depressioni e ansie

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    COME INDENTIFICARE L'ANSIA

    Esistono segnali psichici e fisici che danno la possibilità per poter comprendere quando si sta andando incontro ad un sintomo ansioso.
    I primi segnali sono a livello psichico con: nervosismo, facile irritabilità, eccessiva preoccupazione, insonnia (come insonnia si intende anche svegliarsi durante la notte senza un valido motivo), sensazione che qualunque cosa tu faccia sia troppo difficile, fastidio nei luoghi affollati.
    Mentre i sintomi fisici sono: palpitazioni e sintomi di tachicardia, vertigini senso di nausea, eccessiva sudorazione, contratture muscolari soprattutto a carico cranico mandibolare respiro accelerato e tremori.


    DEPRESSIONI SUBCLINICHE


    Le patologie sub-cliniche sono forme molto più frequenti delle depressioni vere e proprie, si presentano meno intense ma molto più persistenti.
    Si presentano in forme attenuate, sfumate, con oscillazione dell'umore appena percettibili e spesso vengono confuse con la normale stanchezza.
    Non sono ancora classificate come vere depressioni e sono definite come stati di: distimia, ipertimia e ciclotimia.

    DISTIMIA: è classificata come una forma attenuata della depressione.
    I disturbi spesso iniziano verso i dodici anni, la percezione della vita è di colore grigio, sono soggetti sensibili, insicuri, con tendenza alla timidezza ed al pessimismo, spesso repressi.
    Il loro stato provoca una tensione psichica con conseguente squilibrio neurovegetativo.
    In questi pazienti spesso si riscontrano disturbi digestivi, difficoltà respiratorie, morbo di Crohn, stitichezza, ipertensione.

    IPERTIMIA: spesso di questa patologia ne soffrono quelle persone che nella vita non si fermano un attimo, son sempre di corsa.
    Generalmente sono sempre in cerca di nuovi stimoli emozionali, poco importa che siano emozioni positive oppure negative, l'importante per esse è che ci sia un'emozione. Sono sempre pieni di idee, fiduciosi nelle loro capacità, arroganti ed estroversi.
    Spesso accade, però, che intorno ai 45- 60 anni cadono in uno stato depressivo con reazioni anche violente e non accettano con facilità un eventuale stato di malattia.

    CICLOTIMIA: i soggetti ciclotimici si presentano con un umore variabile, instabili nei rapporti sociali come il lavoro oppure nella vita affettiva, qualsiasi cosa iniziano, anche se con grande entusiasmo, non riescono mai a portarlo a termine.
    La donna ciclotimia, soprattutto in menopausa, tende ad avere problemi depressivi con scompensi neuro.ormonali, soffre spesso di labilità di umore, da un eccesso gioioso ad uno stato apatico, da una iperattività ad uno stato di passività.

    LE DEPRESSIONI STAGIONALI

    Le depressioni stagionali si manifestano durante la stagione invernale; i sintomi tipici sono stanchezza, tristezza, aumento del bisogno di dormire, mancanza di energie. Si tratta di una condizione legata alla diminuzione delle ore di luce diurna e ai periodi prolungati di oscurità tipici della stagione fredda e colpisce circa il 2% della popolazione europea, con un'incidenza nelle donne superiore di quattro volte rispetto agli uomini. La causa precisa di questa patologia non è conosciuta, ma si ritiene che sia connessa a uno squilibrio biochimico di alcuni ormoni (melatonina e serotonina) a livello cerebrale. Tutti i sintomi regrediscono rapidamente con l'arrivo della primavera e sono comunque generalmente più lievi di quelli che colpiscono i malati di depressione clinica; in ogni caso, quando la situazione incide sulle proprie capacità di svolgere efficacemente i compiti quotidiani, è opportuno consultare un medico. Il trattamento delle depressioni stagionali prevede solitamente un ciclo di fototerapia, un trattamento farmacologico o una combinazione di entrambi. La fototerapia consiste generalmente nell'esposizione per mezz'ora al giorno alla luce di lampade apposite; lo scopo della fototerapia è quello di riequilibrare i livelli di melatonina nell'organismo.

    le categorie più esposte alla depressione sono le donne soprattutto con una prole a carico, e chi svolge lavori di ufficio e i giovani .

    in italia si stimano circa 3 milioni di soggetti in fase depressiva .
    le cause principali che scatenano questa sindrome nelle donne sono la responsabilità della famiglia, mancanza di un vero rapporto affettivo, problemi socio-culturali, post-partum, ciclo mestruale, gravidanza, aborto, violenze di vario genere sia fisiche che psicologiche, discriminazione.

    questa sindrome sembrerebbe che ora sia in aumento anche nell' uomo causata spesso da una competitività lavorativa, crisi della mascolinità, bassa autostima, mentre nel mondo adolescenziale un una fase delicatissima come quella della crescita psicofisica si riscontrano casi come bullismo, perdita di identità, scatti di violenza pianti improvvisi senza un valido motivo.

    la causa di questo spesso deriva da un involontario abbandono da parte dei genitori che hanno eccessivi impegni di lavoro; problemi nell'ambito scolastico, creando così una mancanza affettiva e fisica.

    nei soggetti depressi le funzioni vitali (corpo e mente) sono molto rallentate, differentemente dal soggetto ansioso che le funzioni vengono accellerate.
    c'è una differenza tra il soggetto depresso e quello ansioso.
    il depresso si sente distaccato dal mondo che lo circonda, tende a non provare nessun piace ne affetto,tende ad una solitudine, un pensiero fisso al suicidio.
    il depresso è rivolto sempre al passato ricordando esclusivamente solo i ricordi spiacevoli, la paura di affrontare le cose, pessimismo.

    un sintomo che spesso non manca mai nel depresso ansioso è una continua stanchezza, cefalee costanti, disturbi digestivi continui, manie, insonnia ( come insonnia si intende anche svegliarsi in piena notte senza un apparente valido motivo), tachicardia improvvisa, senso di oppressione toracica.

    l'ansia domina il depresso è la patologia centrale della nevrosi, ed è presente nelle depressioni psicotiche.

    in alcuni casi di ansia e depressione nevrotica si sente il bisogno di mangiare esageratamente tutto quello che trova come alimento dolce anche senza aver appetito cadendo in una fase bulimica.
    spesso tutto questo viene accompagnato da preoccupazioni e tensioni nervose, difficoltà di respirazione, fastidio in posti affollati, oppure piccoli spazi come gli ascensori e/o spazi estremamente aperti, tremori.

    Bioterapeuta Contattologo Iridologo Ottico
    Ventura Renato

    Edited by Centro Benessere Kundalini - 1/2/2012, 20:25
     
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0 replies since 21/2/2009, 09:54   610 views
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