alcuni anni dopo seguiranno lo stesso destino. Non solo, la maggior parte dei farmaci sono “fotocopie” di vecchi farmaci, oltre il 70 % di essi sono inutili oltre che dannosi.
    la Commissione Trilaterale
    Attualmente il gruppo Rockefeller controlla oltre 200 ditte farmaceutiche. L’obiettivo della Commissione Trilaterale è di generare un “Nuovo Ordine Mondiale” Essenzialmente significa sottomettere il pianeta agli interessi del cartello petrolchimicofarmaceutico-Finanziario.
    “Uno dei problemi primari che affronta l’industria farmaceutica è la concorrenza dei prodotti naturali per la salute, non per niente molte pratiche olistiche sono diventate di uso prettamente medico.
    E chiaro al mondo scientifico che senza queste molecole naturali, essenziali al metabolismo cellulare, le cellule non avrebbero funzionato correttamente portando in acidosi l’organismo e ciò sarebbe l’origine della malattia.
    Le aziende farmaceutiche cosa consigliano di loro conto?
    Le persone affette da TBC possono essere trattate e guarite dietro assistenza medica. Inoltre, le persone che hanno contratto l’infezione tubercolare, ma non sono ancora malate, possono assumere farmaci per non sviluppare mai la malattia tubercolare attiva.


    Il caso tbc / tisi (tubercolosi )




    Negli ultimi anni le malattie infettive contratte per via alimentare risultano in costante aumento, tra queste molte derivano dal consumo di cibi d’origine animale contaminate da germi presenti negli animali domestici.
    Per quanto riguarda la carne, la contaminazione ha luogo soprattutto durante le pratiche di macellazione ed ha origine dal contenuto gastrointestinale dell’animale o da parte del contatto con operatori o con l’ambiente circostante anche lungo tutta la filiera di trasformazione, distribuzione e consumo.
    Queste patologie sono comprese nel gruppo delle zoonosi, i cui agenti responsabili, possono essere virus, batteri, parassiti o protozoi, alcuni di questi causa di malattie molto gravi, a volte mortali, come la peste, la rabbia, il carbonchio ematico, tubercolosi o la brucellosi. è l’agente eziologico di una malattia infettiva mortale, la
    tubercolosi (TBC). Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, quasi un terzo della
    La TBC
    genera un’infezione letale nei soggetti con HIV/AIDS. Il recente emergere in molti paesi
    industrializzati di ceppi di Tubercolosi resistenti al trattamento antibiotico ha contribuito a
    portare nuovo interesse verso la malattia.
    Il Mycobacterium possiede una parete cellulare piuttosto complessa che include la
    presenza di glicofosfolipidi come i fosfatidilinositiol mannosidi (PIMS), i lipomannani (LM),
    e i lipoarabinomannani (LAM). Questi glicolipidi presentano tutti un nucleo comune
    costituito da α-1,6-mannosidi, mentre i PIMS più grandi e i LAM possiedono anche residui α-
    1,2-mannosidici. E’stato dimostrato che semplici α-1,6-oligomannosidi sono in grado di
    essere riconosciuti come substrato per le α-1,6-mannosiltransferasi del micobatterio, che sono
    gli enzimi responsabili della biosintesi dei PIMS, LM e LAM.

    Secondo la medicina ufficiale la tubercolosi, detta anche Tisi, è una malattia infettiva batterica cronica e contagiosa che si trasmette attraverso i linfonodi e il circolo sanguigno a diversi organi del corpo, spesso si trasmette per via aerea di solito si localizza nei polmoni ed è provocata da un bacillo in particolare, il Mycobacterium Tubercolosis, detto anche bacillo di Koch, il nome deriva dal suo scopritore Robert Koch nel 1882.

    Esistono molte specie di micobatteri della Tbc/Tisi, Agenti patogeni (Mycobacteriacee): Bovis (latte, e carne!).Caprae (latte!), Africanum (resistente!) e tanti altri ancora.

    Quelli di nostro interesse sono 2 tipologie:

    Il Mycobacterium tuberculosis o bacillo di Koch, che è responsabile della tubercolosi.

    Mycobacterium bovis (tubercolosi bovina), che può contagiare l’uomo ([1]quale differenza con il bacillo di koch.?).


    Contagio


    http://www.uni-ateneo.it/prog_cor/2012-201..._ore15-lez6.pdf
    La sintomatologia può essere del tutto aspecifica con sintomi come:
    Facile stanchezza, scarso appetito, febbre serale, sudorazione, vertigini continue, con una durata oltre tre settimane.

    Nella prima infezione tubercolare il bacillo provoca una reazione infiammatoria nella sede d’entrata (polmonare, gastrointestinale, tonsillare, etc.) che può guarire con formazione di cicatrice.
    In alternativa, il batterio si può diffondere localmente o in tutto l’organismo, seguendo le vie: linfatica, ematica, aerea, canalicolare e per contiguità.
    Si ritiene che nella maggior parte dei casi sia necessario trattenersi per parecchie ore in un locale non sufficientemente aerato affinché abbia luogo una trasmissione, ed oltre all’uomo se ne possono ammalare anche gli animali, soprattutto quelli d’allevamento.

    Alcune ricerche dichiarano che “I germi della Tubercolosi possono penetrare nell’organismo attraverso le mucose (respiratoria, orale, intestinale) o attraverso la cute (l’infezione cutanea diretta è un’evenienza estremamente rara e tende a restare localizzata), una nebulizzazione dei micobatteri può avvenire anche nel laboratorio di batteriologia e durante le autopsie.

    Quindi, la trasmissione avverrebbe generalmente per via respiratoria attraverso il contatto delle goccioline di saliva disperse con la tosse o con lo starnuto.
    In presenza di questi sintomi normalmente si richiede l’intervento del medico che normalmente sottopone il paziente ad un esame radiologico dove, in caso di presenza Tbc, si evidenziano subito opacità polmonari con presenza di noduli e caverne polmonari, ovvero cavità causate dalla presenza del bacillo della tubercolosi che ha causato la morte del tessuto.


    Il decorso e le modalità evolutive della Tubercolosi sono molto varie in rapporto soprattutto con la reattività e sensibilità dell’ospite verso l’infezione e con la via di contagio e diffusione del microrganismo.
    La reazione infiammatoria provocata nei tessuti può assumere carattere essudativo, in cui prevalgono i processi infiammatori vasali con modesta reazione del connettivo e notevole replicazione microbica (che si verifica in genere nella prima infezione e se vi è scarsa reazione immunitaria), oppure possono prevalere i fenomeni produttivi (con formazione di granulomi e reazione immune con delimitazione dell’infezione).”

    Diversamente da altre malattie infettive, questa non ha un periodo d’incubazione specifico; ma si presenta dopo un fattore che scatena la patogenicità dei bacilli, che possono restare latenti nell’organismo per un lungo periodo (portatori sani), fino a quando un indebolimento della resistenza immunitaria dell’organismo fornisce l’opportunità di moltiplicarsi e provocare le manifestazioni tipiche dalla Tbc/Tisi, secondo il sistema sanitario (basta chiedere) siamo TUTTI portatori sani.

    Cosa non condivido, perché a questo punto, dovrebbero spiegarci come mai si verificano casi di Tubercolosi tramite l’alimentazione della filiera alimentare della carne (e non solo ) e dei suoi derivati?

    Alcune statistiche riportano che più di 10 (dieci) anni fa, più del 90% delle persone che avevano o hanno contratto l’infezione tubercolare non sviluppavano tale malattia.

    L’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) e WHO Regional Office for Europe, ha pubblicato un rapporto 2013 sul monitoraggio e gestione della tubercolosi in Europa.
    La relazione mette in evidenza una serie di sviluppi positivi nella epidemiologia europea della TB.
    Nel complesso in UE e negli Stati membri, il tasso di notifica TB continua a diminuire, confermando l’efficacia della prevenzione sostenuta a livello di programmi di controllo nazionali, nonostante la crisi economica.
    http://blogpinali.wordpress.com/2013/03/21...in-europa-2013/


    “Ci sono tre tipi di bugie: le bugie, le menzogne e
    le statistiche”

    Albert Einstain

    Statistiche, quali statistiche?

    Insomma, che la medicina ufficiale si decida cosa dire e fare, da una parte si evince che NON esiste attualmente un protocollo idoneo al trattamento della Tbc/Tisi, dall’altro pero dichiarano che “Si evidenza una serie di sviluppi positivi nella epidemiologia europea e che continua a diminuire, confermando l’efficacia della prevenzione? ”
    E dove sarebbe questa miglioria visti i casi di Tbc/Tisi che si stanno moltiplicando in quasi tutte le Regioni sia Italiane che estere?

    Nel 2011 sono morte 1,4 milioni di persone tra cui Circa il 95% dei decessi si sono verificati nei paesi a basso e medio reddito, ed è una tra le prime tre cause di morte tra le donne tra i 15 ei 44, Fino a 70 000 bambini sono morti a causa della tubercolosi a livello mondiale.

    Mi permetto di dissentire parzialmente da tutto questo...
    Analizziamo i vari motivi, cercando di capire insieme il virus e gli eventuali interessi economici da parte di alcune istituzioni che si possono celare dietro questa patologia.

    In collaborazione con alcuni colleghi, con cui non ho più contatti con alcuni di loro, abbiamo studiato il caso Tbc/Tisi dal 2008 inizio 2012 nella filiera alimentare, e avevamo notato delle irregolarità che andavano dall’allevamento fino al prodotto finito, che normalmente troviamo sul banco vendita, e non solo, avevamo notato un continuo incremento dei casi anno per anno.

    L’epidemia di tubercolosi bovina che ha colpito le campagne del Goceano tra il 2006 e il 2009 è stata provocata dallo stesso batterio che aveva interessato il territorio dieci anni prima.
    http://notizie.alguer.it/n?id=41213

    Aziende colpite da focolaio di tubercolosi bovina nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010 alle quali siano state applicate per ordine dell’Autorità sanitaria pubblica le misure di restrizione previste dai piani di eradicazione.
    http://www.regione.sardegna.it/j/v/48?s=1&...idscheda=288689

    A Riguardo di tutto questo, avevamo lanciato l’allarme del pericolo Tbc/Tisi.
    Un allarme fino a poco tempo fa non ascoltato e preso in considerazione da nessun ente di controllo/informativo, con effetti ad oggi, come si evince disastrosi.
    Come può essere che enti di controllo come L’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S Istituto formato in collaborazione con Codex Alimentarius, Organismo delle Nazioni Unite nato Dalla Collaborazione FAO-OMS), ‘L’Istituto Zootecnico Sperimentale(I.Z.S), L’Istituto Sistema Sanitario Nazionale (I.S.S.N), EFSA (European Food Security Authority) non avevano previsto un tale rischio di aumento della Tbc/Tisi?

    Inoltre abbiamo la diffusione della multiresistenza (Mdr-Tb) che è presente in quasi tutti i paesi presi in esame da parte dell’O.M.S.
    La causa principale di resistenza multipla è dovuta ai farmaci è l’uso improprio o scorretto di farmaci anti-TB oltre ad una presenza di farmaci nell’alimentazione, di conseguenza l’avanzare di ceppi resistenti agli “antibiotici.”
    Sono quasi certo che questi dati non corrispondano a verità, e prevedo un aumento oltre il 70% di questa patologia entro i prossimi 2 anni.

    Secondo la medicina allopatica per prevenire la tubercolosi attualmente esisterebbe un vaccino che tuttavia, sempre dichiarato da loro, non protegge al 100% dall’infezione (come la maggior parte dei vaccini in circolazione, ma questo è tutt’altro caso).
    A differenza di altri Paesi, in Italia questo vaccino non è obbligatorio e viene somministrato solo ad alcune categorie professionali.
    All’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù nell’ultimo decennio è stata registrata una media annuale di 25-30 ricoveri di bambini con tubercolosi.
    Quindi, oltre alla problematica della Tbc/Tisi, dobbiamo aggiungere la tossicità dei vaccini (che per fortuna oggi quasi tutti ne sono a conoscenza ).

    Per motivi d’interessi economici questa era poco conveniente per i propri interessi economici.

    [1] Un vaccino utilizzato è Il bacillo di Calmette-Guérin (BCG), è un ceppo di Mycobacterium bovis dalla virulenza attenuata, utilizzato per la vaccinazione contro la tubercolosi umana(?).

    Secondo alcuni ricercatori il vaccino BCG (Bacillo di Calmette e Guérin) è un microrganismo attenuato utilizzato come vaccino contro la tubercolosi.
    http://adc.bmj.com/content/early/2012/02/1...011-300646.full

    L’efficacia del BCG varia enormemente da regione a regione da circa l’80% allo 0%!
    Anche in quelle regioni in cui ha dimostrato di essere efficace, la protezione è in gran parte limitata alla tubercolosi infantile che raramente è contagiosa.
    La vaccinazione con il vaccino BCG (per i soggetti a rischio) produce immunità, almeno in parte, e previene la tubercolosi in alcune persone. Tuttavia questo tipo di vaccinazione rende il paziente perennemente positivo al test della tubercolina che diventa così inutile dal punto di vista diagnostico.
    Si presume che il vaccino si basi sul gene ESX-3, ma secondo Studi recenti condotti in M. marinum hanno indicato che tali proteine sono secrete o trasportate sulla parete del batterio ad opera di uno specifico sistema di secrezione, denominato sistema di secrezione ESX-5.sono stati allestiti quattro ceppi mutanti di M. tuberculosis, caratterizzati dalla distruzione di geni codificanti per proteine che rappresentano alcuni componenti dell’apparato di secrezione. In conclusione i vaccini non dovrebbero fare altro che attivare le cellule T (th0 th1 th2) che sviluppano la citochina.La citochina di conseguenza attiva (guarda caso ) le difese immuitarie, Citochine Th1 attivano i macrofagi, le cellule NK, cellule e l'immunità mediata ( CMI ), più la secrezione di alcuni isotipi Ig. Citochine Th2 tendono a favorire il passaggio isotipo come risposta immunitaria. Inoltre, le citochine Th2 deprimono l'attivazione dei macrofagi e CMI. Quindi quando il nostro organismo entra in contatto con un agente che riconosce come estraneo, il sistema immunitario mette in atto una serie di meccanismi di risposta che possono essere aspecifiche, in quanto contrastano l'invasione senza tener conto di cosa lo ha stimolato, e specifiche, che sono rivolte quindi solo ed esclusivamente nei confronti dell'agente che ha indotto la risposta.
    A QUESTO PUNTO LA DOMANDA SORGE SPONTANEA....
    se il tutto dipende esclusivamente dalle difese immuntarie(th0-th1-th2) perchè utilizzare il vaccino e non utilizzare prodotti che stimolino le difese immunitarie, tenendo conto che una prevenzione ( per via dei molteplici ceppi) e/o dopo aver contratto il virus il 70 % delle volte non funziona.?


    Vi ricordo che inizialmente la patologia si trattava anche con un antibiotico naturale la streptomicina.
    Questa fu isolata inizialmente nel 1943, da Albert Schatz, nel laboratorio di Selman Abraham Waksman alla Rutgers Univerisity. Waksman e i suoi colleghi scoprirono diversi antibiotici, inclusi l’actinomicina, la clavacina, la streptotricina, la griseina, la neomicina, la fradicina, la candicina e la candidina.

    La streptomicina è un antibiotico battericida, una tra i primi ad essere scoperta di una famiglia facente parte degli amminoglicosidi, uno dei primi rimedi contro la tubercolosi, si ottiene dagli attinobatteri.
    La sua capacità è quella di inibire la sintesi proteica interferendo e impedendole di interagire con il formil-metionil-t RNA impedendo al batterio di espletare le proprie attività e causandone la morte.


    Miglioramenti nella salute pubblica ridussero la tubercolosi ancor prima dell’arrivo degli antibiotici, anche se la malattia rimase una considerevole minaccia alla salute pubblica, tanto che quando il Medical Research Council (consiglio medico della ricerca) venne formato nel Regno Unito nel 1913, il suo scopo principale era la ricerca sulla tubercolosi.

    Il pur nobile intento, ammettendo che ve ne sia mai stato uno, era quello di “sradicare”, tramite le vaccinazioni di massa, alcuni virus; Quindi gli scopi erano e sono (ovviamente) di non far più contrarre le relative patologie ai vaccinati.


    Come ben sappiamo buona parte dei vaccini è fabbricata coltivando le sostanze tossiche, batteriche o virali sul corpo dell’animale, o su particolari organi dell’animale (reni di scimmia, ventre della pecora, cervello e midollo spinale del coniglio e del cane, cervello della scimmia, ecc…); altri vaccini sono coltivati su prodotti dell’animale (uova di pollo o di anatra), altri su cellule e tessuti umani, altri sono ottenuti con la manipolazione genetica.
    Nessun tipo di fabbricazione può garantire l’innocuità del vaccino, in quanto le sostanze tossiche, batteriche o virali che esso contiene possono avere effetti imprevedibili nel corpo del vaccinato.

    Questi sono una parte dei composti presenti nei vaccini per la tubercolosi
    secondo le dichiarazioni divulgate dall’istituto Superiore della Sanità (ISS)

    AntiTubercolosi: Destrano 4.15 mg; glucosio 3.75 mg; triton WR1339 0.0125 mg; albumina umana 0.1250 mg; Diluente: acqua p.p.i. 0.1 ml.

    AntiTubercolosi altre formulazioni
    (A) Live Batteri di Calmette e Guerin (a circa il 70% dei batteri umide) 0.5mg/ampoule
    (b) glutammato di sodio (come stabilizzante 2.0mg/ampoule

    “Tubersol ® è una soluzione sterile isotonica di tubercolina in PBS contenente Tween 80 come stabilizzante. Fenolo 0,28% viene aggiunto come conservante. “

    TheraCys BCG (intravesicle non-licenza negli Stati Uniti per la tubercolosi) Aventis Pasteur USA 800.VACCINE Vivo ceppo attenuato di Mycobacterium bovis glutammato monosodico (MSG) e polisorbato 80 (Tween-80)

    Attualmente sono stati “inventati”due nuovi Farmaci
    Delamanid che è un derivato nitro-diidro-imidazossazolico

    Bedaquilina noto anche come R207910 è una diarilchinolina che ha come target la pompa protonica dell’adenosina trifosfato (ATP) sintasi, un enzima chiave di cui M. tubercolosis si serve per ricavare energia.Diarylquinolines, appartenenti alla classe dei composti di CHINOLINA, possiedono un quinolinico eterociclici nucleo e catene laterali centrali di alcool terziario e gruppi amminici terziari, che sono responsabili della loro azione batterica antimicrobici.

    Alcuni di questi componenti come Triton X-100 e Tween 80(Polisorbato 80) sono stati mescolati con il DDT e utilizzati sui raccolti nel 1940 e 1950-le combinazioni di queste sostanze chimiche sono ancora presenti in alcuni pesticidi di oggi.

    Fenolo Gli adiuvanti sono utilizzati per migliorare la risposta immunitaria ad un vaccino. Essi includono vari sali di alluminio come idrossido di alluminio, fosfato di alluminio e potassio, solfato di alluminio (allume), fenossietanolo e fenolo.

    Glutammato si trova allo stato naturale in alcuni cibi come la salsa di soia, il parmigiano e le alghe, ma si può ottenere industrialmente dalla melassa. Il glutammato può scatenare: Cefalee da ipersensibilità e indurre i tessuti a trattenere liquidi ancor più del sale, causando gonfiori e ipertensione

    Solo alcuni casi sono scoperti e riportati e mostrano chiaramente che tutti i vaccini causano patologie “Rare” e in alcuni casi paralisi e morte.
    I vaccini sono tutti formati da proteine decomposte e composti chimici che di per sè portano un rapido avvelenamento del sangue.
    Nonostante i notevoli progressi compiuti dalla ricerca sui “vaccini”, esistono ancora molti difetti ai quali sembra difficile porre rimedio, legati a:

    molteplicità degli antigeni: se, come detto, è possibile vaccinare “contro gli antigeni”, è altrettanto vero che risulta impossibile vaccinare contro “troppi” antigeni; ad esempio se teoricamente sarebbe possibile ottenere immunità contro tutti gli antigeni patogeni dello Streptococcus pyogenes, di fatto ciò risulta impossibile per l’estrema numerosità degli stessi…

    Variabilità degli antigeni: qualsiasi vaccino, per perfetto che sia, risulterà efficace solo per l’antigene per cui è stato ideato; qualora il bersaglio muti, come accade tipicamente per i virus influenzali) esso risulterà inefficace nei confronti delle “novità”.

    Variabilità individuale dell’ospite: esistono diversità individuali a livello di cellule del sistema immunitario: è noto il grande numero di HLA esistenti per la nostra specie; così, se un antigene è ben processato ed esposto su di un particolare MHC, in modo tale da indurre un’appropriata risposta T in un individuo, non è detto che lo sia anche per tutti gli altri, dotati di HLA diversi.

    Modo di somministrazione: la maggior parte dei vaccini è somministrata per via parenterale; oltre a svantaggi di tipo pratico, ciò ha un importante svantaggio immunologico: l’iniezione non è l’usuale porta d’entrata della maggior parte degli antigeni patogeni contro cui la vaccinazione è diretta.
    Può accadere che un vaccino porti ad anticorpi altamente affini ma di classe “sbagliata”: ad es. l’inoculazione sotto cute di un Ag induce una risposta di tipo IgM, seguita da IgG, ma è molto più difficile un ulteriore switch isotipico ad IgA, vale a dire la classe anticorpale più efficace contro quei patogeni che colonizzano le mucose, quali rhinovirus o virus dell’influenza.

    “La vittoria sulle epidemie non è stata vinta dalla scienza medica o da medici e non certo da vaccini. L’affermazione che le vaccinazioni sono la causa del declino delle malattie infettive è una sciocchezza assoluta”.
    La vaccinazione Nonsense (2004 Letture) Dr. med. G. Buchwald ISBN 3-8334-2508-3 pagina 108.
    www.whale.to/b/hoax1.html

    Un test di un vaccino antitubercolosi in India che ha coinvolto più di 260.000 Indiani ha prodotto un più alto numero di casi di TBC tra i vaccinati che tra i non vaccinati.
    Ma questo vaccino viene ancora oggi somministrato ai bambini australiani e in altre zone del mondo.


    È stato dichiaro
    «L’evidenza è lampante: ci sono più di 380.000 nuovi casi di tubercolosi (Tbc) in Europa ogni anno, e il crescente problema delle forme multi-resistenti è aggravato dal fatto che molte persone non protraggono il trattamento per i 6 mesi previsti» così ha dichiarato Roberto Frontini, presidente della European association of hospital pharmacists (Eahp.)

    Quindi secondo loro, dovremmo dedurre che la colpa e da attribuirsi all’utente finale che non si cura?
    “Niente è così fermamente creduto come quello di cui sappiamo meno.”
    Montaigne.


    Un’altra tipologia di test utilizzata nel Regno Unito è il The Heaf test.
    Il test Heaf è utilizzato dal 95% dei distretti scolastici.
    Viene effettuato pungendo la pelle con 6 minuscoli aghi che iniettano una quantità in tracce di infezione TB nel corpo con lo scopo di vedere se la persona ha una reazione.
    Se la persona non ha una reazione, il risultato è negativo e sarà somministrato il vaccino TB.
    Il test, però, non è noto per la sua efficacia.

    L’American Academy of Pediatrics racconta che il test potrebbe dare risultati falsi negativi e falsi positivi.
    The Lancet ha riportato che un sacco di professionisti medici non sono nemmeno sicuri di quello che un test positivo significa. Si potrebbe dire che qualcuno è immune da tubercolosi, o potrebbe significare che sono semplicemente allergico alla prova.
    http://www.foresight-preconception.org.uk/...vaccination.pdf

    Secondo alcune ricerche della Middlesex Central Hospital di Londra, guidato dal dottor Vassiliki Bravis, hanno evidenziato la prevalenza di carenza di vitamina D in una popolazione etnicamente diversificata a Londra, che aveva una tubercolosi attiva.
    Secondo queste ricerche la maggior parte dei pazienti affetti da tubercolosi (TB) avevano bassi livelli di vitamina D.
    La cosa suona alquanto strana, la vitamina D, oltre ad alcuni alimenti, è prodotta dall’esposizione alla luce solare (raggi UV), quindi, viene spontaneo domandarsi: come mai la tubercolosi è fortemente presente in nazioni come l’Africa, dove non c’è nessuna problematica nel sintetizzare la vitamina D tramite il sole?

    Come mai c’è stato un aumento improvviso di tubercolosi in questo ultimo decennio? dove “vive” l’imbroglio? Nella informazione o nella ricerca scientifica?

    La vitamina D è associata ad un aumento delle difese immunitarie e svolgerebbe il suo effetto protettivo perché contrasta la produzione di sostanze tossico/infiammatorie del circuito immunitario Th1-Th2-Th3.

    La Cellula Th-1 è orientata in senso citotossico nei confronti di virus e batteri. È sostenuta dall’IFN-γ (che attiva la produzione di radicali liberi) stimolando la produzione di sostanze dei circuiti opposti.

    il Th2 è orientata in senso anticorpale ed è tipica delle malattie allergiche.
    È sostenuta dall’IL-4 (che attiva i linfociti B e la produzione di Ig E), dall’IL-5 (che recluta eosinofili in presenza di parassiti), dall’IL-13 e dall’IL-10 (che è una citochina antinfiammatoria, blocca l’IL-3, l’IL-5, l’IL-12, la produzione di IFN-γ e la risposta TH1, ma è proinfiammatoria nei confronti dei processi allergici).

    Il Th3 invece regola l’infiammazione, inibisce la funzione delle cellule Th-1 e Th-2, sotto regolando la loro attività.
    Quindi si dovrebbe dedurre che questa patologia come molte, sono a stretto contatto con le difese immunitarie, pertanto si può dedurre che molte malattie vecchie e nuove sono dovute da un cattivo funzionamento immunitario?

    Non solo “Sorprendentemente, dai controlli effettuati su dei bambini che sono stati vaccinati con uno stato nutrizionale ottimale, si è constatato che la vaccinazione precoce è stata associata ad un aumento della mortalità.”.
    I processi d’alimentazione, digestione, assimilazione e metabolizzazione avvengono a seguito di una serie di reazioni chimiche.

    Spesso, senza accorgercene, ci alimentiamo in modo errato, consumando cibi a carattere industriale per la cui conservazione o per accentuarne il sapore si utilizzano prodotti chimici nocivi per la nostra salute rendendo l’organismo più debole e molto più attaccabile dai batteri e, in molti casi, incapace di difendersi dagli agenti esterni.

    Parlando di Farmaci e vaccini rischiamo di andare fuori tema, anche se, sembrerà strano, ma il tutto è concatenato.

    Perché si verifica tutto questo?

    La cattiva alimentazione incide notevolmente sulle difese immunitarie, il voler Salvaguardare la salute dell’utente finale trattando gli alimenti con prodotti chimici non fa altro che peggiorare la situazione.
    Il cibo e le bibite che consumiamo non contengono solo sostanze nutritive, ma anche alcune sostanze chimiche (come ad es. i coloranti, i conservanti, gli aromi chimici i metalli stessi dovuti alla lavorazione, ecc..) in molti casi nocive per il nostro organismo.
    Con il passare degli anni, queste sostanze si depositano nelle nostre cellule e non vengono eliminate in modo naturale; infatti sono in incremento le problematiche ad andamento sub-acuto e cronico, rispetto a patologie acute in genere.”
    Questa situazione è alla base di ogni malattia organica.
    La malattia infatti si sviluppa in una qualsiasi parte del corpo dopo che si è stabilito un indebolimento generale, indebolimento dovuto ad uno stato di tossiemia generalizzato.
    La tossiemia è un avvelenamento progressivo del sangue dovuto a tossine, ed un abbassamento delle difese immunitarie.

    Contaminazione globale, Aria, Terra, acqua, catena alimentare.

    Tutti sanno che esiste la possibilità che l’uomo e gli animali si trasmettano reciprocamente malattie, che sono definite zoonosi.
    Le zoonosi conosciute sono molto numerose (oltre 150) e il loro studio costituisce uno dei settori di maggior interesse della medicina umana e veterinaria.
    Nel mondo moderno queste malattie, a causa dell’intensificarsi degli scambi commerciali di animali e prodotti di origine animale tra i vari paesi.
    Le zoonosi possono diffondersi da un animale all’altro e dagli animali all’uomo, mentre di solito non si trasmettono da un uomo all’altro.
    Perciò l’uomo si ammala soltanto tramite gli animali.
    Gli animali possono trasmettere la malattia direttamente all’uomo: in questo caso sono interessati soprattutto i proprietari degli animali.
    Spesso però non è necessario stare a contatto con l’animale per ammalarsi, ma è sufficiente venire a contatto con cose ed oggetti che, a loro volta, sono stati contaminati dagli animali infetti: generalmente si tratta del terreno, che viene inquinato dagli animali e dalle loro feci ed urine.
    Un altro gruppo di malattie che si trasmettono dagli animali all’uomo con gli alimenti di origine animale: consumare carni, latte ed altri alimenti contaminati può causare all’uomo diverse malattie.

    Tutto questo ha inciso notevolmente sul nostro organismo, e, quei microrganismi che fino a poco tempo erano anche essenziali per la nostra sopravvivenza come alcuni presenti nel nostro sistema digerente, oppure apparato genitale, per causa di una cattiva gestione del nostro corpo “impazziscono” rivolgendosi contro noi stessi, e quindi sviluppare una serie di malattie vecchie e nuove.
    Il punto che sto cercando di evidenziare è che le condizioni ambientali, smog, acustico, luminoso, additivi, conservanti, coloranti, pesticidi, ecc.. abuso di farmaci, style di vita errato sono i fattori che contribuiscono ad un abbassamento delle difese immunitarie, e quindi con tendenza alle malattie tra cui la tubercolosi.

    Se le condizioni fisiche delle persone peggiorano a causa della cattive abitudini arriva la malattia.
    Essa sarà in qualche modo diversa da un soggetto “X” ad un soggetto “Y”, ma i suoi sintomi saranno gli stessi da anno ad anno e da posto a posto dipendenti dal modo di vivere di particolari gruppi di persone.


    Incominciamo a parlare dell’alimentazione infetta da più o meno 50 anni fa ad oggi


    Tempo fa, avevo denunciato sulla rete internet, una delle più grandi catene di distribuzione alimentare del territorio Italiano, dove, i responsabili, dopo che avevo fatto notare delle irregolarità sulle confezioni alimentari presenti sul bancone, dichiaravano che non c’era alcuna possibilità di creare frodi alimentari nella filiera alimentare della carne e i suoi derivati, e che le carne e i loro derivati venivano seguiti dal momento del concepimento dell’animale fino alla preparazione e al banco vendita.
    Quindi qualsiasi irregolarità si sarebbe notata immediatamente, quanto poi la carne nostrana era più che sicura.

    Questo ovviamente, chi del settore sa bene che non è vero.



    A prescindere che la maggior parte della carne arriva da altri paesi, (il settore avicolo per esempio arriva dall’Olanda) non dimentichiamoci dell’allevamento intensivo dove vivono gli animali secondo la legge Italiana anche se il bestiame dovesse arrivare da altre nazioni, una volta macellato in Italia automaticamente prenderebbe la provenienza della regione dove è stato macellato

    A riguardo di tutto questo, nel settore avicolo potete visionare il seguente video:
    Video
    bloccato più volte dagli amministratori di Youtube, dove viene denunciato la tipologia di trattamento che subisce la carne avicola prima di arrivare sugli scaffali della grande distribuzione.
    Questi trattamenti comportano mutazioni genetiche nella carne e derivati che noi andiamo ad assimilare durante il loro consumo.

    Le mutazioni sono alterazioni del genotipo di un determinato organismo (procariota o eucariota) dovute a modificazioni della sequenza nucleotidica del DNA. Le cellule portatrici di un gene alterato si chiamano mutanti per distinguerle veda quelle che hanno mantenuto il genoma originale, dette selvagge.
    Talvolta la mutazione può favorire la sopravvivenza di un batterio all’azione di un antibiotico, per esempio conferendo impermeabilità alla molecola o inattivando la stessa.
    Le mutazioni sono favorite da tre fattori: la presenza di un numero enorme di individui, il breve tempo di generazione, la forte pressione selettiva esercitata da un antibiotico.
    Tutto questo incide negativamente sull’organismo umano portando cambiamenti di DNA e RNA e alterando quindi tutto ciò che riguarda le difese immunitarie debilitandole.

    Questo avviene per causa del trattamento chimico farmacologico che subiscono gli animali di allevamento, mutando completamente la struttura molecolare del loro e nostro
    DNA/RNA.
    La seconda causa e la resistenza del virus/batterio come detto precedentemente, questi microrganismi hanno la capacità di “memorizzare” le informazioni dell’antibiotico e trasmetterlo anche ad altri loro “colleghi”, avendo così anche la capacità di creare dei loro stessi cloni, portando con loro le informazioni necessarie per la difesa agli antibiotici, creando così, un antibiotico resistenza.

    In conseguenza di tali pratiche si è osservato:
    un aumento della resistenza nei microrganismi patogeni, con conseguenti difficoltà nel controllo degli eventi morbosi di natura infettiva negli animali d’allevamento;
    l’aumento del rischio che i ceppi resistenti di origine animale siano trasmessi all’uomo attraverso o gli alimenti sia di origine animale sia di origine vegetale, questi ultimi contaminati durante la produzione in campo attraverso i reflui zootecnici, o l’ambiente, o il contatto diretto con gli animali.

    Il Comitato economico e sociale della UE aveva già messo in guardia dai guai planetari causati dal massiccio uso di antibiotici nell’alimentazione animale sia per prevenire le malattie sia per consentire una migliore metabolizzazione dei mangimi, che si traduce in una crescita più rapida e, quindi, in una diminuzione dei costi.

    la Tbc.

    Tutto questo disgraziatamente non è presente solo nella catena alimentare della carne ma ricopre TUTTI i prodotti alimentari (sempre per salvaguardare la nostra salute)

    Questa potrebbe essere un caso, eppure sapevano che non era una garanzia di sicurezza


    Caso Latte


    Abbiamo incominciato verso l’inizio degli anni ‘80: fase di avvio del regime delle quote latte all’interno di uno scenario caratterizzato da una Politica Agricola Comunitaria orientata alla smobilitazione parziale e graduale della garanzia dei prezzi, nata dall’esigenza di contenere e controllare la spesa agricola attraverso la riduzione della produzione.

    Pur credendo e pensando di fare cosa giusta, questa tipologia di politica ha rovinato completamente il mercato alimentare Italiano soprattutto a livello qualitativo, per combattere la concorrenza i produttori (loro malgrado) si videro costretti ad effettuare la lavorazione della materia prima in qualità-prezzo, ovviamente questo comportò di conseguenza una scarsissima qualità degli alimenti.
    Ormai dall’estero arriva di tutto, questo incide anche sulla salute del consumatore (nel tempo) con un continuo aumento di patologie d’ogni genere, comprese quelle che si pensavano oramai debellate da tempo (Esempio TBC).
    Prodotti come latte, affettati, precotti conservati in aceto e salamoia (importati spesso e volentieri dall’estero), il bestiame destinato al consumo umano è spesso allevato in questi paesi e poi importati in Italia per essere macellati e lavorati con la conseguenza di avere (la legge lo consente) il marchio finale made in Italy.

    Dal 1970-80 Grano contaminato, 1990 primo prodotto Ogm, irradiazione dei prodotti agrari, importazione di semi contaminati e trattati, per non parlare dell’inquinamento delle zone agricole, e falde acquifere(vedi caso Pertusillo come esempio )

    Secondo uno studio del Comitato economico e sociale dell’Unione europea, polmoniti e otiti da pneumococchi sono ormai infezioni diffusissime perché il pneumococco ha acquisito resistenza alla penicillina.
    Il 25 ottobre 2012.
    I dati provengono dal sistema di notifica dei casi di tubercolosi (Tbc) del ministero della Salute e costituiscono il flusso informativo ufficiale, cui si fa riferimento per il monitoraggio dell’andamento della malattia in Italia.[...]
    Nella decade 1998-2008, il numero di casi di tubercolosi in “persone nate all’estero” (espressione che dalla neo lingua si traduce in immigrati, ndr) è più che raddoppiato e la percentuale sui casi totali è vicina al 50%.
    In generale, la popolazione immigrata ha un rischio relativo di andare incontro a tubercolosi 10-15 volte superiore rispetto alla popolazione italiana.

    I batteri della tubercolosi, malattia in forte espansione anche perché favorita dall’epidemia di AIDS, sono diventati multi resistenti agli antibiotici e costituiscono un enorme problema non solo nei paesi in via di sviluppo.
    Sono cresciute le infezioni da salmonella e, per lo stesso motivo, quelle da stafilococco aureo e da enterococchi.

    Dal 1999 solo per alcuni prodotti, attraverso il regolamento Ce 2821/98 che ha messo al bando l’uso di virginiamicina, spiramicina, fosfato di tilosina e zinco bacitracina.

    Dal 1 gennaio 2006 il bando si è esteso a tutti gli antibiotici (reg. 1831/2003); in pratica sono eliminati gli ultimi quattro antibiotici ancora autorizzati come promotori di crescita, vale a dire avilamicina, flavomicina, monensin e salinomicina.

    L’uso sistematico di antibiotici ha conseguenze rilevanti: i farmaci rimangono spesso nei tessuti degli animali e arrivano al piatto dei consumatori. L’autorità alimentare europea, EFSA (European Food Security Authority), effettua un monitoraggio costante del fenomeno e ha rilevato e diffuso, in un rapporto del 2008, come in molti casi i cibi di origine animale trasmettano all’uomo batteri resistenti agli antibiotici.

    L’ingestione continua di alimenti trattati della filiera alimentare, che sia di natura animale e/o vegetale, permette a questi medicinali nel tempo di provocare disturbi intestinali cronici e inefficacia di trattamenti antibiotici a scopo terapeutico quando ne sorge la necessità.
    I batteri, se in costante contatto con gli antibiotici, sviluppano gradatamente una resistenza a quei determinati antibiotici, perfino in caso di somministrazione della dose massima consigliata di farmaco.

    Acquisire resistenza agli antibiotici significa non avere la possibilità di guarire dalle patologie trasmesse dai batteri in questione, con esiti potenzialmente anche fatali.
    Sono state eseguite delle analisi su dei campioni a caso di animali e i mangimi utilizzati per la loro crescita.
    Le analisi sono eseguite dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Territorialmente competenti.

    Tuttavia i PIF possono stipulare convenzioni con altri laboratori pubblici accreditati conformemente alle norme europee solo nel caso in cui gli II.ZZ.SS.
    Non possano garantire l’esecuzione delle analisi previste dal Piano.
    Gli accertamenti analitici sono effettuati in conformità a quanto previsto dalle metodiche comunitarie di riferimento ove esistenti.
    In assenza di metodi di analisi di riferimento comunitari, gli accertamenti analitici possono essere espletati adottando norme nazionali e internazionali scientificamente riconosciute.
    Secondo gli enti proposti tutti gli animali sono trattati con questi componenti (per la nostra sicurezza. (?) )

    Farmaci nel trattamento

    Avilamicina antibiotico oligosaccaride (eliminato?).

    Chinolonici Antibiotici (Acido Nalidixico, Clinofloxacina, Norfloxacina, Enoxacina, Ciprofloxacina, Gatifloxacina, Lomefloxacina, Levofloxacina, Moxifloxacina, Sparfloxacina, Trovafloxacina)

    Cloramfenicolo antibatterico ad ampio spettro.

    Carbadox Antimicrobico, principio attivo ad effetto chemioprofilattico. Sinonimi1,4-diossido di 3-(chinossalin-2-ilmetilen)carbazato di metile; 1,4diossido
    di2-metossicarbonilidrazonometil)chinossalina;
    2-formylquinoxaline1,4-dioxide carbometoxyhydrazone;
    2-(methoxycarbonylhydrazonomethyl)quinoxaline-
    1,4-dioxide; Carbazic acid,
    3-(2-quinoxalinylmethylene)-,methylester,
    n(sup 1),n(sup 4)-dioxide; Fortigro; Getroxel; Gs 6244; Hydrazinecarboxylic acid,(2-quinoxalinylmethylene)-methyl ester,n,n’-dioxide; Mecadox;
    Methyl-3-(quinoxalin-2-ylmethylene)carbazate-1,4-dioxide.

    Ionoforimolecole organiche, spesso antibiotici quali la gramicidina e la valinomicina.

    la Claritromicina

    Metilclorpindolo metilbenzoquato, amprolium, amprolium/etopabato, dimetridazolo, nicarbazina, nirfusol(Ministero della Salute ha indicato un elenco dove possono essere utilizzati ai soli fini dell’esportazione verso Paesi Terzi.) (che significa?).

    Farmaci ed additivi vietati nell’alimentazione animale (Raccomandazione CE 925/2005) Attenzione, raccomandazione NON divieto!

    Nicarbazina farmaco aggiunto al mangime ha la funzione di prevenire e trattare la coccidiosi, una malattia dei polli.

    Nifursol additivo appartiene alla famiglia dei nitrofurani, sostanze che nasconde un gruppo 5-nitro, è sospettato di imprimere a queste caratteristiche sostanze genotossiche.

    Nitrofuranici Chemioterapici


    Nitroimidazolici antibiotico

    (TRATTAMENTO DELL’INFEZIONE DA HELICOBACTER PYLORI) Il farmaco “ideale” per l’eradicazione dell’H. pylori non é ancora stato identificato, soprattutto se si richiedono requisiti come efficacia superiore all’80%, buona tollerabilità, basso costo e capacità di non indurre resistenza agli antibiotici.
    Si ricorre pertanto alle combinazioni farmacologiche, che comprendono due o tre antibiotici (generalmente amoxicillina, claritromicina, un nitroimidazolico o tetraciclina) in associazione con un inibitore di pompa protonica.

    Rame è un oligoelemento indispensabile per la salute umana, ma può causare gravi problemi di salute se ci verificano alte concentrazioni.

    Robenidina Cloridrato di robenidina è un composto sintetico non-ionoforo autorizzato come coccidiostatico per l’uso da ingrasso.

    Sulfamidici farmaci di tipo sintetico antibiotico o chemioterapico efficace sui batteri.

    Tetracicline antibiotico ad ampio spettro che trovano impiego principalmente nel trattamento delle infezioni del tratto respiratorio.

    Virginiamicina sia la zinco-bacitracina sono additivi che favoriscono la crescita.

    Zinco (quale? )

    Zincobacitracina antibiotico polipeptidico.

    Somatropina Ormone

    Mangime


    A questo, dovremmo aggiungere il trattamento che subisce l’alimentazione con cui è nutrito il bestiame, anche questi con prodotti chimici che sono presenti in tutti i mangimi e acqua d’abbeverata, con cui allevano gli animali:

    Amox-Ampicillina
    Apramicina
    Avermectine
    Avilamicina (eliminato?)
    Carbadox-Olaquindox
    Flumequina
    Cloramfenicolo
    Furanici
    Ionofori
    Lincomicina
    Nicarbazina-Clopidol
    Nifursol
    Nitroimidazolici
    Robenidina
    Sulfamidici
    Tetracicline
    Tiamulina
    Tilmicosina Tilosina
    Trimethoprim
    Valnemulina
    Zincobacitracina


    La cosa che stupisce e che Il Ministero della Salute ha predisposto il Piano Nazionale di Sorveglianza e Vigilanza
    Sanitaria sull’Alimentazione degli Animali (PNAA) con la finalità di contribuire a tutelare la salute e il benessere animale ed assicurare la salubrità dei prodotti di origine animale destinati al consumo umano attraverso la vigilanza e il controllo ufficiale sui mangimi.
    Il PNAA è parte integrante e sostanziale del sistema nazionale di controllo sull’alimentazione animale.
    Il PNAA ha valenza pluriennale (anni 2009/2010/2011) in linea con quanto stabilito dal Regolamento (CE) 882/2004 e in coerenza con i principi enunciati dall’art. 45 del regolamento stesso.
    L’esecuzione e l’applicazione del PNAA a livello territoriale è frutto della collaborazione di varie Istituzioni con diversi ruoli e competenze.
    Fasi della sua produzione ed utilizzo.
    La vigilanza ispettiva è svolta su tutte le imprese del settore dei mangimi quali produttori primari, allevamenti, mangimifici, distributori, industrie alimentari che forniscono sottoprodotti all’alimentazione animale, trasportatori di mangimi, con il fine di verificare il possesso ed il mantenimento dei requisiti strutturali e funzionali dell’impresa del settore dei mangimi oggetto di vigilanza.

    Sui campioni previsti dal PNAA, viene effettuata la ricerca di:
    – proteine animali trasformate non ammesse nei mangimi,
    – salmonella spp.
    – sostanze farmacologicamente attive e additivi destinati all’alimentazione animale,
    – sostanze indesiderabili che includono anche i contaminanti ambientali (micotossine, diossine, melamina e altri),
    – organismi geneticamente modificati (OGM).
    Per quanto concerne la corrispondenza al dichiarato in etichetta, si sono riscontrati degli irregolari soprattutto nel riscontro di concentrazioni inferiori al dichiarato (64 campioni totali), 5 campioni superiori al dichiarato. Per 19 campioni si sono rilevate tracce di sostanze antibiotiche da considerarsi come possibili cross-contaminazioni soprattutto per Penicilline penicillinasi-sensibili, Sulfamidici, Tetracicline ma anche Robenidina e Tilosina-Tilmicosina.

    Questi composti finiscono nella nostra alimentazione e, una volta assimilate, le nostre cellule trattengono queste molecole portando in uno stato d’acidosi il nostro organismo.

    Questi animali trattati sono gli stessi che producono i derivati, come latte e formaggi di qualsiasi tipologia.


    Alcune mucche sono predisposte alla creazione del latte, queste vengono fecondate artificialmente in maniera che siano sempre in fase d’allattamento.
    Il trattamento di mungitura “forzata” delle mammelle delle mucche è eseguito anche con dei macchinari predisposti che, sforzando continuamente le mammelle dell’animale le infiammano sviluppando così la mastite.
    Il momento topico del contagio è appunto la mungitura.
    È stato calcolato che le mastiti rappresentano la più importante voce della spesa sanitaria negli allevamenti bovini da latte, oltre a questo quando l’operatore, imbrattandosi le mani con i soggetti malati o asintomatici ma eliminatori, trasmette la malattia ai soggetti ancora sani.
    Tale meccanismo non è scongiurato anzi, addirittura aggravato dalla mungitura meccanica, pratica ormai introdotta nella quasi totalità delle aziende.
    Tutto questo comporta uno sviluppo di patologie che sono poi trasmesse nell’alimento che noi andiamo ad acquistare.

    Dobbiamo aggiungere anche che nel latte sono stati riscontrati:
    PESTICI, ORMONI, ANTIBIOTICI, PRODOTTI DI NATURA OGM, METALLI PESANTI COME ALLUMINIO, PIOMBO MERCURIO, CADMIO, STAGNO, RAME, BIRILLIO, VANADIO, ARSENICO, NICHEL.
    Sono circa venti le sostanze estranee rilevate dai ricercatori.
    Fra queste sostanze dalle proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche quali acido niflumico, acido mefenamico e ketoprofene ed estrogeni come l’ormone 17 beta-estradiolo.

    Dopo questo “trattamento” non dobbiamo escludere la bollitura del prodotto (pastorizzazione), la pastorizzazione è vero che priva il latte di germi e batteri “nocivi” per il nostro organismo, ma è anche vero che si distrugge tutto quello di buono ed utile è presente nel latte, come Sali, minerali, proteine, grassi ed altro necessari per il mantenimento del nostro organismo.

    Da tutto ciò possiamo dedurre che la catena alimentare non è più sicura e sana come si pensa.


    Oltre a questo dobbiamo aggiungere anche altri metalli che vengono assorbiti dovuto dalla tipologia del contenitore di conservazione, trasporto e lavorazione.
    Questi metalli sono stati concepiti allo scopo di non nuocere all’organismo, ma purtroppo pur essendo vicine a questo traguardo, non lo hanno ancora raggiunto, spesso per esigenze dettate dall’uso cui sono destinate.
    Infatti, per un puro e spontaneo comportamento chimico, queste sono altamente instabili (tossiche).


    La causa è dovuta naturalmente alla presenza di un potenziale elettrochimico, corrente per natura in tutti gli elementi metallici, infatti, in un cristallo di un elemento metallico è presente un insieme di ioni a carica positiva disposti secondo un regolare reticolo e circondati da un certo numero di elettroni liberi a carica negativa che si muovono in tutto il reticolo cristallino.
    Ricerche universitarie, hanno dimostrato mediante misurazioni del potenziale elettrochimico che il flusso di ioni che si genera tra metallo e tessuto organico, produce una differenza di potenziale, la cui minima presenza può considerarsi patologica.

    Sia la corrente che gli ossidi che si generano, in diretto contatto con l’organismo e il PH acido sia dell’alimento stesso sia della saliva, possono esplicare azione tossica e patologie abbastanza gravi sia locali che generali.
    Non per niente una volta, molti alimenti erano conservati in contenitori di vetro, ancora meglio se erano scuri, questo perché la luce tende a condurre l’alimento conservato ad un’ossidazione naturale.

    Tutto questo e comunque comandato anche da un fattore d’interesse economico, insomma, puro business.

    Alimentazione infetta e scorretta = patologie.
    Patologie = Farmaci
    Farmaci = Guadagno per Governi, case farmaceutiche, Ricercatori, Informatori, Medici, quindi SOLDI.

    Inizio anni ‘80: fase d’avvio del regime delle quote latte all’interno di uno scenario caratterizzato da una Politica Agricola Comunitaria orientata alla smobilitazione parziale e graduale della garanzia dei prezzi, nata dall’esigenza di contenere e controllare la spesa agricola attraverso la riduzione della produzione.

    la Comunità Europea

    Per il sostegno del settore dall’altro, decide di regolamentare la produzione.

    Il regime alla base del sistema delle quote latte, di cui al Reg. (CE) n.857 del 1984, è quello del prelievo supplementare (prelievo finanziario sulle eccedenze produttive) che persegue l’obiettivo di un controllo sul volume della produzione, attraverso la fissazione di un quantitativo di riferimento globale, garantito a livello di ciascuno Stato Membro e di un quantitativo di riferimento individuale, assegnato a ciascun produttore.
    Disgraziatamente (disgraziatamente?) I quantitativi prodotti caseari in Italia eccedevano di gran lunga la quota assegnata e, in virtù del regime sanzionatorio cui era stato deciso di sottoporre il settore, si determina la comminazione da parte della Comunità di multe pagate non direttamente dagli allevatori ma dal sistema con il meccanismo della minore erogazione dei fondi UE complessivi.

    1988/’89-1992/’93: lo Stato Italiano, non avendo rispettato il tetto produttivo è condannato al pagamento di una somma di euro 1.869.751.000 per le eccedenze accertate dai servizi della Commissione Europea, senza possibilità di rivalersi sui produttori come stabilito nell’accordo Ecofin del 21/10/1994.

    Ovviamente i produttori per evitare di pagare multe hanno limitato la produzione del latte, così acquistandolo dall’estero. Dopo tutto questo nel tempo abbiamo assistito a cose assurde nel campo alimentare.

    Anno Zero-Padania al Verde effettuò un servizio evidenziando che il latte prodotto dalla somma delle mucche italiane (quindi le quote latte) è largamente insufficiente per la produzione lattiero casearia.

    Il caso degli allevamenti italiani fantasma e le importazioni di latte in polvere da allevamenti ultra intensivi da paesi dell’est.

    Non mi meraviglierei se questi allevamenti siano di proprietà della Monsanto.

    Ad oggi, grazie all’apertura delle frontiere, incomincia ad essere sempre più difficoltoso verificane la tracciabilità di molti prodotti alimentari.
    Il latte, è miscelato con acqua se non nel peggior dei casi con latte in polvere alle frontiere, e, importato in Italia alla grande distribuzione.

    la Tubercolosi.

    Video

    I prodotti chimici metallici e farmacologici contaminano il latte.

    Il più contaminato e il latte vaccino, seguono quello di capra e il latte materno.
    Secondo quanto scoperto dai ricercatori dell’Università di Jaén, il latte non ha solo riscontri positivi sul nostro organismo. (il latte attuale).
    Gli studiosi dell’Ateneo spagnolo hanno effettuato un’indagine su dei campioni di latte prelevati da mucche spagnole e marocchine.
    I dati scaturiti da quest’analisi sono stati confrontati con quelli emersi da un analogo studio sul latte materno e sul latte di capra. Il loro intento era quello di scoprire tutte le caratteristiche della bevanda, in particolare la sua esposizione a residui tossici.

    Dalla ricerca, coordinata dal Professor Evaristo Ballesteros, del dipartimento di chimica fisica e analitica dell’Università Andalusa, è emerso che il latte contiene molti prodotti chimici “estranei”, ovvero non propri del latte ma derivati da antibiotici, ormoni della crescita, ed altre sostanze somministrate alle mucche e alle capre dagli allevatori.

    Questo accade perché?

    Il regolamento n. 1881/2006 della Commissione stabilisce i tenori massimi di alcuni contaminanti negli alimenti, quali il piombo, il mercurio e lo stagno inorganico.
    Tale regolamento non riguarda le sostanze radioattive.

    Il regolamento n. 333/2007 della Commissione riguarda i metodi di campionamento e d’analisi per il controllo ufficiale dei tenori massimi di questi metalli.
    Le misure di sorveglianza per i residui d’elementi chimici nei prodotti alimentari d’origine animale sono specificate nella direttiva n. 96/23/CE del Consiglio.

    Come possiamo notare, le cause del nostro malessere generale tubercolosi compresa sono concatenate tra loro, ma anche in questo caso, stiamo rischiando di perdere il filo del discorso.

    Tutti questi dati riportati, sono risultati di un’ampia ricerca effettuata nel corso degli anni.
    Alcuni link di riferimento che troverete successivamente, sono stati salvati nei nostri data base, immaginando che dopo l’esplosione di Tbc/Tisi le eventuali pubblicazioni sicuramente sarebbero state cancellate dalla rete internet Web, ed è esattamente quello che è accaduto.


    Ritornando al fattore Tbc/tisi, questi sono alcuni link di riferimento ancora visibili sulla rete internet

    STATISTICHE E RELAZIONI ISTITUTI ZOOTECNICI

    TUBERCOLOSI BOVINA.
    www.izsler.it/izs_bs/ftp//doc/Archivio/2002/2002Febbraio.pdf

    La tubercolosi bovina in Italia (1995-2000) di M. Tamba
    La tubercolosi bovina in Lombardia


    di L. Bonfanti Epidemiologia descrittiva e stima dei costi di gestione d’alcuni focolai di tubercolosi bovina nella provincia di Lodi di G. Zanardi, V.M. Tranquillo, M. Carazzina Diagnosi di tubercolosi bovina: problemi diagnostici e nuove strategie di L.M.Pacciarini

    “Il patrimonio bovino controllabile non è distribuito uniformemente sul territorio nazionale: il 44,5% degli allevamenti ed il 59,0% dei capi si trovano nell’Italia settentrionale, mentre il 37,7% degli allevamenti, ma solo il 26,4% dei capi controllabili sono allevati nel Sud.
    1995 a
    Ciò ha portato ad un incremento della consistenza media degli allevamenti, con conseguenti problemi sia per il risanamento di quelli infetti.”.

    L’osservatorio Rivista bimestrale D’informazione scientifica
    www.izsler.it/izs_bs/allegati/1091/2009Dicembre.pdf

    La cronistoria e la gestione dei focolai di tubercolosi bovina (TB) da Mycobacterium bovis e da Mycobacterium caprae verifi catisi nel 2007-2008 e presentati dai colleghi delle Aziende Sanitarie di Trento e di Sassari, provincia e regione autonome, ufficialmente indenni (U.I.) secondo normativa europea dal 1999 e secondo la normativa nazionale dal 1998, rappresentano in modo paradigmatico i rischi di recrudescenza dell’infezione in territori liberi da infezione.
    A questo proposito, è da rilevare che U.I. non significa assenza di focolai: ad esempio in Germania è possibile mantenere la qualifica anche con 187 focolai attivi l’anno (0,1% delle aziende controllabili). Inoltre, è degno di nota che M. caprae, anche se tassonomicamente distinto da M. bovis, è a tutti gli effetti sovrapponibile ad esso per caratteristiche epidemiologiche, patogenetiche, immunologiche e anatomo-patologiche, e come tale è responsabile di un focolaio di tubercolosi bovina.
    la Tubercolosi


    MYCOBACTERIUM AVIUM PARATUBERCULOSIS (MAP)
    www.izsler.it/izs_bs/ftp//doc/CREF_...ium%20avium.pdf

    Il latte come potenziale veicolo di Mybacterium avium subsp.paratuberculosis: implicazioni epidemiologiche e diagnostiche.
    “Abbiamo un potenziale patogeno per l’uomo nei ruminanti e in altri animali d’allevamento. L’esposizione della popolazione umana è in probabile aumento.
    Nell’attesa d’ulteriori chiarimenti riguardo la patogenicità per l’uomo, è comunque necessario, in via precauzionale, applicare tutte le misure necessarie a ridurre l’esposizione dell’uomo.”.

    Attuali conoscenze sulla Paratubercolosi bovina
    IZSLER Piacenzawww.apa.lo.it

    www.apa.lo.it/web/download/relaz_bell.pdf

    “87 BOVINE (61.3%) ERANO REATTIVE AL MOMENTO DEL TEST”

    LA PARATUBERCOLOSI
    Contagiosa a lungo periodo di incubazione a decorso generalmente cronico condizionata
    zoonosi (?)

    FONDAZIONE INIZIATIVE ZOOPROFILATTICHE E ZOOTECNICHE
    BRESCIA ESCHERICHIA COLI UNA SCOPERTA CONTINUA
    www.fondiz.it/pdf/76.pdf

    “La scoperta, perfezionata negli anni, di molteplici fattori di virulenza ha permesso di definire meglio i coli patogeni, suddividendoli in categorie.
    I coli patogeni si attaccano al bordo delle cellule epiteliali intestinali (microvilli) quasi esclusivamente mediante pili o fimbrie, filamenti sottili (diametro 20-80 Ångstrom), lunghi fino a 2 millimicron, presenti sulla superficie del germe.”.

    Istituto zootecnico sperimentale della Sicilia.
    Http://www.buiatria.it/volume17_file/Pages...volume17-69.pdf

    “La presenza di Y enterocolitica in latte crudo di bovine mostra che il gene fino ad ora evidenziato in animali d’importazione”

    Escherichia coli produttori di verocitotossine (VTEC)
    http://www.izsvenezie.it/index.php?option=...=606&Itemid=253

    “E. coli include non solo microrganismi commensali ma anche microrganismi patogeni per il tratto gastro-enterico d’uomo e animali.
    Questi ultimi sono classificati in vari gruppi: VTEC (E. coli verocitotossici), EPEC (enteropatogeni), ETEC (enterotossigeni), EIEC (enteroinvasivi), EAggEC (enteroaderenti), DAEC (diffusamente aderenti). I VTEC producono potenti tossine, dette verocitotossine (VT), o anche shigatossine (ST), in grado di inibire la sintesi proteica e aventi come principale bersaglio le cellule endoteliali.
    Nonostante siano numerosi i sierotipi VTEC finora isolati, solo un ristretto numero di sierogruppi è associato alla maggioranza dei casi umani di malattia, in particolare O 157, 26, 111, 103, 145. Il sierotipo più noto in termini di frequenza d’associazione a gravi patologie nell’uomo, sia come eventi epidemici che come casi sporadici, è E. coli O157:H7. Il termine EHEC (E. coli enteroemorragici) è applicato ad alcuni sierotipi VTEC associati a gravi patologie similmente a quelle da E. coli O157:H7e aventi caratteristiche epidemiologiche e patogenetiche analoghe ad esso.”.


    Statistiche fauna

    Istituto zooprofilattico Sperimentale Della Lombardia e dell’Emilia Romagna
    http://www.atcprealpinobg.it/news/Monitora...tica%202007.pdf

    “Nella Nostra provincia sono stati trovati cinghiali positivi per la tubercolosi, ma, a differenza di quanto avviene in altri territori, è stato accertato che il mycobatterio che causa l’infezione non è mycobacterium bovis, ma mycobaterium microti, batterio presente soprattutto nei roditori.”.

    Istituto Superiore della “Sanita”
    Rischi-Benefici del latte crudo: l’aspetto legato al rischio
    www.iss.it/binary/spva/cont/Alfredo_Caprioli.pdf

    “Requisiti igienico sanitari e criteri microbiologici (Regolamento CE 853/2004)”

    EFSA-EUROPEAN FOOD SAFETY AUTHORITY

    Zoonosi Unione europea nel 2005
    www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/94r.htm

    2005.”

    Zoonosi Unione europea nel 2007
    www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/223r.htm

    “Le zoonosi sono infezioni e malattie che possono essere trasmesse dagli animali all’uomo.
    L’infezione può essere contratta direttamente dagli animali, o attraverso l’ingestione di alimenti contaminati.
    La gravità di queste malattie negli esseri umani può variare da sintomi lievi a pericolo di vita condizioni.
    Per prevenire zoonosi, è importante individuare quali animali e alimenti sono le principali fonti d’infezione.
    A tal fine, ed a seguire gli sviluppi in materia di sicurezza alimentare nell’Unione europea, informazioni destinate a proteggere la salute umana viene raccolto e analizzato da tutti gli Stati membri dell’Unione europea.”.

    Zoonosi Unione europea nel 2008
    www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/1496.htm

    2010.”
    “Le zoonosi sono infezioni e malattie che sono trasmesse naturalmente, direttamente o indirettamente, ad esempio attraverso alimenti contaminati, tra animali ed esseri umani.
    La gravità di queste malattie negli esseri umani varia da sintomi lievi a pericolo di vita condizioni.”.

    SIMEVEP-Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva
    www.bevilatte.it/download/pericoli/o157_tarvisio_feb08.pdf

    “Presenza di casi di dissenteria emorragica associata al consumo di hamburger nei fast food”

    Infezione da Mycobacterium avium subsp. Paratuberculosis e gamma-interferon test
    http://www.sivemp.it/_uploadedFiles/_destR...0da%2044_49.pdf

    “Effettuando un controllo degli animali per consumo umano sono risultati positivi al test per la paratubercolosi”.

    ASL
    www.aslolbia.it/documenti/2_14_20071016135252.pdf

    “Mezzo miliardo d’anni di evoluzione Da autotrofi a parassiti di ogni specie Dal “sangue freddo” al “sangue caldo” Evoluzione specie-specifica Dalla diffusione perinatale a quella aerea”

    Molte patologie sono causate dall’agricoltura e dall’allevamento errato .
    www.sivemp.it/_uploadedFiles/_destRivPath/6_47_58_tbc.pdf

    “Nel particolare gli allevamenti più colpiti dalla TBC/TISI, almeno per quanto riguarda in nord Italia, fanno riferimento ad aziende con oltre 200 capi.”


    Regioni

    “Evoluzione della situazione epidemiologica delle malattie negli allevamenti Veneti.”.
    http://www.crev.it/documentazione/PREV_PIA...CELLOSI_ALL.pdf

    Ispezione sanitaria dei prodotti alimentari a base di latte.
    http://www2.vet.unibo.it/staff/ROSMINI/Isp...0di%20latte.pdf

    “molti prodotti sono risultati contaminati, tra le cause sono presenti: Antibiotici, scarsa acidificazione della caglia e della pasta che non spurga a sufficienza, temperature elevate nei locali di stagionatura”

    Citazione interessante
    Il latte crudo sembra essere pericoloso quanto il latte “commerciale
    C’è il reale rischio che il consumatore non consideri più il latte un alimento buono e sano, ma qualcosa che può contenere batteri e sostanze altamente pericolose.
    Se tale informazione prende piede, l’intero comparto lattiero caseario ne soffrirà pesantemente!”

    Ernesto Burgio Comitato Scientifico ISDE Italia.
    www.isde.it/iniziative/2009/Settembre-Bosa/SABATO%20109 09/3%5E%20SESSIONE/Burgio%202%20pomeriggio.pdf


    Statistiche carni

    Campylobacter Termotolleranti nelle carni avicole.
    http://www.izs.it/vet_italiana/2007/43_1/1...TAL_157_165.pdf

    “Sono stati determinati la prevalenza e il livello di contaminazione delle carni avicole prelevate in esercizi commerciali della piccola e grande distribuzione. Dei 392 campioni prelevati 160(40,8 sono risultati contaminati da campylobacter termotolleranti”

    PRESENZA DI CAMPYLOBACTER SPP. NELLA CARNE DI POLLAME MACELLATA IN ROMAGNA
    www.izsler.it/izs_bs/ftp//doc/2001/campylobacter.pdf

    “Le tossinfezioni alimentari sostenute da Campylobacter spp. (nello specifico Campylobacter jejuni e Campylobacter coli) sono una tra le cause più frequenti della presenza di enterite nell’Uomo. Le fonti dell’ infezione? Consumo di latte crudo, acqua contaminata, carne bianca e rossa, contatto con feci infette di animali d’affezione (5).”

    EFSA-European Food Safety Authority
    www.efsa.europa.eu/it/press/news/zoonoses100805.htm

    “L’EFSA ha pubblicato una valutazione dei fattori che possono contribuire alla diffusione di Campylobacter nei polli vivi e nelle carcasse di polli nell’Unione europea (UE).”
    “Nella relazione l’EFSA afferma che i lotti di polli infetti da Campylobacter hanno 30 volte più probabilità di produrre carcasse contaminate da Campylobacter e che i lotti infetti hanno anche maggiori probabilità di produrre carcasse con un numero più elevato di Campylobacter sulla loro superficie.
    La relazione specifica, tuttavia, che è altresì possibile che le carcasse contaminate derivino da lotti di polli non infetti, suggerendo una possibile contaminazione crociata all’interno del macello.”

    Analisi dell’indagine baseline sulla prevalenza di Campylobacter nei lotti di carne bianca e rossa e sulle carcasse degli stessi nell’UE, 2008-Parte A: Stime di prevalenza di Campylobacter e Salmonella.

    www.efsa.europa.eu/it/scdocs/doc/s1503it.pdf

    “In Europea, circa il 40% delle carcasse di animali contenevano meno di 10 Campylobacter per g (ufc/g) e nel 12,2% se ne sono riscontrati tra 10 e 99 ufc/g.

    Mycobacterium porcinum ceppi isolati dal latte di massa rovinosi sono rilevati paratuberculosis tramite esame PCR e la cultura.
    www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18378411

    “paratuberculosis (Map), rilevamento Mappa fortemente influenzati sia da PCR e dalla cultura,”

    Prevalence of Escherichia coli O157 in lambs at slaughter in Rome, central Italy
    www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16194293

    “Uno studio sulla prevalenza del trasporto fecale di Escherichia coli O157 in agnelli è stata effettuata nel macello principale a Roma, (Lazio), nel corso del 2002.
    Un totale di 643 animali, costituito da 378 svezzati e 265 agnelli da latte”

    Mycobacterium porcinum strains isolated from bovine bulk milk
    http://cat.inist.fr/?aModele=afficheN&cpsidt=20548322

    “Dai nostri risultati emersi i seguenti risultati: (a) qualsiasi cultura che mostra una o più colonie di M. porcinum rappresenta un potenziale “falso negativo” risultato e dovrebbero pertanto essere considerati come contaminati, (b) IS900-come elementi potrebbe essere più diffusa di quanto non fosse”

    Ordinanza del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali concernente:” Misure urgenti in materia di produzione, commercializzazione e vendita diretta di latte crudo per l’alimentazione umana”
    http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_primopi...leDocumento.pdf

    FONTINA INFETTA DA TUBERCOLOSI | Gennaio 2010
    http://consumatori.myblog.it/archive/2010/...la-fontina.html

    La Casa del Consumatore si costituirà parte civile, a tutela dei consumatori valdostani e italiani, nei confronti di coloro-allevatori, veterinari e produttori di fontina-che verranno rinviati a giudizio nell’ambito dell’inchiesta relativa:
    al foraggio per le bovine da latte destinate alla produzione della fontina dop acquistata fuori valle (frode in commercio per violazione del disciplinare per la produzione di fontina dop);

    all’abbattimento dei capi infetti, e messa in vendita della relativa carne, per mantenere il titolo di allevamento indenne da tubercolosi, evitando il blocco della stalla al fine di percepire indebitamente fondi pubblici;

    ed infine relativa al traffico di sperma di bovini svizzeri per rendere più aggressive le mucche nel corso delle batailles des reines.

    Alcune POLEMICHE SUI DISTRIBUTORI AUTOMATICI Guariniello alla battaglia del latte “Fa bene, ma prima bollitelo”

    http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cro...lo/lstp/297142/

    «Il 54% dei bovini allevati in Italia ha nel proprio stomaco colonie di un batterio-il Campylobacter-Gram negativo che può provocare enterite».
    Un’infezione intestinale che può dar luogo a «complicanze»

    AUSTRIA-Formaggio austriaco infetto

    Da una ricerca sarda l’allarme sul latte
    www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=111291&v=2&c=1489&t=1

    “È stato uno scienziato sardo a fornire il primo supporto scientifico alla guerra francese contro i formaggi sardi.
    In un articolo pubblicato il 3 novembre del 2005 sulla prestigiosa rivista Nature Medicine, primo firmatario Ciriaco Ligios, ricercatore dell’Istituto zooprofilattico di Sassari, si annunciava la scoperta di prioni, gli agenti infettivi della malattia, nelle ghiandole mammarie di pecore affette da scrapie.
    Era il segnale che l’agente infettivo poteva finire nel latte.
    E dal latte al formaggio il passo è breve.”


    Reazione degli Allevatori Italiani all’allarme lanciato
    dall’IZS L’Istituto zooprofilattico lancia l’allarme “Non bevete latte crudo È rischioso per la salute”

    “Su 37 aziende e altrettanti Bancolat passati al setaccio negli ultimi due mesi dall’Istituto Zooprofilattico del Piemonte alla ricerca di batteri e microrganismi potenzialmente dannosi per la salute, otto sono risultati fuorilegge.
    Uno su cinque, «non è conforme alle norme». I 370 test compiuti negli ultimi sessanta giorni hanno rivelato, nel latte crudo, presenza di Campylobacter jejuni e Staphylococcus aureus. ”

    Latte crudo: Mino Taricco scrive agli agricoltori piemontesi
    www.cozoserno.it/index.aspx?m=64&f=4&IDNews=27

    l’ormone della crescita bovina (rBST) e il commercio prodotti lattiero-caseari
    http://www1.american.edu/ted/bst.htm
    la Nuova Zelanda


    Tbc dimenticata ma non scomparsa
    www.dica33.it/cont/news/1003/2402/dimenticata-scomparsa.asp



    I farmaci antitubercolari più utilizzati ad oggi sono: l’isoniazide, la rifampicina, la pirazinamide, la streptomicina, l’etambutolo. Il micobatterio è capace di mutare geneticamente e, se la terapia non è corretta, sviluppa una farmacoresistenza allo specifico antibiotico usato che diventa inutilizzabile per quel paziente (un’arma di difesa in meno).


    Farmacoresistenza per: rifampicina

    www.fondiz.it/pdf/76.pdf

    “È opinione comune in medicina umana che, per i patogeni enterici, non esista una terapia specifica. Si ritiene che, con sintomatologia esclusivamente di tipo diarroico, a seguito di patologie infettive di probabile origine alimentare, il trattamento sia costituito da somministrazione di liquidi, spasmolitici (se sono presenti dolori addominali), antisecretori intestinali (per diarree con probabile meccanismo secretorio), eventuali farmaci che rallentano il transito (rondanelli e Coll. 2006).”. Pag. 28; 32; 50; 51

    Alto contenuto di fenotipica Cell-Based Schermo IdentificaMycobacterium tuberculosis
    http://www.plospathogens.org/article/info:...al.ppat.1001100

    “La capacità del bacillo di tubercolo di arrestare la maturazione phagosome è considerata una importante meccanismo che permette la sopravvivenza all’interno di macrofagi ospiti.”

    Come verificare la presenza di Tbc/Tisi?


    I bacilli “T”

    I Bacilli T non sono “nuovi” germi molto probabilmente la ricerca oncologica li ha più volte notati senza comprendere o accorgersi della loro funzione biologica per noi più importante: stimolare la reazione vescicolare delle cellule sane.

    Hanno una grandezza di 0.2-0.3 micron, sono Gram negativi, nei malati terminali e in coltura colpiscono l’olfatto con un odore che ricorda un corpo in putrefazione.
    In campo scuro appaiono come puntini luminosi e quando sono vivi ed attivi si muovono vivacemente a zig-zag.
    Circolano liberamente con il flusso sanguigno ed in tal modo sono capaci di “colpire” qualsiasi cellula in qualsiasi parte del corpo.
    Bacilli T è un nome generico, molto probabilmente i microrganismi coinvolti appartengono a più specie, ma ciò che più ci interessa è la loro capacità di innescare la reazione vescicolare delle cellule sane.
    Se la reazione CMI non riesce e infettare i micobatteri non sono contenute all’interno di granulomi, il soggetto infetto è poi legato alla reazione d’immunità umorale, che viene attribuito alle cellule B.
    Le cellule B possono solo agire ed infettare i batteri se sono extracellulare (cioè al di fuori delle cellule) e quindi sono inefficaci contro i micobatteri che sono all’interno e che nascondono all’interno dei macrofagi.
    Sia il CMI (cellule T) e umorale (cellule B) le reazioni di un individuo non sono in grado di controllare i micobatteri, allora l’individuo è indifeso contro i micobatteri, e la popolazione di micobatteri crescerà incontrollata, potenzialmente causando danni.
    Questa forma di micobatteriosi è classificata come la forma aggressiva.
    Chi soffre di micobatteriosi spesso mostrano una mancanza d’ipersensibilità di tipo ritardato, quindi può dare una reazione negativa al test cutaneo PPD. Questo esito è conosciuto come una reazione anergia.
    La paratubercolosi negli animali può avere una doppia presentazione, con animali che presentano uno spettro clinico che va dal contenuto alle forme aggressive.
    Vedere il riferimento “Descrizione e classificazione dei diversi tipi di lesione associata con l’infezione naturale paratubercolosi negli ovini”, che descrive questo spettro clinico di presentazioni negli ovini.
    La paratubercolosi ha anche una doppia presentazione in bovini:-“Immunologia: resistenza alla paratubercolosi”
    La tubercolosi non è nota per interferire con la popolazione di cellule T dell’ospite infetto.
    Pertanto, chi soffre di questa forma aggressiva di tubercolosi, sono di solito le persone che sono in uno stato di immunodeficienza.
    Secondo la medicina allopatica, i soggetti che più soffrono spesso di forma aggressiva di tubercolosi, sono individui infettati con HIV (virus dell’immunodeficienza umana).
    HIV sopprime la popolazione delle cellule T nei pazienti affetti da AIDS, che sono poi in grado di montare una reazione CMI di Mycobacterium tuberculosis.
    Da tutto questo si traggono conclusioni non proprio affrettate, pur non essendo medici/ricercatori.

    E se la medicina allopatica, per motivi d’interesse economico avesse manipolato volutamente le informazioni?

    Pertanto sorge spontaneo chiedersi e se molte patologie conosciute e/o rare fossero causate dalla tubercolosi tbc/tisi?

    la Tbc
    Esistono mezzi validissimi per effettuare controlli appropriati.
    Il test più utilizzato per evidenziare l’infezione tubercolare è quello di Mantoux più comunemente noto come test rebbio TB (chiamata anche PPD)., che si esegue inoculando nella cute del braccio una sostanza, la tubercolina.
    Una risposta positiva comporta la necessità di eseguire una radiografia toracica per verificare la presenza della malattia a livello polmonare.
    La diagnosi di tubercolosi si formula sulla base di dati anamnestici, di segni clinici obiettivi, dagli esami strumentali (radiografia, Tac, ecografia, etc.) e con la ricerca del bacillo di Koch, a seconda del distretto interessato, nell’escreato polmonare, nel liquido pleurico, nelle urine, nel liquido cefalorachidiano, nelle biopsie linfonodali, etc.

    Gli esami da eseguire sono: radiografia del torace e, in casi dubbi, TAC polmonare Tine test con controllo della positività a 24, 48 e 72 ore esami batteriologici esami sierologici (prelievo di sangue): oltre ai comuni esami chimici (emocromo, VES, transaminasi, azotemia) altrettanto importanti sono l’emocoltura (frequentemente positiva in pazienti con infezione da tubercolosi ed HIV), le tecniche immuno-enzimatiche ELISA (con le quali vengono dosati gli anticorpi presenti nel siero), la diagnosi molecolare (PCR) che permette di evidenziare anche una minima quantità di molecole di DNA batterico (un test molto sensibile e veloce)-in caso di tubercolosi localizzata in altri distretti, è indispensabile lo studio specifico dell’organo o apparato colpito.

    Personalmente, queste tipologie d’esami le reputo poco attendibili e gravose per l’utente finale, quando esistono esami più mirati con un costo più vantaggioso.

    La microscopia in campo oscuro
    È una metodologia di studio delle cellule del sangue per mezzo di un microscopio con un condensatore particolare.
    L’immagine così ottenuta, può essere proiettata a video ed immagazzinata in un computer, per essere successivamente confrontata con modelli di riferimento da appositi programmi.


    La microscopia effettuata in campo oscuro permette una visione morfologica molto eloquente.
    La forma, la dimensione ed il comportamento delle cellule del sangue possono essere determinanti per lo studio dinamico delle biologia dell’organismo.
    Quanti centri utilizzano questa metodica?
    Non penso sia difficile rispondere visto i casi di tbc/tisi che si sono presentati nel corso di questi anni e sicuramente negli anni a venire.

    Quantiferon ®-TB Gold in Tube è un test che misura le risposte immuni cellulo mediate (CMI) agli antigeni peptidici che simulano le proteine micobatteriche.
    Tali proteine-ESAT-6, CFP-10 e TB7.7(p4)-sono assenti in tutti i ceppi BCG e nella maggior parte dei micobatteri non tubercolari.
    In genere, il sangue dei soggetti infetti da organismi del complesso M. tubercolosis contiene linfociti in grado di riconoscere questi ed altri antigeni micobatterici.
    Il processo di riconoscimento comporta la generazione e secrezione della citochina interferone-gamma (IFN-gamma ).
    La rilevazione e conseguente quantificazione IFN-gamma costituisce il principio del Quantiferon ®-TB Gold in Tube.

    Facendo riferimento a quello menzionato, esiste anche un approccio terapeutico olistico che consiglio sempre di eseguire dietro la guida dell’operatore olistico stesso che del proprio medico curante.

    Il miglior trattamento solistico per le malattie di fondo e delle vie respiratorie, in particolare la tubercolosi, sono tante, si può comunque affrontare tale patologia eseguendo uno stile di vita più sano, come stare il più possibile all’aria aperta e pura, evitare carne, grassi, spezie, stimolanti (caffè e tè) e assolutamente bevande alcoliche.
    Inutile dire che il tabacco è nocivo e deve essere assolutamente vietato. Evitare i cibi denaturati (prodotti raffinati, come per esempio lo zucchero).
    Assumere molte insalate (non contaminate possibilmente), cavolo bianco, cavolo, carote, barbabietole, cicoria, rape, aglio e cipolle, datteri, mele, prezzemolo, fragole, lamponi e tutti i tipi di cibi ricchi di calcio. Condimenti: santoreggia, maggiorana, timo, basilico.

    Vitamine: A, B, C, D.
    Minerali: calcio, rame, fluoro, ferro, silicio.
    Antibiotici naturali per le malattie respiratorie: aglio, rafano, crescione, barba di cappuccino (Usnea barbata).
    Prodotti fitoterapici come: Verbasco, Echinacea, Pino, Timo, eucalipto, liquirizia, Angelica, crescione, Aglio, Piantaggine, Malva, Propoli, Pulmonaria, salvia, verde ortica (nel succo) Cicoria (catarro), sapido, Equiseto, fiori di Malva, anice stellato, muschio d’Islanda (acuta e cronica, catarro).

    Dopo tutto questo, non voglio dire che non sono stati fatti passi da gigante nella ricerca e prevenzione dagli enti preposti su casi di Tbc/Tisi e da parte della medicina allopatica ma, è anche vero, che è poco credibile, visto che in questi anni si è notato un incremento continuo di questa patologia, e caso strano, la nascita e il ritorno di molte malattie/patologie conosciute e nuove.

    Viene spontaneo chiedersi, presumendo la loro onestà, i link successivi, come mai sono scomparsi dalla rete internet e sono stati resi illeggibili per l’utente finale?
    www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/4683319

    www.izsmportici.it/upload/file/11/TBC.pdf

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    http://www.izsvenezie.it/dnn/Portals/0/san...202004-2006.pdf

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    www.izsmportici.it/fileapp/ruocco.pdf

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    www.izs.it/vet_italiana/2009/45_4/513_ita.pdf

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    http://www.izsmportici.it/bufala/articoli/...esenza_2005.pdf

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    www.izsmportici.it/bufala/relazioni/relazione_galiero.pdf

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    www.izslt.it/izs/rassegna/2009/febbraio_2009.pdf

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    www.ilprogressoveterinario.it/rivista/07n10/pdf/05.pdf

    Impossibile collegarsi a www.ilprogressoveterinario.it.

    http://www.izslt.it/izs/modules/filemanage...agosto_2009.pdf

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    www.izsmportici.it/fileapp/palermo/Portici_palermo.pdf

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    Ministero della salute

    http://www.salute.gov.it/malattieInfettive...tive.jsp?id=831

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    SRVE0255E: A WebGroup/Virtual Host to handle www.salute.gov.it:80 has not been defined.
    IBM WebSphere Application Server


    http://www.salute.gov.it/malattieInfettive...COLAI_ALTRO.xls

    err404.html

    http://www.salute.gov.it/alimenti/resource...losi_bovina.pdf

    err404.html

    http://www.salute.gov.it/alimenti/resource...tubercolosi.pdf

    err404.html

    Scheda di valutazione del rischio:
    http://www.salute.gov.it/alimenti/resource...hio_Sicilia.pdf

    err404.html

    http://www.salute.gov.it/alimenti/resource...ti_raccolti.pdf

    err404.html

    http://www.salute.gov.it/alimenti/resource...lia_Romagna.pdf

    err404.html

    http://www.salute.gov.it/alimenti/resource...lia_Romagna.pdf

    404.html

    http://www.salute.gov.it/alimenti/resource...schio_Lazio.pdf

    err404.html

    http://www.regione.piemonte.it/sanita/sanp...laz09/tuber.pdf

    err404.html

    Dipartimento di diagnostica specializzata

    http://217.56.218.163/Relazioni/2002/RTTagliabue28.rtf

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    www.kora.ch/malme/05_library/5_1_pu..._in_Liguria.pdf

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    http://www.altroconsumo.it/latte-latticini...eri-s227883.htm

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    www.salute.gov.it/malattieInfettive...u=altremalattie

    Error404

    ISONIAZIDE (PRINCIPALE farmaco contro TBC!) dato in maniera ILLECITA alle Mucche!!!!

    Not Found
    The requested URL /aerobiologia/alimentazione/ali e salu/Zooprofilattico.pdfpag was not found on this server.

    http://www.ibim.cnr.it/aerobiologia/alimen...ilattico.pdfpag

    ERRORE 404-FILE NON TROVATO

    http://www.regione.piemonte.it/sanita/sanp...laz09/tuber.pdf


    la Caserma

    E-Mail Inviata (prima della denuncia)


    Vista la direttiva 2003/4/ CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2003, concernente l’accesso del pubblico all’informazione ambientale, che abroga la direttiva 90/313/CEE del Consiglio;

    Visto il decreto legislativo del 24 febbraio 1997, n. 39, recante attuazione della direttiva 90/313/CEE, concernente la libertà di accesso alle informazioni in materia di ambiente;

    Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, recante norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e successive modifiche;

    Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349, e successive modificazioni, recante istituzione del Ministero dell’ambiente e norme in materia di danno ambientale;chiedo adeguata informazioni sui seguenti link di riferimento e di informazioni scomparsi dalla rete internet.

    Dopo questa Mail, e non ricevendo risposta, segnalai il mal funzionamento a Linea Amica (contact center) della pubblica amministrazione, e loro stessi ricevendo risposta solo dal Ministero della Salute con giustificazione che la pagina di riferimento è in fase di aggiornamento (Faccio notare che la pagina non funziona più dal 2008-10, con errore 404.html) e di richiedere il tutto tramite un loro indirizzo diretto, che anch’esso risulta bloccato.


    Risposta ottenuta

    Gentile Cliente, con riferimento alla richiesta x1xxxxxx-xxxxxxxx da Lei inoltrata a Linea Amica, Le comunichiamo quanto segue. In seguito alla reiterazione della sua richiesta non possiamo che ribadire quanto già indicato nella precedente email:-L’Ufficio relazioni con il pubblico del Ministero della salute, da noi contattato in merito alle sue rimostranze, ci ha comunicato che il sito web è in fase di ristrutturazione e che via via tutte le informazioni, ricercabili attraverso il motore di ricerca, stanno transitando sul nuovo.
    Il completamento dell’operazione richiederà ancora qualche tempo; tuttavia in caso di urgenza è possibile rivolgersi direttamente a loro utilizzando le modalità indicate alla pagina internet: www.salute.gov.it/portale/p5_0.jsp?lingua=italiano&id=30. Verranno così fornite le necessarie informazioni sulla reindicizzazione delle pagine d’interesse.

    Cordiali saluti


    L’art. 490 c.p. punisce chiunque, in tutto o in parte, distrugga, sopprima od occulti un atto pubblico o una scrittura privata veri, ovvero non materialmente né ideologicamente falsi. La distruzione consiste nella materiale eliminazione del documento (come nel caso di bruciare un testamento olografo), a differenza della soppressione che consiste nella eliminazione del documento in maniera diversa dalla materiale distruzione, ad esempio, mediante eliminazione della sottoscrizione.
    Con il termine occultamento si intende il nascondimento del documento o il fatto di impedire la lettura mediante una sovrapposizione.
    Il dolo deve abbracciare anche la consapevolezza, in capo all’agente, di eliminare un documento utilizzabile a fini giuridicamente rilevanti e, nell’ipotesi di soppressione di una scrittura privata, anche il fine di avvantaggiare sé o altri o di arrecare un danno a terze persone.

    Vista la direttiva 2003/4/ CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2003, concernente l’accesso del pubblico all’informazione ambientale, che abroga la direttiva 90/313/CEE del Consiglio;

    Visto il decreto legislativo del 24 febbraio 1997, n. 39, recante attuazione della direttiva 90/313/CEE, concernente la libertà di accesso alle informazioni in materia di ambiente;

    Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, recante norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e successive modifiche.

    Pertanto mi costituisco parte civile nel novero dell’ipotesi di risarcibilità del danno organico così come definito dall’Art. 18 della L. 349/1986 ed eventuali presenti e future patologie derivanti da tale contaminazione batterica compreso inquinamento in riferimento all’Art. 36c.2 della legge 104/1992



    Ringraziamenti


    Dopo aver passato innumerevoli ore davanti al computer, mi appresto ora a consegnare alla stampa questo libro” GRATUITAMENTE”. consentendo la libera diffusione dei presenti articoli da parte di chiunque, a mezzo stampa e/o su supporto elettronico (CD-ROM o INTERNET), purchè non a scopo di lucro o di profitto.
    Mi accorgo che per queste pagine, pure se scritte esclusivamente di mio pugno, devo il contributo ad innumerevoli persone che con le loro ricerche hanno permesso questa divulgazione.

    A tutte queste il mio “grazie”.
     
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