DIZIONARIO MEDICO (H-P)

TERMINOLOGIA SCIENTIFICA

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    Hansen: v. Lebbra

    Hashimoto: tiroidine di H.: v. Gozzo

    helicobacter pylori: (H.P.) bacillo a forma elicoidale, isolato nello stomaco di pazienti con ulcera gastrica; rientra negli agenti che normalmente la causano. ( v.ulcera peptica).


    herpes zoster:v. Varicella.


    herpes simplex: infezione virale acuta, contagiosa, caratterizzata dall’eruzione di gruppi di vescicole cutanee, localizzate sovente ai bordi delle labbra, delle narici o sui genitali, spesso accompagnata da febbre. Il virus ama annidarsi nelle radici nervose sensitive dei nervi, dove può rimanere silente a lungo e attivarsi durante un periodo di deficit immunitario dell’organismo ospite, (traumi, febbre, stress, esposizione solare), presentando la sua virulenza con la modalità prima detta. La terapia, pur non eliminando il virus, temporaneamente, con applicazioni locali e farmaci opportuni, allevia il notevole fastidio e il disagio estetico.


    HIV: v. Aids.


    Hodgkin: v. Morbo di H.


    Holter: elettrocardiogramma dinamico. Tecnica di registrazione continuata, dell’elettrocardiogramma: viene indossato un piccolo apparecchio che registra ogni variazione elettrica del cuore (aritmie o fibrillazioni, ecc.), durante lo svolgimento abituale delle attività della vita quotidiana e dopo 24 ore, i dati vengono letti e valutati dallo specialista


    ictus (o apoplessia): sindrome cerebrale acuta che può determinare morte o deficit permanenti, causata da rottura di un vaso, emorragia cerebrale o da ostruzione di un vaso e conseguente necrosi del tessuto (infarto cerebrale) per mancata ossigenazione. L’ipertensione arteriosa, il diabete, le cardiopatie, il fumo e l’alimentazione ricca di grassi, l’obesità, i precedenti tia, sono i fattori che aumentano il rischio di questa patologia.


    idrocefalo: aumento patologico di liquido cefalorachidiano nelle cavità cerebrali dovuto ad un’ostruzione, congenita o acquisita, delle sue vie di drenaggio (idrocefalo occluso), ovvero da iperproduzione o da ipoassorbimento (idrocefalocomunicante). Nella vita prenatale, l’ipertensione provocata dall’aumento del volume del liquido, danneggia sia l’encefalo sia la teca cranica che ingrandisce, sollecitata dalla pressione. Solo l’intervento chirurgico riduce le conseguenze di questa grave patologia che esita sovente in ritardo psicomotorio, spasticità e demenza.


    idrocele: versamento patologico, a livello del testicolo, di liquido sieroso, espressione secondaria, anche di altre malattie (tubercolosi, tumori, sifilide): pertanto è considerato un sintomo. Può essere un’anomalia congenita associata spesso all’ernia inguinale. La terapia può aggredire farmacologicamente la malattia causante o, presentare risoluzione chirurgica, se la patologia è congenita.


    idrofobia: v. Morso di cane


    impetigine: infezione cutanea streptococcica o stafilococcica che colpisce soprattutto i bambini, caratterizzata dalla presenza di vescicole pustolose che aprendosi liberano un secreto purulento. La terapia si avvale di soluzioni antisettiche e antibiotiche ma soprattutto sono importanti le norme igieniche per evitare il contagio.


    impotenza: l’i. È l’incapacità di avviare, sostenere e concludere con soddisfazione un rapporto sessuale. E’ una patologiamolto frequente che può avere varie cause che devono essere esaminate, per evitare lo stato di insoddisfazione e di depressione che può alterare la vita dell’individuo. Va affrontata e studiata per formulare una diagnosi esatta e per poter utilizzare lo strumento terapeutico più appropriato per avere una riabilitazione completa. Dopo un’anamnesi ed un esame obbiettivo sono necessarie analisi cliniche (glicemia e dosaggi ormonali) cui seguiranno eventuali terapie ormonali, eventuali terapie chirurgiche e soprattutto psicoterapia cognitiva e comportamentale. Questa patologia è di pertinenza specialistica.


    incontinenza: riduzione parziale o totale della possibilità di contrarsi, delle fibre muscolari degli sfinteri, ovvero delle strutture deputate alla chiusura ed apertura dell’orifizio anale e vescicale. Possono essere dovute a disturbi del sistema nervoso centrale e periferico, a malformazioni anatomiche ad azione di farmaci e all’età (cedimento delle strutture).


    infarto: mancata ossigenazione di un distretto: pertanto si può parlare di infarto cerebrale, polmonare, cardiaco, gastrico e renale.


    infarto cardiaco: necrosi, ovvero morte, del tessuto di un’area più o meno estesa del cuore, provocata dall’ostruzione delle arterie coronarie o di un loro ramo collaterale. Le arterie coronarie sono i vasi che, portando il sangue al muscolo cardiaco e vascolarizzando tutto l’organo, gli permettono di “lavorare” ininterrottamente. Fattori di rischio sono i disturbi della coagulazione, l’aterosclerosi, l’ipertensione arteriosa, il diabete, l’ipercolesterolemia ed il fumo di sigaretta. La gravità del caso impone un’accurata terapia specialistica.


    infarto cerebrale: mancata ossigenazione, e quindi necrosi ovvero morte, di un’area cerebrale causata dall’interruzione superiore a tre minuti, della vascolarizzazione, da parte di un vaso che si è occluso per trombosi o per embolia.


    infiammazione: le infiammazioni in generale, sono reazioni di difesa dei tessuti: presentano dolorabilità, calore, arrossamento e gonfiore; da ciò ne deriva una funzione lesa nella sua normalità.


    influenza: malattia infettiva, contagiosa, epidemica, dovuta ad un virus continuamente in modificazione. L’immunità acquisita è limitata. Si manifesta con rinite, cefalea, disturbi gastroenterici. Il quadro clinico ha gravità variabile secondo la virulenza del ceppo.


    insonnia: e’ un disturbo che interferisce sulla durata e sul benessere ristoratore che dovrebbe conferire il riposo morfeico (morfeo è il dio del sonno) donando efficienza all’organismo. L’i. Può essere provocata da cause transitorie quali stress, eccessiva stanchezza, forti emozioni, fuso orario, dolori, uso di droghe, abuso di alcool e cattive abitudini alimentari. Se è persistente nel tempo, un’indagine accurata potrebbe evidenziare una depressione o altri disturbi psichici. La durata del sonno è soggettiva. A disturbare il sonno possono intervenire l’apnea notturna, il russamento e le mioclonie (contrazioni muscolari involontarie). Eliminando in prima istanza sostanze eccitanti (caffè) ed alcoliche e seguendo una dieta opportuna, si può, in seguito, iniziare una terapia con farmaci specifici dopo aver inquadrato il tipo di i. E sotto controllo medico.


    insufficienza cardiaca: incapacità del cuore a mantenere un ritmo costante, sufficiente alle necessità dell’organismo. Normalmente è riscontrata in fase di accertamenti ambulatoriali, pertanto prevede un’accurata terapia e controlli approfonditi.


    interferone: glicoproteina solubile di origine naturale, che si somministra a scopo terapeutico come “farmaco”
    immunoregolatore, antivirale ed antitumorale. Esistono vari tipi di i. Destinati a terapie specifiche neoplastiche.


    internet: v. Dipendenza da i.


    interruzione di gravidanza: o aborto: viene definita tale l’interruzione della gravidanza prima del 180° giorno di amenorrea.
    L’aborto può essere spontaneo o provocato: spontaneo, se causato da malformazioni degli organi dell’apparato genitale, da malattie infettive o da alterazioni ormonali; provocato, quando viene praticato su richiesta motivata dell’interessata e in struttura ospedaliera, entro i 90 giorni di gestazione secondo le condizioni di legge. L’aborto terapeutico è ammesso dalla legge, dopo i 90 giorni, quando la prosecuzione della gravidanza comporta rischi tali da consigliarlo.


    ipercolesterolemia: e’ l’eccesso di colesterolo nel sangue (oltre 200mg.), proveniente in parte dalla dieta ed in parte dai tessuti che ne operano la sintesi come il fegato ed il surrene. Nel sangue circola sotto forma di hdl e ldl: l’hdl ha la funzione di smuovere il colesterolo stesso, ldl invece favorisce il deposito di colesterolo e quindi facilita la formazione delle placche ateromasiche e quindi dell’aterosclerosi.


    iperglicemia: v. Diabete mellito


    ipermetropia: difetto della vista per cui i raggi della luce che giungono all’occhio sono messi a fuoco dietro la retina, ne consegue che si ha una migliore visione da lontano che da vicino. Attualmente si può correggere con la chirurgia laser.


    iperprolattinemia: aumentata concentrazione dell’ormone prolattina nel sangue. Concentrazioni molto elevate portano infertilità e amenorrea; concentrazioni meno elevate sono spesso dovute a associate a stress, ovaio policistico, assunzione di narcotici ed antidepressivi, ma anche a adenoma benigno dell’ipofisi o ad ipotiroidismo. La terapia farmacologia prevede farmaci altamente specifici.


    ipertensione: aumento della pressione del sangue arterioso determinata da numerosi fattori. Esistono forme legate a predisposizione ereditaria o a diminuita capacità del rene ad eliminare sodio, altre sensibili allo stress o a patologie di ghiandole endocrine. Da non sottovalutare diete ricche di liquirizia, che in forma di caramelle o polveri sono assunte abitualmente in grande quantità. La terapia, sotto controllo, deve essere instaurata quando è stata accertata una reale condizione di ipertensione. Insieme al sodio (nel sale da cucina), si devono eliminare caffè, fumo ed alcolici, mentre sport e vita tranquilla, riducono i fattori di rischio. E’ consigliato controllo periodico.


    ipertiroidismo: malattia causata da eccessiva attività della tiroide, e quindi ad eccessiva produzione di ormone tiroideo da parte della ghiandola che si può presentare ipertrofica, con noduli singoli (m. Di plummer) o diffusi (m. Di basedow). Possono condurre a questa condizione morbosa anche tiroiditi, neoformazioni ipofisarie e farmaci dimagranti a contenuto ormonale. I sintomi dell’ipertiroidismo sono legati all’aumento dei processi metabolici ed al conseguente dimagrimento, alla presenza o meno di gozzo, all’esoftalmo, alla presenza di tachicardia, di ipertensione, di tremori, nervosismo ed insonnia. In questi soggetti rimane costante la presenza di mani calde e sudate, frequenti evacuazioni ed anemorrea. La specificità del caso rimanda la terapia e qualsiasi altro trattamento, all’endocrinologo.


    ipertricosi: presenza in eccesso di peli, soprattutto nella donna, sulle superfici cutanee ascellari, pubiche e degli arti, a carattere famigliare, più evidente nelle donne brune. Assume significato patologico nell’irsutismo.


    ipertrofia prostatica: aumento di volume della prostata per la presenza di un adenoma di varie dimensioni (può anche ostruire il canale uretrale), in conseguenza del quale si manifestano i tipici sintomi: urinare spesso (pollachiuria), emissione delle urine ritardata e getto deviato per la stenosi provocata dall’adenoma sull’uretra. Infezioni urinarie possono originare dalla ritenzione in vescica, di urina, provocando bruciori durante la minzione (stranguria). Con l’aggravarsi della patologia si giunge all’incontinenza urinaria essendo compromesse altre strutture. La diagnosi si basa anche sull’esplorazione rettale, essendo la prostata in rapporto con il retto, e su altri esami mirati (psa). La terapia farmacologica dà ottimi risultati quanto prima è instaurata, unita al monitoraggio della patologia mediante periodiche visite di controllo, soprattutto per differenziare l’ ipertrofia dal tumore della prostata.


    ipoacusia:indebolimento di vario grado dell’udito di uno o di entrambe le orecchie. Si distinguono in congenite ed acquisite. Possono dipendere, come la sordità, da alterazioni a carico di tutte le strutture deputate alla trasmissione dei suoni o all’interpretazione di questi a livello dei centri nervosi. Fattori causali, possono essere particolari farmaci assunti in gravidanza e infezioni prenatali virali (es. Rosolia), o postnatali (complicanze di parotite e morbillo). Forme transitorie possono accompagnare il decorso di malattie esantematiche e vascolari. Vedi sordità.


    ipocondriaco: soggetto affetto costantemente da ansietà patologica circa il proprio stato di salute, con numerosi sintomi non attribuibili a nessuna patologia; rappresenta l’aspetto di una nevrosi nella quale l’ansia è legata all’insicurezza.


    ipoglicemia: diminuita concentrazione di glucosio nel sangue, che può indurre irrequietezza, ipotermia, stato confusionale e raggiungere il coma (ipoglicemico). La causa può essere secondaria ad una malattia metabolica ma può anche dipendere da un errore nel dosaggio di insulina: somministrare immediatamente zucchero e chiamare competenti centri specializzati al trattamento.


    ipospadia: malformazione congenita di varia estensione dovuta alla mancata saldatura della parte inferiore del pene (fessurato per tutta la lunghezza), che costringe l’uretra ad aprirsi in un area compresa tra la radice del pene ed il glande, pertanto si possono presentare casi di ipospadia scrotale e peniena, secondo il punto di sbocco dell’uretra. Il trattamento è chirurgico.


    ipotensione: per i. S’intende quella condizione caratterizzata da valori della pressione inferiori alla norma, come conseguenza di altre patologie (cardiache, renali, denutrizione) o semplicemente di natura costituzionale. I sintomi si manifestano con una persistente stanchezza, sporadiche vertigini, scotomi. Dal punto di vista terapeutico non esiste cura risolutiva, ma è possibile instaurare terapie specifiche con buon successo, per alleviare i disturbi che ne conseguono.


    ipotermia: abbassamento della temperatura corporea, per esposizione al freddo. Può essere clinicamente indotto per ridurre sia il fabbisogno di ossigeno, sia il metabolismo: si applica quando necessita, in chirurgia.


    ipotiroidismo: l’i. È una condizione clinica determinata da carenza di ormoni tiroidei con conseguente rallentamento dei processi metabolici, che coinvolge tutti gli organi e gli apparati; se insorge dalla nascita dà origine al “cretinismo”, se si manifesta nell’adulto dà il quadro del “mixedema”. Il deficit di ormone tiroideo può essere causato da tiroiditi, malattie degenerative, difetti enzimatici congeniti o da lesioni ipofisarie. I sintomi si evidenziano con turbe digestive, mestruali, pelle secca, edemi, alopecia, mialgie, alterazioni cardiache. Al “cretinismo” si aggiungono turbe sull’accrescimento, oggi seguito da istituti specializzati. La terapia si basa fondamentalmente su assunzione di ormoni compensatori.


    iridologia: tecnica diagnostica applicata da studiosi che nell’iride, mappato come un corpo, individuano alterazioni o fragilità organiche, provvedendo con terapie alternative, quando possibile, al ripristino.


    irsutismo: eccessiva presenza di peli nella donna, con localizzazione di tipo maschile. Si differenzia dalla semplice ipertricosi, che generalmente è su base congenita e/o etnica. In alcuni casi, l’irsutismo può dipendere da ovaio policistico, da disturbi del surrene e da altri disordini ormonali, e da farmaci. E’ una patologia che necessita l’esame dell’endocrinologo, per individuarne le cause e instaurare una terapia di successo.


    ischemia: deficit di apporto di sangue ad un determinato distretto, che crea uno stato di sofferenza nei tessuti e che, secondo la durata, può comprometterne la funzionalità. Lo stato di sofferenza, protratto, produce una necrosi ovvero la morte delle cellule di quel distretto (per esempio nell’infarto). Le crisi ischemiche a livello cardiaco e cerebrale risultano le più gravi.


    isterectomia: asportazione dell’utero.


    ittero: colorazione giallastra della cute, delle mucose e delle sclere, dovuta ad un aumento nel sangue della bilirubina, provocata da una patologia epatica virale o ostruttiva. Può essere, nel neonato, fisiologico e di breve durata.


    ittiosi: malattie cutanee genetiche, caratterizzate da secchezza, rugosità e desquamazione della cute, causate da ipertrofia dello strato corneo, dovuto a difetti nella genesi della cheratina. La terapia si avvale di prodotti emollienti e cheratolitici.


    labbro leporino: malformazione congenita, durante lo sviluppo embrionale, di vario grado: da una piccola incisura del labbro superiore, si può passare alla mancata saldatura delle ossa palatine (palatoschisi) con associate altre deformazioni a carico delle arcate dentali. Non solo per un fattore estetico, ma soprattutto per problemi sia legati alla funzionalità degli organi interessati sia per una corretta articolazione della parola, è d’obbligo un precoce intervento correttore.


    labirintite: processo infiammatorio acuto o cronico a carico dell’orecchio interno (labirinto). Le forme acute che solitamente guariscono in breve tempo senza lasciare esiti invalidanti si manifestano con turbe dell’equilibrio, vertigini, vomito e nistagmo. Le forme croniche presentano sintomatologia analoga ma possono lasciare dei deficit, uditivi e dell’equilibrio, permanenti. Terapia adeguata legata ad osservazioni strettamente specialistiche.


    laringectomia: asportazione totale o parziale della laringe, organo della fonazione, effettuata per liberare l’organo o le corde vocali in esso contenute, da patologie proliferative. I pazienti laringectomizzati devono essere “ rieducati” per poterriprodurre i suoni anche aiutati dalla tecnologia fonica.


    laringite: e’ un’infiammazione della laringe generalmente di origine virale o batterica, ma può anche essere provocata dal fumo, da gas tossici, da umidità e da polvere. Si manifesta con raucedine, tosse secca e edema della mucosa. La terapia è legata alla sintomatologia che se perdura nel tempo esige accurata indagine diagnostica.

    laser: apparecchio in grado di convogliare una grande quantità di energia sotto forma di raggio luminoso.


    lebbra: o morbo di hansen. Malattia infettiva esclusivamente umana ad evoluzione lenta trasmessa prevalentemente per contagio diretto. Endemica in asia, africa e america centro meridionale.


    leishmaniosi: malattie causate da protozoi del genere leishmania. Si presentano con sintomi molto vari secondo l’agente che le ha provocate: la l. Cutanea è caratterizzata da lesioni ulcerose sulla pelle. La l. Cutaneo-mucosa (bottone d’oriente) interessa le mucose della bocca, del naso. La l. Viscerale (kala-azar) è caratterizzata da accessi febbrili irregolari, diarrea, diminuzione di peso, anemia, epatosplenomegalia, linfoadenopatie e altissima mortalità se non farmacologicamente trattata. Le l. Vengono trasmesse all’uomo mediante la puntura di insetti (pappataci) infettati. Questo insetto vettore è presente nelle regioni intertropicali e temperate ma nel nostro continente le l. Interessano i roditori e i cani. La diagnosi richiede esami sierologici ed ematologici. La terapia si basa su farmaci specifici.


    leptospirosi: colpisce l’uomo per via cutanea attraverso lesioni, o per via mucosa. La l. È sostenuta da spirochete le cui leptospire, presenti molto spesso nelle urine dei topi (morso di topo) e di altri animali, si localizzano nei reni, nel fegato, nei muscoli, dove si riproducono. Anche il cane può essere un importante serbatoio di infezione (non il gatto). Le leptospire, al di fuori dell’ospite, sopravvivono in ambienti umidi ma sono inattivate dal sole, dal calore, e dall’assenza di umidità. E’ difficile la diagnosi perché può simulare un’influenza od un’epatite con evidente ittero o presentare altri quadri clinici. Solo un’analisi specifica del sangue, può mettere in evidenza le leptospire. E’ un’infezione curabile: la terapia è soprattutto sintomatica e deve essere seguita da un reparto di malattie infettive.


    LES: v. lupus eritematoso sistemico


    leucemie: nelle leucemie sono comprese quelle malattie degli organi emopoietici caratterizzate da proliferazione e sviluppo disordinato di elementi figurati del sangue e del midollo osseo. Si classificano in base al tipo di cellule coinvolte e alla rapidità del loro sviluppo, in acute e croniche.


    leucorrea: secrezione vaginale che nella normalità coincide con l’ovulazione, la gravidanza e la menopausa. Se troppo abbondante o colorata è indice di un processo infiammatorio.


    linfodrenaggio: massaggio anticellulitico, antiedema (combatte la stasi) che si esercita principalmente sulla circolazione linfatica. Può essere manuale o coadiuvato da macchine.


    linfoma: o linfadenoma, neoplasia che aggredisce i linfonodi: sono, infatti, evidenti tumefazioni dei distretti linfonodali con possibili metastasi agli altri linfonodi e agli organi vicini.


    lipoma: neoformazione benigna costituita da tessuto adiposo. Se l’accrescimento non interferisce con la normale funzionalità degli organi, passano inosservati; se cutanei, possono creare problemi estetici.


    litiasi: v. Calcolo


    logopedista: tecnico che interviene sulle patologie del linguaggio e della comunicazione verbale instaurando una terapia fonologica per concludersi con la riabilitazione ed il reinserimento, per quanto possibile, del soggetto che era stato colpito in questa funzione.


    logorrea: flusso eccessivo di parole, talvolta sconnesse, tipico di alcune malattie mentali, o indotte, sotto stimolo di sostanze tossiche, quali l’alcol, le droghe e certi farmaci.


    lombalgie: dolore localizzato a livello delle vertebre lombari, spesso dovuto a contrattura muscolare, in seguito a ripetute sollecitazioni o all’assunzione di posizioni anomale o ad altre osteomiopatie della regione lombare. La terapia si avvale di farmaci antidolorifici, miorilassanti e antinfiammatori ma anche della fisioterapia, marconiterapia ed altri rimedi alternativi.


    lordosi: curvature fisiologiche, quindi naturali, a concavità posteriore, a livello delle vertebre cervicali e a livello delle lombari che se accentuate, entrano nella patologia.


    lue: v. Sifilide


    lupus eritematoso sistemico: (LES) patologia cronica, caratterizzata da papule rosse ricoperte di scaglie con esiti cicatriziali, da artralgie, artrite, manifestazioni neurologiche con forme di gravità variabile, di origine sconosciuta, ma certamente con una componente autoimmune.


    lussazione: spostamento dei capi ossei di un’articolazione dalla normale posizione che consente il movimento ad una posizione in cui è totalmente impedito. Può essere congenita o traumatica: talvolta è necessario un bendaggio adeguato o un ripristino chirurgico.mal da immersione: o malattia dei cassoni, per ricordare i palombari. Comunemente definita embolia gassosa.


    mal di testa: v. Emicrania


    mal di mare – d’auto: v. Chinetosi


    mal di montagna: patologia da carenza di ossigeno dovuta al suo minor contenuto nell’aria inspirata che causa, in determinati individui che raggiungono elevate altitudini disturbi vasomotori: epistassi, cefalee, sudorazioni, svenimenti, giramenti di testa e vomito. La terapia consiste nella discesa a quote inferiori.


    malaria: la m. È una malattia infettiva febbrile causata da protozoi (plasmodium) e trasmessa da zanzare (anopheles). I sintomi e la gravità della malattia sono molto variabili e dipendono dal plasmodio responsabile; la forma più grave è la malaria da p. Falciparum: è presente febbre, brividi, emicrania, dolori muscolari, incostante l’ittero. Caratteristica degli episodi febbrili è quella di ripetersi a vari intervalli. Il rischio di contrarre la malaria dipende dalle precauzioni dell’uomo e dalle condizioni igienico-ambientali del paese; se contratta, la gravità della malattia è in relazione, alla resistenza del plasmodio alla clorochina, al chinino o ad altri antimalarici, ma soprattutto alla precocità della diagnosi e del trattamento.
    Per coloro che dovessero intraprendere un viaggio a rischio, è vivamente consigliata, l’indicazione da parte dello specialista in igiene e profilassi, sul tipo di chemioprofilassi da iniziare prima della partenza e continuare dopo il rientro, secondo le indicazioni del farmaco anti-malarico assunto (è necessaria comunque, una consulenza medica per valutare le controindicazioni e gli effetti indesiderati di questi farmaci).


    malattia da morso di pidocchi: i pidocchi possono veicolare le rickettsie pro-wazeki, presenti nel loro intestino e con il morso provocare il tifo esantematico. Dopo un’incuba- zione di 5-10 giorni si ha un esordio improvviso con febbre, vomito, esantema diffuso: occorre fare un’immediata diagnosi ed instaurare una rapida quanto opportuna terapia. La lotta agli insetti e buone condizioni igieniche riducono la possibilità di epidemie. malattia da morso di pulce: questa malattia è provocata dal morso delle pulci che infestano topi infettati da rickettsie mooseri. Sono presenti i sintomi della malattia da morso di pidocchi. Si instaura analoga terapia e si raccomandano buone condizioni igieniche.


    malattia da morso di zecca: o” febbre bottonosa”: è data dalla rickettsia conori, l’ospite vettore è una zecca, serbatoio è il cane che presenta un‘infezione latente. In questo caso l’esantema è dato da papule rosse che di-ventano viola. La caratteristica di questa pericolosa ed ormai diffusa malattia, è la “macchia nera” (bottone), piccola crosta circolare nella sede di puntura della zecca; diagnosticata rapidamente e con tempestiva terapia, prevede un decorso benigno.


    malattia di dupuytren: disturbo che coinvolge la mano impedendo l’estensione delle dita che progressivamente si flettono. E’ dovuta alla retrazione dell’aponeurosi pal-mare,ovvero del complesso di tendini e lamine fi-brose che dal polso si portano verso le dita, attra-versando il palmo della mano. Sono percentual-mente colpiti più gli uomini. Microtraumi ripetuti non sono i soli responsabili. La terapia, è solo chirurgica.


    malattia reumatica: o reumatismo articolare acuto. Malattia infiam-matoria provocata dallo streptococco beta-emo-litico, che coinvolge le articolazioni, i vasi, il sistema nervoso e il cuore. Sono presenti febbre e dolore migrante, la cute presenta noduli rossastri: questi sintomi, con le analisi, confermano la malattia. Farmaco elettivo è la penicillina.


    mania / stato maniacale: caratteristica di tutti gli stati maniacali è l'umore esaltato accompagnato da euforia, spesso con tematiche megalomaniche di varia intensità, accelerazione del pensiero, attività motoria esagerata, spesso non finalizzata, affaccendamento, frequenti mutamenti di scopo ed insonnia.
    malattie esantematiche: sono tutte caratterizzate dalla comparsa di eruzioni cutanee, l’esantema. Possono essere di origine virale, come ad esempio il morbillo, la rosolia, la varicella, o batteriche, come la scarlattina.
    marconiterapia: utilizzata in fisioterapia per artropatie, miositi, nevralgie e ripristini di osteoartromiopatie in genere. La parte da trattare viene introdotta in un campo elettromagnetico, che, producendo un rialzo termico può giovare alla patologia.


    massoterapia: tecnica manuale eseguita a livello cutaneo che coinvolge, rilassandoli, i muscoli: si esegue con olii essenziali o creme attivanti la circolazione con sicuro effetto antistress.


    mastectomia: intervento chirurgico che comporta l’asportazione di una parte di mammella (m. Parziale), o di tutta (m. Totale). Oggi questo intervento è sempre più conservativo e la chirurgia plastica ripristina la parte con ormai grande esperienza.


    mastite: infiammazione della ghiandola mammaria a livello dei dotti. Esige diagnosi e cure specialistiche per risolversi rapidamente.


    mastoidite: infiammazione delle cellule mastoidee, piccole cavità all’interno del processo mastoideo dell’osso temporale (dietro all’orecchio) melanomi: neoformazione maligna che si instaura, sovente, su un neo congenito. Quindi bisogna porre attenzione al cambiamento di colore di un neo preesistente qualora questo si circondasse di un alone emor-ragico o sanguinasse spontaneamente. La sua malignità evolutiva si manifesta con metastasi nei linfonodi regionali e con la progressiva diffusione a tutto l’organismo. Non sempre le lesioni di un neo appaiono evidenti, nascondendo la loro malignità. Pertanto già in fase iniziale e dubbia, oggi, la diagnosi può essere confermata da nuove tecniche non invasive che consentono di
    approfondire le indagini con l’esame bioptico. La terapia è di pertinenza della chirurgia oncologica con il supporto di farmaci opportuni.


    melena: emissione di feci nerastre, per la presenza di sangue ossidato, proveniente dal canale digerente (spesso esofago, stomaco, duodeno, ma anche dalla restante parte del tratto gastrointestinale). Non confondere melena, con emissione di feci nere dopo ingestione terapeutica di sali di ferro (terapia marziale), bismuto o di vegetali (spinaci, mirtilli, ecc.).


    meniere: v. Sindrome di.


    meningite: la m. È un’infiammazione di natura infettiva delle meningi: tre membrane protettive che avvolgono tutto l’encefalo e che prendono il nome di dura madre, aracnoide e pia madre. I microrganismi patogeni (batteri, virus, spirochete, funghi, protozoi) possono raggiungere le meningi per via ematica, in seguito a traumi o per processi suppurativi dell’orecchio; l’infezione può progredire rapidamente e richiede l’intervento medico immediato per una diagnosi urgente onde evitare gravi lesioni; può anche essere fulminante. La diagnosi è soprattutto affidata alla puntura lombare.


    (rachicentesi): in questa patologia, il liquor prelevato è precocemente alterato e mostra quadri caratteristici. La terapia deve essere condotta in condizioni di rigoroso isolamento in ambiente specializzato.


    menisco: dispositivi giunzionali interposti tra la parte distale del femore di forma rotondeggiante, e la parte prossimale della tibia, piatta. Per facilitare l’articolazione, tra i due capi ossei sono interposti due formazioni a semicerchio chiamati menischi. Le forti sollecitazioni o i traumi possono lesionarli, fessurarli e frammentarli coinvolgendo i legamenti : il loro stato viene valutato con mezzi diagnostici raffinati tra i quali la risonanza magnetica e l’artroscopia.


    menopausa: cessazione delle mestruazioni, fisiologicamente irreversibile con conseguente perdita della facoltà di procreare per esaurimento funzionale dell’ovaio: segna il climaterio, che dipende normalmente da fattori genetici, nutrizionali, comportamentali. Può essere preceduto da irregolarità mestruali o manifestarsi in modo brusco. Durante questo periodo possono comparire fenomeni vasomotori, come le caldane, sudorazioni notturne o fenomeni neuropsichici come depressione, irritabilità, cefalee, o problemi vescicali, ma anche osteoporosi e cardiopatie. La terapia ormonale sostitutiva è obbligatoria per alcuni soggetti particolarmente sensibili a questo periodo, comunque, ogni singolo caso, deve essere valutato dal ginecologo.


    mesoterapia: consiste nell’esecuzione di numerose microiniezioni di farmaci, nel derma dell’area da trattare; viene consigliata nelle patologie dell’apparato locomotore e per sciogliere ammassi adiposi, praticata in istituti specializzati. Si raccomanda un controllo medico.


    metadone: oppiaceo di sintesi in soluzione da somministrare per via orale, utilizzato nella terapia delle
    tossicodipendenze da oppiacei (eroina); il suo uso può essere “a scalare” o “a mantenimento” secondo somministrazioni giornaliere e a dosaggi programmati. Il suo utilizzo è stato negli ultimi anni integrato dalla buprenorfina (subutex ®).


    metaplasia: trasformazione di un tessuto che può rappresentare la fase iniziale di una neoplasia.
    metereopatia: complesso di malesseri psichici e neurovegetativi provocati da particolari condizioni e cambiamenti metereologici.


    metrorragia: emorragia dell’utero non sempre legata al periodo mestruale, che rivela un’irregolarità ormonale o una particolare patologia dell’utero.


    mezzo di contrasto: (m.d.c.) sostanza radioopaca utilizzata in radiologia per visualizzare l’integrità, la pervietà, la presenza di corpi estranei, la vascolarizzazione, degli organi.


    mialgia: dolore muscolare provocato da molteplici fattori, sia funzionali (affaticamento), sia organico-patologici (miositi, crampi, necrosi).


    micosi: qualsiasi malattia causata da funghi. Per stabilire il tipo di micosi occorre lo specialista dermatologo.


    midriasi: dilatazione della pupilla dovuta all’adattamento alla poca luce o a lesioni nervose; può essere indotta da farmaci a scopo diagnostico.


    minzione: atto fisiologico che libera la vescica, sotto controllo volontario degli sfinteri, del contenuto urinario che, stendendo per pressione le pareti, evoca lo stimolo. La minzione nel neonato non è controllata per immaturità delle strutture nervose che la regolano. L’impossibilità del governo volontario degli sfinteri rientra nelle patologie traumatiche (lesione del midollo spinale) o nelle patologie legate agli organi vicini (vescica, utero, prostata).


    miocardite: processo infiammatorio a carico del muscolo cardiaco. Può essere secondario a malattia reumatica, a tonsilliti e a forme virali. Dai sintomi di febbricola e aritmie si può passare a ipotensione e segni di scompenso cardiaco. La terapia dipende soprattutto dall’individuare l’agente causante ed eliminarne i focolai, sotto stretto controllo medico.


    mioclonie: contrazioni spastiche e involontarie di un muscolo o di un complesso di muscoli; l’effetto motorio esprime una sofferenza nervosa di vario livello.


    miopia: difetto della vista per cui i raggi luminosi provenienti da oggetti distanti cadono su di un piano posto davanti alla retina per poi divergere e raggiungerla, formando un’immagine sfuocata a livello retinico. La miopia ha carattere ereditario, e può associarsi a patologie della retina. Si corregge con lenti divergenti: oggi la correzione è possibile chirurgicamente con elevate percentuali di successo.


    miosi: diminuzione del diametro della pupilla per contrazione del muscolo sfintere dell’iride: fisiologica con luce intensa, può essere provocata da farmaci a scopo terapeutico; è patologica quando è provocata da lesioni neurologiche o da sostanze tossiche come nelle overdose da eroina.


    miosite: infiammazione del tessuto muscolare spesso di natura autoimmune o per un fattore predisponente. E’ spesso scatenata da esposizione al freddo umido, da sforzi muscolari e da affaticamento prolungato. La sintomatologia dolorosa è attenuata da terapie anche cortisoniche.


    mobbing: forma di violenza psicologica che viene esercitata sul posto di lavoro attraverso attacchi da parte dei datori di lavoro e dei colleghi, in modo da creare un disturbo tale, da indurre il soggetto ad andarsene per evitare la sofferenza.


    MOC: mineralometria ossea computerizzata: è una tecnica diagnostica che permette l’accertamento del grado di mineralizzazione delle ossa, e quindi costituisce la metodica principale per la diagnosi di osteoporosi.


    mola vescicolare: neoformazione nell’utero che deriva dallo sviluppo parziale di una cellula uovo. E’ caratterizzata da un anomalia dello sviluppo della placenta in cui i villi coriali si rigonfiano per la presenza di liquido, assumendo l’aspetto di moltissime vescicole. Questa patologia può essere anche associata ad anomalie cromosomiche o ad anomalie dello spermatozoo o della cellula uovo. Fatta la diagnosi, il forte rischio di emorragie impone la revisione chirurgica della cavità uterina.


    mongolismo: v. Sindrome di Down


    mononucleosi: malattia infettiva causata dal virus epstein-barr della famiglia degli herpes virus detta anche “malattia del bacio” in quanto il contagio avviene di solito tramite la saliva. Dopo un periodo d’incubazione di 30-50 giorni, la sintomatologia (può essere del tutto asintomatica) è caratterizzata da malessere generale, febbre e soprattutto ingrossamento dei linfonodi cervicali, occipitali, sottomascellari, ascellari e inguinali (linfoadenomegalia), ingrossamento del fegato e della milza (epatosplenomegalia). E’ possibile la comparsa di un’esantema scarlattiforme. La diagnosi si basa su analisi specifiche. Non esiste terapia specifica è consigliato riposo, antipiretici e analgesici per evitare complicazioni.



    morbillo: È una malattia infettiva esantematica di origine virale, altamente contagiosa, che colpisce i bambini tra gli 1 e i 6 anni, tra la primavera e l’autunno. Non presenta sintomi gravi, ma provoca principalmente un’eruzione cutanea simile a quella della rosolia e della scarlattina. Inizia con sintomi simili a quelli di un raffreddore con leggera febbre che diventa sempre più alta. Dopo 4 giorni all’interno della bocca compaiono puntini bianchi seguiti da un’eruzione cutanea caratterizzata da piccoli punti rosso vivo dietro le orecchie e sul viso e poi su tutto il corpo.dopo 7 giorni l’esantema scompare e rimane la tipica desquamazione della pelle. Le complicazioni sono molto rare se la malattia è diagnostica
    dopo un’accurata osservazione clinica. La terapia è sintomatica.


    morbo celiaco: v. Celiachia


    morbo di Basedow: o gozzo tossico diffuso. E’ una forma di ipertiroidismo che costituisce una delle malattie endocrine più diffuse dopo il diabete. Esiste una predisposizione familiare; il fattore immunitario è una delle cause che scatena, nel soggetto, una reazione anticorpale contro la propria tiroide e gli ormoni che produce. Per i sintomi e la terapia v. Ipertiroidismo.


    morbo di Crohn: v. Crohn


    morbo di Cushing: v. Cushing


    morbo di Hansen: v. Lebbra


    morbo di Hodgkin: il linfoma di hodgkin è una patologia che colpisce i linfonodi; ha una possibile origine virale e può colpire in tutte le età. Gli organi che vengono interessati, oltre ai linfonodi, sono il fegato, la cute, il cervello, le ossa e i polmoni. I sintomi sono dati da febbre, sudorazione notturna, calo ponderale e prurito. L’indagine diagnostica si effettua mediante esami di laboratorio, radiografie e anche biopsie per valutare lo stadio e formulare una diagnosi. La terapia si basa sul trapianto di midollo osseo, su radioterapia e chemioterapia. Quanto più rapidamente si fa la diagnosi, tanto migliore è la terapia e la prognosi.


    morbo di Parkinson: malattia neurologica di origine ignota, caratterizzata da degenerazione di strutture del sistema nervoso e da perdita della dopamina (neurotrasmettitore). L’evoluzione della malattia, pur variando grandemente da soggetto a soggetto, induce tremore (non sempre), rigidità, lentezza dei movimenti volontari facendo assumere al soggetto facies inespressiva e sguardo fisso; l’andatura è a piccoli passi, la scrittura da minuta diventa illeggibile, nei casi più gravi scialorrea e decadimento intellettivo. L’unico rimedio, per ora, è l’assunzione di farmaci simili alla dopamina, che correggono i sintomi ma non arrestano il progressivo aggravamento naturale. La patologia esige un controllo medico accurato. I farmaci neurolettici producono una sindrome simile ma che cessa con la loro sospensione.


    morbo di Paget: o osteite deformante. Patologia degenerativa cronica delle ossa, di origine sconosciuta, caratterizzata dalla riduzione della massa ossea dovuta ad una acquisita porosità e mancata precipitazione di sali che rendono l’osso più fragile e flessibile e dalla formazione di tessuto osseo anomalo, causata dalla scarsa calcificazione. Possono essere colpite quasi tutte le ossa. Si manifesta con dolore alle ossa interessate e durante la flessione delle stesse con conseguenti frequenti fratture. La terapia consiste in farmaci antinfiammatori, antidolorifici, ma soprattutto è necessario l’apporto di calcio, calcitonina, fosforo e vitamina d calciofissatrice.


    morso di cane: con il morso, il cane può trasmettere all’uomo molte malattie, ma la più pericolosa è la rabbia o idrofobia, il cui virus si trova nella saliva dell’animale malato; è una malattia che colpisce il sistema nervoso con sintomi di idrofobia, aerofobia e violenti dolori muscolari con paralisi generalizzata e morte. La terapia consiste nella vaccinoprofilassi che impedirebbe al virus l’aggressione al sistema nervoso. Risulta determinante trattenere in osservazione il cane per confermare o meno la patologia.


    morso di topo: il morso, può causare febbre, provocando linfoadenopatie facilmente suppurabili (come quelle da graffio di gatto). Potrebbe veicolare la leptospirosi presente molto spesso nelle sue urine infette. E’ consigliabile instaurare una terapia solo sotto controllo medico.


    morso di vipera: e’ un evento indubbiamente grave che, quasi sempre non risulta mortale se si tratta di un adulto; gli effetti più gravi, si manifestano dopo alcune ore, e ciò consente di raggiungere un centro specializzato, prima di usare il siero che potrebbe procurare danni maggiori se non usato sotto controllo medico. La fuoriuscita di abbondante sangue, la suzione (se la bocca è integra), l’apposizione di un laccio a monte del morso, il lavaggio continuo della ferita, dovrebbero permettere di raggiungere i soccorsi. Tutto questo rimane difficile se il paziente è un bambino e se il morso è su parti non bloccabili da lacci emostatici.
    mucca pazza: v. Encefalopatia spongiforme bovina


    mucoviscidosi: malattia genetica che colpisce diffusamente le ghiandole esocrine rendendo il secreto denso. La progressione della malattia danneggia il pancreas (insufficienza pancreatica), l’intestino, i polmoni, le ghiandole sudoripare, provocando a questi organi crisi dolorose per malfunzionamento. La terapia cerca di andare contro la viscosità dei secreti.


    mughetto: v. Candidosi


    Narcan ®: nome commerciale del naloxone, farmaco salvavita in caso di overdose da oppiacei (eroina); antagonista degli oppiacei utilizzato endovena e/o intramuscolo in caso di overdose.


    nausea: provocata da uno squilibrio temporaneo del sistema nervoso vegetativo indotto da fattori irritativi o tossici, legati all’assunzione di sostanze alimentari o a malattie dell’apparato digerente, o a particolari condizioni coinvolgenti il movimento (chinetosi). Alla nausea può seguire il vomito.


    nefropatie: insieme di patologie che comprendono la nefrite, di natura infiammatoria; le nefrosi, di natura degenerativa; le nefroangiosclerosi, di natura vascolare. Poiché la funzione renale è quella di filtrare il sangue, riassorbire determinate sostanze ed espellerne delle altre per formare l’urina, le patologie sopradette interferiscono, in maniera diversa, su questi processi o sulle strutture che li permettono.


    nei o nevi: malformazioni cutanee, congenite od acquisite, spesso scure per la presenza di melanina, stabili e circoscritte, che si devono tenere sotto controllo, per vederne eventuali variazioni, ed in seguito esaminare la maturità, l’immaturità e l’evoluzione degli elementi che le compongono, e per seguirne l’eventuale cambiamento di colore o l’aumento di volume.


    neoplasia:qualsiasi neoformazione o tumore, a struttura anomala, in cui la moltiplicazione cellulare è incontrollata e progressiva; di natura benigna o maligna, è di competenza oncologica. Centri altamente specializzati studiano la possibilità di intervenire per eliminarla chirurgicamente o trattarla con metodi chemioterapici.


    neuropatie: stato di sofferenza di una o più fibre nervose. Nel primo caso, la n. Può essere di natura traumatica, da contusione o da schiacciamento. Si manifesta con disturbi motori, anestesia nei territori innervati, paralisi. Dopo accertamenti clinici la terapia si basa su riposo, antinfiammatori. Nel secondo caso, c’è la sofferenza simultanea di molti nervi o spinali o cranici che può essere dovuta o a cause infettive o metaboliche o tossiche da farmaci e da alcol (negli etilisti cronici). Una delle più frequenti è la neuropatia diabetica la cui terapia consiste nel riequilibrio del tasso glicemico.


    nevralgie: forte dolore causato dall’irritazione improvvisa di uno o più nervi sensitivi scatenato da fattori non definiti ed incostanti. La terapia è mirata ad alleviare soprattutto il dolore con antidolorifici e antinfiammatori; alcuni casi possono essere trattati chirurgicamente.


    nevriti: infiammazione di un nervo, dovuto a trauma, compressione o a cause metaboliche, tossiche, infettive. La sintomatologia è dolorosa e spesso inabilitante; la terapia basata su antinfiammatori, è sostenuta anche dal cortisone e dall’apporto di vitamine neurotrofiche del gruppo b.


    nevrosi: psicopatologia causata da conflitti irrisolti, la cui natura è rappresentata da uno stato psichico, senza distorsione dalla realtà e senza perdita della personalità. Le forme più comuni sono le sindromi ansiosa, fobica, ossessiva, isterica, che si possono associare a quadri depressivi. La terapia si basa sugli ansiolitici.
    nistagmo: rapidi movimenti involontari del globo oculare.


    nodulo: formazione circoscritta di consistenza dura che si evidenzia a livello cutaneo o del parenchima di organi. Se esaminato istologicamente, rivela la natura di molte patologie o le esclude.


    obesita’: condizione data dall’aumento di peso in conseguenza ad accumulo eccessivo di grasso corporeo. La più comune forma di obesità, è determinata da uno squilibrio tra introduzione calorica e consumo energetico, in questo caso la terapia deve riguardare la dieta accompagnata da attività fisica. Solo negli adulti, se necessario, possono essere somministrati farmaci. Forme di obesità secondarie derivano da lesioni ipotalamiche, da ipotiroidismo, da policistosi ovarica, da diabete mellito, da assunzione di farmaci (antidepressivi e cortisonici). La terapia è legata alle cause che devono essere tenute sotto controllo specialistico.


    omeopatia: terapia basata sulla somministrazione di minime dosi di farmaci.


    onicomicosi: v. Tigna.


    orchite: processo infiammatorio del testicolo caratterizzato da aumento di volume dell’organo e dolore localizzato, può avere origini batteriche o virali (come da parotite) e nei soggetti adulti può provocare sterilità. Determinata la causa, la terapia si basa sulla somministrazione di farmaci specifici che devono essere prescritti dallo specialista e deve essere quanto prima instaurata per evitare evoluzioni purulente ed interventi chirurgici.


    orecchioni: v. Parotite


    organi di senso: il mondo esterno entra in noi, e pertanto viene conosciuto, attraverso gli organi di senso che sono: la vista, l’udito, l’olfatto, il gusto e il tatto.


    orticaria: dermatosi caratterizzata dall’improvvisa comparsa di ponfi pruriginosi, provocati da fattori scatenanti allergici o tossici per il soggetto. La terapia consiste nell’eliminazione dei fattori che l’hanno provocata e nella somministrazione di farmaci sintomatici (antistaminici e cortisonici sotto prescrizione).


    orzaiolo: infiammazione acuta, dolorosa del bulbo pilifero delle ciglia o suppurazione di una ghiandola sebacea interna o esterna. Estremamente fastidioso e doloroso, necessita di una terapia inizialmente con applicazioni locali, spesso seguita da una piccola incisione chirurgica per risolvere definitivamente il caso.


    ossiuriasi: infezione intestinale provocata dall’enterobius vermicularis, od ossiuro. Il contagio avviene, facilmente nei bambini, per ingestione di uova provenienti da oggetti contaminati: i vermi che ne derivano si sviluppano nell’intestino, solo le femmine, nella notte migrano sino al canale anale e vi depongono le uova, per poi finire il loro ciclo vitale. Un intenso prurito anale o vulvare, sintomo principale dell’infezione, permette quello che viene definito autocontagio. La diagnosi, confermata da analisi delle feci, permette una terapia mirata che risolve il disturbo in pochi giorni.


    osteoporosi: e’ una malattia caratterizzata dalla riduzione della matrice ossea per cui le ossa diventano più fragili. Alterazioni ormonali, carenze vitaminiche, il periodo menopausale, la senescenza, sono le condizioni che determinano la malattia. Si manifesta con sintomi dolorosi a livello osseo cui seguono microfratture e schiacciamenti e/o fratture dei distretti più sollecitati. Mediante un’indagine radiologica, la moc, si può valutare il grado di questa patologia. La terapia si basa, dopo accertamento diagnostico, sulla somministrazione di calcio e di vitamina d, ma soprattutto dell’ormone calcitonina e sulla somministrazione degli ormoni carenti in menopausa. Un adeguata attività fisica può frenare l’evoluzione della malattia.


    otite: processo infiammatorio acuto o cronico a carico dell’orecchio, caratterizzato da forte dolore. Si distinguono otiti: esterne, medie, interne che per le loro caratteristiche differenziali richiedono indagini e terapie specialistiche. L’o. Può diventare purulenta o catarrale con versamento siero-ematico con presenza di liquido nella tuba di eustachio (canale che comunica con la gola) e determinare sordità temporanea.
    otosclerosi: forma di sclerosi che impedisce la trasmissione delle onde sonore, per indurimento e mancata articolazione degli elementi che la permettono.


    ovaio policistico: e una condizione patologica in cui si trova l’ovaio quando i follicoli oofori sono ingranditi e ripieni di liquido sieroso od ematico. La terapia può essere ormonale e/o chirurgica secondo i casi.


    overdose: dose di stupefacenti eccessiva rispetto alla capacità di assunzione dell'organismo e quindi, spesso, causa di morte. Termine che viene anche usato per indicare lo stato di arresto cardiorespiratorio in cui il soggetto a volte viene a trovarsi dopo iniezione di sostanze. Più genericamente si intende il malore, talvolta letale, derivante dall'assunzione di una sostanza psicoattiva, il cui effetto può derivare non solamente da un iper-dosaggio ma anche dalla tossicità specifica di alcune sostanze "da taglio" contenute nella dose.


    pace-maker: generatore elettronico d’impulsi, che serve a stimolare o a regolare il ritmo cardiaco, quando per un processo patologico, ma spesso solo per usura in età avanzata, la contrazione non è sufficientemente assicurata dal tessuto specifico per la conduzione cardiaca. Si applica sotto pelle, in anestesia locale.


    palatoschisi: malformazione congenita del palato, di gravità differente, che si presenta come una fenditura della parte anteriore del palato duro, associata o meno a labbro leporino. Trattamento chirurgico.


    palpitazioni: consiste nel percepire in modo forte e accelerato le pulsazioni del proprio battito cardiaco. Questo fenomeno raramente è collegato ad una reale cardiopatia; le cause possono essere nervose, emotive, da disturbi digestivi,endocrini o altro.


    pancreatite: sono patologie che possono arrivare al pancreas per via ematica in corso di diverse infezioni; la forma più nota e meglio identificabile è la pancreatite acuta da parotite. Esistono pancreatiti da patologie di organi vicini e da malattie virali.


    pap test: o test di papanicolau. Consiste nel prelievo di secreto vaginale, contenente le cellule dei tessuti vicini, strisciato su un vetrino, fissato e colorato per poterlo leggere al microscopio e giudicare l’integrità dei tessuti da cui provengono. Lo stato delle cellule in esame viene classificato secondo cinque classi di quadri citologici: dalla classe i normale, a quella patologica classe v.


    paralisi: perdita completa della capacità di contrazione e di movimento di un complesso muscolare per lesione delle vie di moto, causata da un deficit corticale o delle vie motrici. La sintomatologia è simile a quella delle paraplegie e la terapia deve essere immediatamente instaurata in sede specialistica, soprattutto dopo averne individuato le cause (vascolari, tossiche, metaboliche).


    paranoia: modalità disturbata del pensiero, contrastante con la realtà, lontana sia dalla logica sia dall’esperienza. Sorge su un substrato di particolari tratti della personalità come la diffidenza, l’orgoglio, il pregiudizio, l’insicurezza. Si manifesta, in genere verso la terza decade, con una forma graduale di psicosi, sotto forma di delirio cronico (ad esempio di persecuzione, di gelosia, di grandezza, erotomane), ma lucido e intimamente coerente, non allucinatorio e non accompagnato da alterazioni delle restanti funzioni psichiche.


    paraplegia: immobilità completa degli arti inferiori, può essere di origine centrale, per una lesione all’encefalo o al midollo spinale, o periferica per lesione alle radici dei nervi spinali. Si può presentare associata a ipertono muscolare o con diminuzione dello stesso con perdita dei riflessi.


    parassitosi: qualunque malattia caratterizzata da infestazione di parassiti.


    paresi e emiparesi: la patologia coinvolge una parte o una metà laterale del corpo con un rallentamento (debolezza) della motilità volontaria. Si differenziano dalla paralisi in quanto queste sono caratterizzate dalla perdita completa della funzione.


    parestesia: disturbo della sensibilità caratterizzato da alterazioni della percezione degli stimoli; la sintomatologia si manifesta con formicolii, crampi, punture di spillo e torpore. Può dipendere sia da un processo irritativo o dalla lesione di un nervo periferico, sia da cause da stabilire secondo il caso. Terapia adeguata soprattutto alla durata del disturbo.


    parotite o orecchioni: la p. È una malattia infettiva virale acuta, molto contagiosa, causata da un virus della famiglia dei paramyxovirus. Colpisce generalmente i bambini o gli adolescenti, ma non è rara negli adulti che non l’hanno contratta precedentemente. Conferisce immunità permanente. Dopo un’incubazione dai 5 ai 30 giorni la p. Colpisce le ghiandole parotidi provocando un’ingrossamento doloroso accompagnato da febbre, tosse, cefalea e vomito, sintomi non costantemente presenti. La terapia, sotto controllo specialistico, è sintomatica e si basa su antipiretici e analgesici. Le complicazioni, come in tutte le malattie esantematiche, possono essere gravi specie se la p. Colpisce nell’adulto il pancreas o i testicoli.

    pediculosi: infestazioni da pidocchi, che si manifesta con intenso prurito. A livello del capo i pidocchi depongono le uova (lendini), che si sviluppano, infestando il corpo. A livello dei genitali, i pidocchi tipici dell’area sono detti piattole. L’infestazione avviene per contatto. La terapia a base di polveri e soluzioni a base di zolfo, mercurio e da piretro, deve essere protratta per almeno dieci giorni dopo l’accurata rasatura delle parti infestate. V. Malattia da morso di pidocchio.


    pedofilia: tendenza comportamentale sessuale deviante psichica e fisica caratterizzata da attrazione erotica verso i bambini.


    periartrite: infiammazione che coinvolge i tessuti che circondano un’articolazione. Se trascurata, può, a livello articolare, formare delle aderenze fibrose che calcificando, possono portare il blocco o l’impedimento al movimento. La terapia, per ricuperare la mobilità, è basata su antinfiammatori e su farmaci di nuova generazione; trova un validissimo sostegno nella fisioterapia.


    pericardite: processo infiammatorio, acuto o cronico, a carico del pericardio (la membrana sierosa che avvolge il cuore), dovuto a molteplici cause spesso di natura infettiva o irritativa. (malattia reumatica, tubercolosi, malattie virali, polmonite). La sintomatologia consiste nel dolore retrosternale, febbre, tosse, dispnea e sovente il singhiozzo. L’evoluzione della malattia, richiede l’instaurarsi di una rapida terapia.


    peritonite: processo infiammatorio, acuto o cronico, di solito di origine batterica, che interessa il peritoneo (la membrana sierosa che riveste i visceri e le pareti della cavità pelvica e addominale); le cause possono essere legate ad un’infezione batterica, o alla perforazione di qualche organo. La sintomatologia presenta febbre elevata, sete dolore e gonfiore addominale, vomito, ipotensione. Per quanto il quadro clinico sia evidente, la diagnosi, confermata da esami radiologici e ecografici, permette allo specialista, di orientarsi verso una terapia o medica o chirurgica.


    pertosse: malattia causata da batteri bordetella pertussis, parapertussis e bronchiseptica; si può contrarre più volte perché non esiste immunità crociata verso questi tre batteri. Il contagio è diretto, attraverso la saliva e la secrezione nasale. Dopo un’incubazione di 5-15 giorni, segue la fase catarrale, seguita dalla fase della tosse secca con il caratteristico urlo a ”raglio” d’asino. La malattia dopo due settimane dalla fase catarrale e con l’attenuazione della tosse, agevolata dai farmaci, è in via di risoluzione. La profilassi si basa sulla vaccinazione antipertosse.


    peste: e’ una malattia infettiva che viene trasmessa all’uomo attraverso le pulci dei roditori infetti dal batterio ersinia pestis. Le famose pesti storiche oggi sono un ricordo nei quadri e nei romanzi, in quanto l’avvento degli antibiotici ha ridotto il rischio della malattia, che è confinata solo in alcune regioni orientali le cui condizione igieniche sono molto precarie. Clinicamente si manifesta in tre forme: bubbonica, in cui la febbre elevata e un linfonodo ingrossato doloroso ne è la manifestazione; polmonare, dove la febbre, la polmonite e tosse sono i sintomi; setticemia, con diffusioni dei batteri nel sangue i cui sintomi sono febbre elevatissima, emorragie diffuse, diarrea. Se non si interviene subito con antibiotici e sulfamidici ad alte dosi queste tre forme di peste portano in genere rapidamente a morte.


    PET: sigla di positron emission tomography, tomografia a emissione di positroni. E’ un metodo radiologico che ottiene immagini nitide utilizzando radioisotopi ad emissione di positroni. Si usa nello studio del metabolismo neuronale, in cardiologia e in oncologia.


    petecchie: piccola macchia rossa causata da una microemorragia, a livello cutaneo. Possono essere sintomo di particolari disfunzioni.


    piccolo male: v. Epilessia


    piede d’atleta: v. Tigna


    piogeni: microbi che danno luogo ad un’infiammazione a carattere purulento. I più comuni sono gli stafilococchi e gli streptococchi.


    piorrea: patologia infiammatoria progressiva e degenerativa del complesso di tessuti nei quali il dente è ancorato (paradentium), causata da proliferazioni batteriche, presenza di tartaro, turbe metaboliche e/o altri motivi legati a cure dentarie. Sovente è preceduta da una gengivite che, trascurata, si diffonde ai tessuti circostanti creando una sacca purulenta. La terapia consiste nel restituire integrità e igiene alle strutture interessate con antibiotici ed interventi accurati del dentista.


    pirosi gastrica: v. Acidità di stomaco, v. Ulcera.


    pitiriasi o pityriasis versicolor/rosea: micosi che si evidenzia con macchie chiare, rotondeggianti, che compaiono evidenti soprattutto sulle pelli abbronzate: infatti, il miceto impedisce la sintesi della melanina, per cui originano le macchie bianche. Dermatosi di origine sconosciuta che si manifesta con eruzioni eritematose-desquamative, con modesto prurito. Regredisce senza trattamenti.


    pleurite: infiammazione delle pleure (le lamine che avvolgono i polmoni) d’origine virale, batterica, conseguente ad una polmonite, a tbc, e a tumori. Insorge come dolore mono o bilaterale acuto, durante l’inspirazione cui segue un versamento che talvolta riduce il dolore. Secondo l’origine della manifestazione clinica, dopo accertamenti radiologici, si deve instaurare una severa terapia esclusivamente sotto controllo medico.


    pneumoconiosi: qualsiasi malattia cronica polmonare, ad es. Silicosi, asbestosi, secondaria alla prolungata inalazione di notevoli quantità di polveri dannose quali la silice o l’amianto.


    polidipsia: e’ una profonda, intensissima e continua sensazione di sete, per controbilanciare la perdita di liquidi nella poliuria, disturbi, entrambi, causati da una disfunzione dei centri nervosi, regolatori del ricambio idrico (diabete insipido).


    poliomielite: malattia virale acuta da poliovirus hominis; il virus eliminato con le feci, può contaminare l’ambiente resistendo attivo nel tempo, colpendo soprattutto i bambini delle zone non raggiunte dalle campagne di vaccinazioni. Clinicamente è caratterizzata da febbre, faringite, cefalea, vomito, ed in seguito da rigidità nucale e dorsale. Nelle forme più gravi vi è un coinvolgimento del sistema nervoso centrale, con rigidità nucale e talvolta paralisi di gruppi muscolari con retrazione e deformità muscolari permanenti. Nei paesi nei quali è stato usato il vaccino sabin, il virus è scomparso. Bisognerebbe che
    tutto il mondo attuasse la vaccinazione.


    poliposi nasale: e’ una malattia cronica della mucosa nasale infiammata, che si trasforma in tessuto in eccesso; spesso questa patologia è associata a malattie allergiche e/o ad intolleranza farmacologica (penicillina, acido acetilsalicilico). La difficoltà respiratoria che ne deriva, secondo la gravità, può essere trattata chirurgicamente.


    poliuria: perdita abbondante di liquidi. V. Polidipsia.


    pollachiuria: urinare sovente.


    pollinosi: affezione allergica stagionale causata da ipersensibilità in soggetti sensibilizzati a una o più varietà di pollini, durante il periodo della fioritura. Si manifesta con sintomi a carico delle mucose congiuntivali, con lacrimazione, fotofobia e iperemia, e nasali con prurito, ostruzione, secrezione e muco. A questi sintomi si può accompagnare bronchite e asma.
    La terapia si basa su antistaminici e antiallergici ed è mirata soprattutto se si viene a conoscere il tipo di polline scatenante (allergene).


    polmonite: infiammazione del parenchima polmonare causata da agenti inalati patogeni (virus, batteri) o irritativi (acidi, alcali, fumi, pulviscoli). Il quadro clinico inizia con malessere, febbre, brividi, tosse con espettorato. La terapia, sotto stretto controllo medivo, prevede antibiotici, antipiretici ed eventuali altre terapie dopo aver eseguito l’esame dell’espettorato.


    polmonite atipica: o sars : sindrome respiratoria acuta severa. Proveniente dalla cina, oggi, si ritiene provocata da un coronavirus, famiglia di virus, che provocano malattie negli animali; nell’uomo sono responsabili di raffreddori virali e gastroenteriti. Si tratterebbe di un nuovo virus o di una mutazione o/e forse di una associazione tra virus comunque non particolarmente resistenti, e pertanto sensibili ai comuni disinfettanti. I sintomi si manifestano con febbre elevata, difficoltà respiratorie che aumentando, impongono un accurato esame radiologico dei polmoni. In attesa di test che la inquadrino rapidamente, la terapia, per ora, si avvale di farmaci antivitali e cortisonici. L’uso di antibiotici è riservato a sospette
    sovrapposizioni batteriche.


    presbiopia: difetto in età matura della vista, consistente nella difficoltà di vedere distintamente da vicino a causa della diminuita elasticità del cristallino e all’indebolimento del muscolo che regola l’accomodazione.




    prolasso: fuoriuscita di un organo, parziale o totale, dalla propria sede naturale.


    prostata: v. Ipertrofia prostatica


    protesi (sensoriali, ortopediche, dentarie): sostituzione di un organo mancante o parte di esso mediante impianto chirurgico o posizionamento esterno di un”organo” artificiale. Si è indotti a questa sostituzione per cause terapeutiche, funzionali ed estetiche (endoprotesi per il femore, per l’occhio, apparecchio acustico, dentiere, seno ecc.).


    prurito: particolare percezione cutanea che provoca una fastidiosa sensazione di irrequietezza, sedata
    temporaneamente dallo strofinamento; può presentarsi senza causa apparente o motivato da patologie organiche come diabete mellito, nefrite, intossicazioni da farmaci o alimenti, linfomi, dermatiti ma anche da ossiuri, pidocchi, pulci, acari o essere una manifestazione esclusivamente psicogena. In tutti i casi l’indagine deve essere estesa per determinarne le cause. Esistono in commercio farmaci specifici per tutti i casi.


    PSA: antigene prostatico specifico: glicoproteina presente nel sangue, che tende ad aumentare in presenza di malattie della prostata. Il valore di questo antigene è l’elemento necessario, nelle analisi del sangue, per valutare lo stato della prostata (v. Ipertrofia prostatica).


    psicosi: psicopatologia che ha origine prevalentemente somatica in cui vi è una frattura con la realtà, senza
    consapevolezza di malattia, con problematico adattamento sociale.


    psoriasi: manifestazione cutanea non contagiosa, di origine sconosciuta, che si presenta con chiazze irregolari rossogrigiastre, a decorso cronico. La terapia si avvale di emollienti salicilici, di sole e di bagni marini.


    ptosi: abbassamento di un organo in un piano sottostante causato dal rilassamento del tessuto di sostegno o della muscolatura dovuta (es. Rene) a forte dimagrimento o lesione (es. Palpebra) di un nervo o patologie del tessuto muscolare.


    puntato sternale: esame che attraverso l’aspirazione di midollo osseo dello sterno analizza la maturità o l’immaturità, il numero e eventuali anomalie di forma degli elementi che compongono il sangue per eliminare o confermare determinate patologie ematiche (leucemie).


    puntura lombare: o rachicentesi. Al di sotto della iii vertebra lombare si può prelevare liquor dalle strutture interne al canale vertebrale per esaminarlo (v. Meningite)
     
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