Esercizio base utile per ogni disturbo: miopia, presbiopia, ipermetropia, astigmatismo

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    IL BLINKING
    Il blinking è lo sbattere le palpebre. Abbiamo visto che l'occhio è rivestito esternamente da una sottile membrana protettiva trasparente, la congiuntiva, attaccata alle palpebre.
    La congiuntiva viene costantemente umidilicata dalle lacrime. Non sto parlando delle lacrime abbondanti che sgorgano dagli occhi quando piangiamo ma di una continua, moderata emissione di liquido che ha una funzione importantissima. infatti serve a lubrificare, rendendolo agevole, lo scorrimento delle palpebre sulla congiuntiva e a "lavare" quest'ultima.
    Come tutti possiamo notare la polvere si deposita continuamente su ogni cosa, crea uno strato opaco resistente al passaggio della luce. Per una buona vista è fondamentale che la congiuntiva resti trasparente, pulita, inumidita.
    Lo sbattimento delle palpebre serve proprio a questo scopo.
    Appena un corpuscolo entra nell'occhio proviamo un forte fastidio, sbattiamo fortemente le palpebre e iniziamo a lacrimare, ciò serve a cercare di rimuovere il corpuscolo, a farlo uscire dall'occhio.
    Quando siamo rilassati le palpebre si chiudono spontaneamente e frequentemente, Ma quando siamo troppo concentrati su qualcosa spesso "dimentichiamo" di sbattere le palpebre. L'immobilizzazione delle palpebre è legata strettamente alla più generale immobilizzazione degli occhi.
    Coloro che soffrono di disturbi visivi, che hanno gli occhi troppo tesi, immobili, contratti, hanno spesso anche le palpebre immobili e contratte e ciò danneggia ulteriormente gli occhi.
    Quelle sensazioni di secchezza, di infiammazione, offuscamento degli occhi sono dovute a un'insufficiente lubrificazione della congiuntiva dovuta all'immobilismo delle palpebre.
    Occorre allora imparare a riacquistare le abitudini corrette:
    sbattere frequentemente le palpebre
    Mediamente compiamo un ammiccamento ogni 5 secondi, ammiccare molto più frequentemente può essere segno di nervosismo o di tic nervosi, ammiccare molto più raramente e segno di una fissità nociva all'occhio.

    L'esercizio

    L'esercizio del blinking si compie facendo una decina di battute di palpebre veloci, aspettando qualche secondo a occhi chiusi, battendo dieci volte le palpebre, restando ad occhi chiusi, e così via per alcuni minuti alternando battute e riposo Ciò servirà a interrompere al momento quella fissità in atto e ad abituarsi col tempo a battere le palpebre con una frequenza naturale.

    Quando fare il blinking

    Anche per questo esercizio, ogni momento è buono. Vale la pena all’inizio di farlo qualche minuto ogni ora perché ciò vi restituirà in breve tempo l'abitudine a un ritmo regolare di battute durante tutta la giornata. Inoltre vi aiuterà a rendervi conto sempre di più di quando e quanto state immobilizzando i vostri occhi È fondamentale farlo spesso durante l'esecuzione di lavori minuziosi che richiedono di restare concentrati su particolari minuti. per esempio se leggete uno stampato a caratteri molto fitti. se fate l’orologiaio o il disegnatore tecnico o qualunque lavoro manuale di precisione.

    Il blinking accentuato

    Esiste un altro esercizio. simile al blinking, da fare quando volete esercitare un massaggio oculare più energico o quando gli occhi vi prudono.
    Non è mai bene grattare gli occhi. stropicciarli tormentarli con le dita o le nocche.

    L'esercizio

    Se sentite il bisogno di stropicciarvi gli occhi ricorrete a questo esercizio e chiudete gli occhi stringendo al massimo le palpebre, più forte che potete, rilasciate i muscoli, riposate, dopo qualche secondo ripetete. Verrà coinvolta tutta la muscolatura facciale, non solo i muscoli delle palpebre, ma anche quelli della zona intorno agli occhi, della bocca, della fronte, delle guance.
    Il prurito passerà e avrete esercitato un proficuo autornassaggio della zona circostante.
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    IL PALMING

    Il palming è un esercizio che mira a rilassare gli occhi.
    Abbiamo detto che le maggiori cause di disturbi oculari sono la tensione, la contrazione. lo sforzo.
    Una situazione generale di tensione intellettuale comporta sovraffaticamento oculare e viceversa.
    Il palming si inserisce in questo circuito chiuso cercando di introdurre il rilassamento.
    Ovviamente agisce sia a livello fisico sia a livello psichico. Nessuna persona lanciata in un iper-sforzo intellettuale si sognerà mai di interromperlo per rilassarsi un attimo. Farlo è già un gesto di consapevolezza. E già rendersi conto che cosi facendo ci si autodanneggia. accettare una breve interruzione per continuare in condizioni migliori è già occuparsi attivamente del proprio benessere. e già interrompere quella corsa folle che porta ad agire contro la propria natura e la propria salute.
    É già un segno concreto della volontà di guarire.

    L'esercizio

    L'esercizio in sé è molto semplice.
    Si tratta di coprirsi gli occhi con le palme delle mani La posizione più comoda è da seduti.
    appoggiando i gomiti tavolo, le palme delle mani agli zigomi e le dita alla fronte. Questo perché gli occhi non vanno compressi, schiacciati o stropicciati durante il palming, vanno solo coperti, per evitare il passaggio della luce. Anche il contatto con le mani è benefico. Le nostre mani vanno sempre spontaneamente dove c'è dolore o danno. Con esse copriamo una ferita, ci comprimiamo una parte dolente, ci massaggiamo un punto doloroso.
    Non entrerò qui nei particolari della benefica azione delle mani apposte sulle zone malate.
    Lo scopo del palming è quello di rilassare gli occhi, tenerli lontani per alcuni attimi dalle stimolazioni delle onde luminose e dallo sforzo dell'atto visivo. Creare il buio.
    Una persona che non ha disturbi visivi vedrà facilmente buio con questo esercizio. Un buio uniforme, nero, omogeneo.
    Al contrario coloro che soffrono di qualche difficoltà visiva vedranno un buio punteggiato di luci, attraversato da strisce biancastre, macchie grigie o colorate.
    Questo ci dice che l'occhio non è rilassato. Sta ancora vivendo il processo visivo ed è incapace di "staccare".
    Per favorire il rilassamento e ottenere un buio uniforme è utile usare l'immaginazione. Immaginate scene rilassanti, possono essere ricordi gradevoli o fantasie rassicuranti. Tutto è concesso purché sia distensivo. E ricordatevi: se immaginate o richiamate alla mente una scena passata seguitela: non fissatevi su un quadro statico. un'immagine immobile, un particolare unico, lasciate scorrere la vostra immaginazione e con essa il vostro occhio intemo' sulle immagini. lasciatela vagare qua e là, passare da un particolare all’altro.
    Dopo alcuni minuti. il tempo richiesto dipende dallo stato di tensione del vostro occhio. il buio si farà più omogeneo, più compatto.
    Quando riaprirete gli occhi, fatelo piano piano, vi accorgerete che la vostra vista è leggermente migliorata e rimarrà tale per qualche tempo. Ripetendo frequentemente l'esercizio ne riprodurrete i vantaggi.

    Quando fare il palming?

    Più spesso possibile. Ogni occasione è buona. È comunque
    d'obbligo quando sentite gli occhi stanchi e affaticati, quando
    avvertite la tensione oculare, quando gli occhi divengono doloranti.
    È bene farlo di tanto in tanto mentre leggete, mentre scrivete,
    o se siete in qualunque modo tenuti a guardare per lungo tempo
    a distanza ravvicinata.

    Per quali disturbi è utile
    Il palming è l'esercizio base utile per ogni disturbo: miopia, presbiopia, ipermetropia, astigmatismo ecc.
    Quanto deve durare

    Può durare quanto volete, non c'è limite massimo. ed è meglio qualche minuto che nulla. Una durata media potrebbe essere di una decina di minuti e ripetuto più volte al giorno.
    Ma credo che ognuno debba trovare il suo ritmo naturale, ci sarà chi preferisce fare 2-3 minuti di palming ogni pagina letta o chi preferirà prendersi una mezz'ora o un'ora a fine lavoro.

    Il palming mentale

    Se in particolari circostanze sentite gli occhi affaticati e non potete proprio mettervi nella posizione indicata per l'esercizio potrete ricorrere come sostitutivo al cosiddetto "palming mentale". Chiudete cioè semplicemente gli occhi e lasciate correre l'immaginazione su scene distensive, massaggiatevi leggermente la zona intorno agli occhi, zigomi, sopracciglia, tempie.
    Il palming a mani incrociate esercita anche, con la lieve pressione delle mani, un'azione rilassante sui muscoli circostanti mentre quello mentale ovviamente no: in questo caso potrete ottenere l'effetto rilassante con lievi massaggi nella zona periorbitale. Il palming mentale non è cosi efficace come l'esercizio completo, ma anche qui, in caso di necessità, meglio qualche minuto di questo che nulla.
    Inoltre consiglio l'assunzione di integratori alimentari di mirtilene, luteina, ferro rosso, carotene, vit .E, da utilizzare a periodi alterni.

    Bioterapeuta Contattologo Iridologo Ottico
    Renato Ventura
     
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  2. Phlebotomy Certification
     
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1 replies since 3/2/2009, 10:18   4316 views
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