DIZIONARIO MEDICO (Q-Z)

TERMINOLOGIA SCIENTIFICA

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    rabbia: o idrofobia: v. Morso di cane


    rachialgie: dolori alla colonna vertebrale.


    rachicentesi: v. Puntura lombare.
    rachide: colonna vertebrale o rachide.


    rachitismo: malattia tipica dei bambini in fase di crescita dovuta alla carenza di vitamina d e di calcio che impedisce una normale ossificazione. Le ossa possono deformarsi rallentando le crescita e l’eruzione dentale. La terapia si basa sulla somministrazione delle sostanze carenti (vitamina d e calcio), una sana alimentazione e soprattutto l’esposizione ai raggi solari. E’ una malattia, oggi rara, per le condizioni socio-economico- culturali delle nostre nazioni.


    radicali liberi: sono molecole o parti di molecole che tendono a legarsi ad altre molecole determinando reazioni chimiche dannose. La loro azione negativa si esplica, soprattutto, sulle membrane cellulari e sulle proteine del nucleo causando un precoce e veloce invecchiamento delle cellule. Ad esempio, il fumo di sigaretta, l’inquinamento e le radiazioni sono fonti di radicali liberi, pertanto si combattono con sostanze antiossidanti quali le vitamine c, e, betacarotene,selenio e i pigmenti colorati delle verdure.


    radicolite: infiammazione delle radici dei nervi spinali, che, costituiti da una radice motoria ed una sensitiva, possono venire lesi in una o entrambe le componenti e creare un deficit motorio e/o sensitivo. L’infiammazione può essere dovuta a compressioni da neoformazioni, ernia del disco, artrosi. Il dolore urente viene controllato da antinfiammatori e antidolorifici, cercando di abbattere la causa scatenante.


    raffreddore: o coriza: infiammazione della mucosa nasale caratterizzata da ipersecrezione mucosa indotta o da malattia da raffreddamento o più frequentemente da quelle virali, batteriche e allergiche. Oltre ai predetti sintomi, il raffreddore comporta lacrimazione, perdita dell’olfatto del gusto, febbre e talvolta vomito e diarrea. La terapia è basata su farmaci antinfiammatori, antipiretici e deve essere mantenuta fino alla risoluzione della patologia che non avviene prima di 5-6 giorni.


    ragadi: causate da perdita di elasticità, le ragadi si formano come ulcerazioni che si affondano nel derma, sovente attorno agli orifizi naturali.


    raschiamento: intervento chirurgico che libera l’utero dalla sua mucosa e/o dal suo contenuto spesso praticato a scopo diagnostico.


    retinopatie: le malattie della retina, la parte nervosa dell’occhio, sono dette retinopatie. Si manifestano con sintomi differenti secondo quale parte della retina viene colpita e secondo quale tipo di malattia l’ha provocata: diabete, fattori tossici, alcolismo, vasculopatie. La terapia, è prettamente di natura specialistica.


    reumatismo: v.malattia reumatica


    riflessologia: plantare e palmare: tecnica orientale di massaggio che considera alcuni punti delle mani e dei piedi, corrispondenti a determinati organi: la dolorabilità di questi punti, induce ad attivarne con il massaggio, la funzione.


    rimozione: meccanismo di difesa attribuito, in psicoanalisi, all’io, per il quale ricordi spiacevoli o ansiogeni, vengono relegati nell’inconscio di un individuo.


    rinite: infiammazione acuta o cronica a carico delle cavità nasali cui segue secrezione mucosa, lacrimazione e cefalea. Può avere origine allergica da pollini, miceti, polveri ed essere associata ad asma o rappresentare la manifestazione di un raffreddore. Terapia adeguata.


    rinorrea: fuoriuscita di secrezione sieromucosa o eventualmente purulenta dalle cavità nasali. La terapia la si deve instaurare sulla causa che l’ha provocata.


    risonanza magnetica: rmn. (risonanza magnetica nucleare): indagine radiologica che permette di evidenziare, con radiazioni non ionizzanti, alterazioni di organi anche di dimensioni estremamente ridotte.


    RMN: v. Risonanza magnetica


    rosolia: malattia virale infettiva, acuta, contagiosa, che conferisce immunità permanente. Il contagio è diretto e l’incubazione dura da 5 a 20 giorni. La sintomatologia è caratterizzata da un esordio febbrile con malessere generale, con possibile risentimento dei linfatici sotto e retromascellari. L’esantema di tipo morbilloso di color rosa pallido inizia al tronco e agli arti. La prognosi è sempre benigna. L’infezione transplacentare del feto nel primo trimestre di gravidanza, può causare la morte del feto o gravi anomalie durante lo sviluppo. Va instaurata e seguita terapia su consiglio medico.


    russamento: rumore prodotto durante il sonno dalla parziale ostruzione delle vie aeree superiori, causata dalla diminuzione del tono dei muscoli circostanti e dalla loro mancata attività dilatatoria. Se l’ostruzione diventa completa, interrompendosi per alcuni secondi la respirazione, si verifica un’apnea (arresto del respiro) notturna. Se le apnee notturne sono ripetute si deve monitorare il paziente durante il sonno ed instaurare una terapia adeguata alla patologia responsabile del problema.


    Rx: esame radiologico


    sali: il calcio (ca) si trova nei latticini, nelle carni, nel pesce, nelle uova, nei cereali e in molti vegetali: contribuisce alla formazione delle ossa e dei denti nella crescita, alla contrazione muscolare e alle funzione nervose cardiache. La carenza comporta tetania e ipereccitabilità. Il ferro, (fe) presente nella carni, nel fegato, nei legumi e nella frutta, contribuisce alla formazione dell’emoglobina e nel metabolismo cellulare. La sua carenza caratterizza alcuni tipi di anemie, la normale crescita infantile, compreso l’apprendimento. Il fosforo, (p) nel pesce, nei cereali, nei legumi, nelle carni e nel latte, contribuisce alla formazione delle ossa e dei denti, nell’accrescimento e al metabolismo cellulare. La sua carenza comporta disordini metabolici a livello delle ossa, dei denti e del sangue. Il magnesio, (mg) presente nelle verdure a foglia verde, nelle noci, nei cereali e nei frutti di mare, interviene nei processi di ossificazione e nella dentizione, nella conduzione nervosa, nei processi enzimatici. La sua carenza porta insonnia e irritabilità e deficit sull’accrescimento. Non meno importanti sono sali di altri elementi come lo iodio, il fluoro, lo zinco, il selenio o altri ancora che rientrano come componenti essenziali delle nostre cellule.


    salmonellosi: malattie infettive causate da batteri (ne esistono vari tipi) del genere salmonella; il contagio avviene attraverso cibi contaminati o mediante oggetti inquinati. Non solo i portatori sani sono fonte di infezione continua, ma anche molte specie di animali quali uccelli, pollame (e relative uova), bovini e suini. La sintomatologia è simile ad una gastroenterite con febbre, dolori addominali, diarrea e vomito, con decorso grave per i neonati. Dopo aver individuato in laboratorio il tipo di salmonella, si deve instaurare e seguire terapia antibiotica specifica.


    salpingite: infiammazione delle tube uterine (organi che sono in rapporto con l’ovaio e con l’utero). E’ caratterizzata da un senso di peso, irregolarità mestruale, leucorrea. Ovaio e utero possono essere coinvolti nella patologia. Dal punto di vista terapeutico, gli antibiotici sono i farmaci specifici, ma il trattamento elettivo lo stabilirà la visita ginecologica.


    salpingografia: radiografia delle tube uterine dopo introduzione di mezzo di contrasto radioopaco per vederne la pervietà o anomalie.


    SARS: v. Polmonite atipica.


    scabbia: malattia della cute (detta anche rogna), contagiosa e parassitaria, causata da un acaro. I sintomi caratteristici sono il prurito notturno e la formazione dei “cunicoli “, gallerie scavate dall’acaro. Il contagio avviene attraverso la biancheria o per contatto diretto. L’acaro si annida negli spazi interdigitali, alle ascelle, al pube, nelle pieghe inguinali dove sono presenti anche vescicole e pustole. La terapia si avvale di farmaci per applicazioni locali, per la disinfestazione della biancheria e di antibiotici per le pustole infette.


    scarlattina: malattia infettiva causata da uno streptococco beta-emolitico. Il contagio avviene attraverso le goccioline di saliva o per contatto di libri, giornalini, indumenti. Dopo una breve incubazione, in cui è presente dolore nel deglutire, insorge l’esantema scarlatto sul volto e sul tronco. Dopo qualche giorno inizia la desquamazione. E’ una malattia che necessita, come tutte le malattie infantili, di una diagnosi certa ed una terapia seguita con particolare cura, per non incorrere in com-plicazioni.


    schizofrenia: forme di psicosi di vario livello, caratterizzate da turbe della personalità, dissociazione e deterioramento mentale, alterazione del pensiero, dell’affettività e del comportamento e nelle forme più gravi, dalle allucinazioni e dai deliri. Anche se è sovente determinata da un insieme di concause, ereditarie, socio-ambientali, psicologiche e biologiche, tuttavia la vera causa rimane sconosciuta. La terapia si avvale di farmaci specifici sostenuta dall’ambiente famigliare o dai sostegni socio-sanitari.
    scialorrea: ipersalivazione nel mal di mare o d’auto, in malattie nervose, (morbo di parkinson), in gravidanza, in disturbi dell’apparato digerente.
    sciatica: infiammazione del nervo sciatico spesso dovuta alla sua compressione, con conseguente dolore intenso all’arto inferiore e precisamente alla parte posteriore esterna della coscia e della gamba. Il n.s. Ha origine da radici nervose che fuoriescono dalla colonna vertebrale a livello lombare (l4-s3) per cui discopatie, ernia del disco e artrosi possono essere le cause scatenanti infiammazione e compressione. Non sono esclusi disturbi del sensorio, formicolii e insensibilità cutanea dell’arto interessato. Dopo indagine radiografica, risonanza magnetica, ecc. È necessaria terapia farmacologica (antidolorifici e miorilassanti) e riabilitazione fisioterapica.


    sclerosi: indurimento (ad esempio di un vaso sanguigno).


    sclerosi a placche: patologia che colpisce la sostanza bianca (fibre) del sistema nervoso centrale mediante una progressiva demielinizzazione; la mielina avvolge le fibre nervose dei nervi periferici che in questa patologia rimangono con placche prive di mielina. E’ una malattia neurologica che può instaurarsi in giovane età. Il quadro clinico, molto vario, acuto, lento e insidioso necessita un accurato continuo controllo in ambiente specialistico.


    scogliosi: incurvatura laterale della colonna vertebrale. Può essere congenita od essere acquisita dopo patologie vertebrali artrosiche o reumatiche. Necessita comunque di riabilitazione. Non sono esclusi ripristini chirurgici.


    scotomi: riduzione o perdita della vista in uno o più punti del campo visivo, nei quali la vista viene a mancare. La gravitàcon cui si possono presentare le varie forme di questa patologia richiedono diagnosi e terapie specialistiche. Un particolare tipo di scotoma, ovvero scintillii luminosi dorati, possono essere il sintomo che anticipa un’emicrania o denuncia uno stato di stanchezza fisica, mentale o metabolica.


    scottature: v. Ustioni


    seborrea: secrezione eccessiva di sebo prodotto dalle ghiandole sebacee che costituisce il sintomo caratteristico della seborrea. Se ne distinguono varie forme che si differenziano per il tipo di secreto: s. Furfurea, grassa ed eczematosa. Soprattutto negli adolescenti diventa un problema estetico che deve essere risolto per non preparare il substrato all’acne.


    sesta malattia: caratterizzata da tre giorni di febbre cui segue l’esantema che dura più o meno un giorno. Diagnosi e terapia devono essere seguite scrupolosamente soprattutto se il paziente è in età scolare, per porre una corretta diagnosi differenziale con le altre malattie infettive.

    setticemia: o sepsi. Infezione del sangue causata da germi patogeni che si sono diffusi, a partenza da un focolaio (otite, aborto trascurato, ferita ,ascesso), a tutto il circolo sanguigno, compromettendo le funzioni di tutti gli organi.


    shock anafilattico: di natura allergica questa patologia è provocata dal contatto dell’organismo con una sostanza verso la quale il soggetto è sensibilizzato. Manifesta in breve tempo una sintomatologia che da pallore e sudorazioni può passare nelle forme più gravi a spasmo della glottide e coma.


    sifilide o lue: malattia infettiva causata dal treponema pallidum, trasmessa per via sessuale o per via transplacentare. Il decorso comprende tre stadi nei quali si distingue: la sifilide primaria in cui dopo un periodo di incubazione asintomatico di poche settimane, la lesione primaria è rappresentata da un’ulcera infettiva e indolore con interessamento dei linfonodi circostanti; la sifilide secondaria, che segue alla primaria, se nel frattempo non è stata instaurata una terapia specifica, in cui alla febbre si uniscono eruzioni cutanee, alopecia, disturbi all’iride, forti dolori alle articolazioni ed alle ossa: in mancanza di cure, questo stadio può durare diversi anni; la sifilide terziaria coinvolge numerosi organi tra cui la cute, le ossa, le articolazioni, il sistema cardiovascolare e il sistema nervoso centrale (tabe dorsale). La terapia si basa sulla
    penicillina che permette una prognosi tanto più favorevole quanto più precoce è il trattamento.


    silicosi: pneumoconiosi secondaria all’inalazione prolungata di polvere contenente silicio, con lesioni fibrotiche in entrambi i polmoni.


    sincope: perdita di coscienza, improvvisa e transitoria, dovuta ad insufficiente apporto di sangue al cervello per deficit cardiocircolatorio.


    sindrome delle apnee notturne: v. Russamento


    sindrome del tunnel carpale: rappresenta lo stato di sofferenza, con urente dolore, del nervo mediano della mano, quando attraversando il tunnel carpale insieme ai tendini flessori, trova difficoltà allo scorrimento, per infiltrazioni fibrose, per patologie reumatiche o per ripetuti microtraumi. Ne consegue un dolore diffuso, parestesie (formicolii) alla mano, deficit sulla prensilità. Di solito i farmaci non hanno molto successo, per cui la risoluzione è di competenza chirurgica.


    sindrome di Down: la sindrome di d. È una condizione congenita dovuta ad un’anomalia cromosomica chiamata anche mongolismo o trisomia 21. E’ dovuta alla presenza di un cromosoma in più nella coppia di cromosomi classificata col numero 21. La s. Di d. È caratterizzata alla nascita da un’insieme di lievi anomalie del cranio, del volto (taglio mongolico degli occhi, bocca aperta dalla quale spesso protrude la lingua) delle orecchie e delle mani (corte e tozze con indice, medio e anulare della stessa lunghezza e il palmo con un’unica piega di flessione), talvolta accompagnata da cardiopatia e malformazioni dell’intestino. Lo sviluppo cognitivo, motorio ed il linguaggio, possono presentare, durante la crescita, un deficit di vario livello. L’insieme di questi deficit, in molti casi, non impedisce l’acquisizione di una buona autonomia e lo
    svolgimento di limitate attività lavorative. I fattori di rischio dimostrati statisticamente per la s. Di d. Sono l’età materna al momento del concepimento e un precedente figlio affetto dalla stessa sindrome, ma potrebbero essere considerati tali anche l’età paterna. Questi casi sono seguiti dalle strutture pubbliche, che con l’aiuto degli assistenti sociali, collaborano allo sviluppo psico-fisico e all’inserimento sociale dei soggetti.
    sindrome di Meniere: condizione patologica legata ai meccanismi che regolano produzione e riassorbimento dei liquidi (linfe) presenti nell’orecchio interno, che provoca ipoacusia, acufeni e vertigini. La sintomatologia, nelle fasi acute è caratterizzata dalla spiacevole sensazione di movimento rotatorio, (vertigini), tachicardia, pallore, sudorazione, nausea e vomito. La terapia è specialistica e richiede l’impiego di farmaci specifici. Il primo rimedio può consistere nel riposo assoluto in ambiente buio e insonorizzato. Evitare ansie e stress.
    singhiozzo: contrazione improvvisa ed involontaria del diaframma causata da una sua irritazione dovuta a cattiva digestione, pericardite, infarto del miocardio, ernia iatale. Ma il singhiozzo comune che capita a tutti è solo dovuto o a stomaco troppo vuoto o troppo pieno.


    sinusite: infiammazione acuta o cronica di uno o più seni paranasali. I seni paranasali sono delle cavità a livello delle ossa mascellari, frontali, etmoidali, sfenoidali (da cui prendono il nome); sono tutte cavità comunicanti con le cavità nasali. Si distinguono forme causate da riniti, da ascessi dentari, da malattie infettive e da fattori allergici. La sintomatologia è caratterizzata da dolore acuto esacerbato dalla pressione, cefalea, abbondante essudato nasale purulento ed ematico.
    Effettuata la diagnosi di pertinenza specialistica, la terapia è quasi sempre medica e basata su antibiotici e
    antinfiammatori; solo in casi particolari si interviene chirurgicamente.


    sistema immunitario: sistema costituito da vari organi che mediante la produzione di anticorpi, produce le difese per il nostro corpo contro microrganismi patogeni o sostanze estranee.


    sonnambulismo: caratterizzato da un’alterazione dello stato di coscienza, compare durante il sonno mantenendo vigili le attività della veglia, parlare, camminare ecc. Nell’incoscienza della realtà circostante. Seguito da amnesia, il s. Si manifesta con una certa frequenza nei bambini e negli adulti assume aspetti psicotici. E’ consigliata la psicoterapia e un’accurata anamnesi famigliare.


    sonno: v. Insonnia


    sonnolenza: stato di torpore tra il sonno e la veglia che può essere l’espressione naturale di stanchezza, la manifestazione dell’effetto di un farmaco, dell’alcol o di una cattiva digestione, ma che può anche mettere in evidenza il sintomo di una patologia grave.


    sordita’: riduzione parziale o totale dell’informazione acustica provocata da lesioni dell’organo dell’udito che, se congenita, comporta un’alterazione o un impedimento alla comunicazione verbale: sovente, il bambino è muto perché è sordo, ovvero non ha imparato ad articolare i suoni perché non uditi. La lesione può essere localizzata a livello dell’orecchio esterno/medio, causata da perforazione del timpano o processi infiammatori della catena degli ossicini, (otite media); qualora venisse interessato l’orecchio interno, la patologia diventa più severa non garantendo, la terapia farmacologica o chirurgica la guarigione. Nella senescenza vi può essere una perdita graduale dell’udito, causata da fattori vascolari, degenerativi, sclerotici, ostruttivi o semplicemente da tappi di cerume che si possono rimuovere. Si può ridurre il disturbo
    usufruendo della terapia protesica. (v. Ipoacusia).


    spasticita’: aumento del tono muscolare con conseguente rigidità dei muscoli e difficoltà del controllo dei movimenti.


    spina bifida: malformazione congenita a carico della colonna vertebrale e del midollo spinale. (le vertebre sono costituite da un corpo più o meno cilindrico unito ad un anello osseo all’interno del quale vi è il midollo spinale: l’insieme di queste formazioni ossee, le une sovrapposte alle altre, forma l’asse di sostegno e gli anelli danno origine al canale midollare che, essendo osseo, protegge il midollo spinale). Nella spina bifida il canale midollare non è chiuso e il midollo spinale è esposto; non sempre la cute nasconde il difetto osseo, ma si può presentare fessurata o presentare solo una fistola. Alle lesioni, così originate, corrisponde una sintomatologia grave, legata al livello del danno.


    spondiloartrosi: patologia artrosica che colpisce la colonna vertebrale, provocando curvature che la allontanano dall’asse verticale (linea spondiloidea) provocando rachialgie.


    starnuto: meccanismo riflesso che favorisce l’espulsione di sostanze irritanti (polveri, acari, pollini, ecc.) Rendendo libere le vie respiratorie; è provocato dalla stimolazione di fibre sensitive.


    stasi: rallentamento della circolazione che può colpire tutti gli organi per vari fattori.


    stato confusionale: condizione psicologica nella quale lo stato di coscienza subisce una parziale alterazione che crea nel soggetto un disorientamento spazio-temporale e cognitivo. Può accompagnare questo stato l’alterazione della memoria, dei sentimenti e del comportamento. La febbre, malattie infettive, disturbi del circolo, intossicazioni da abuso di sostanze, possono dare origine a questo stato che, se non originato da forme degenerative, può risolversi con appropriata terapia.


    steatosi: situazione di criticità clinica del fegato, potenzialmente progressiva (in cirrosi) che equivale all’accumulo di grassi nel medesimo.


    stenosi: restringimento di un orifizio, di un dotto, di un vaso o di un organo cavo, provocato da compressione, processi cicatriziali, cause congenite, interferenza con altri organi, tale da ostacolare il transito delle sostanze che fisiologicamente vi passano. La s. Evidenziata radiologicamente, dopo le manifestazioni di un’alterata funzione di un organo, va rimossa chirurgicamente.


    sterilita’: incapacità alla riproduzione in età feconda, sia nell’uomo sia nella donna . Le cause possono essere dovute a malformazioni congenite, processi infiammatori, tossici, stress e alterazioni ormonali. L’aspetto psicologico gioca un ruolo fondamentale. Fatti gli accertamenti legati all’integrità delle strutture degli organi genitali, dopo un’accurata anamnesi per individuare malattie pregresse, la terapia, per risolvere il caso, è di competenza strettamente specialistica.


    stitichezza o stipsi: difficoltà ad evacuare (emettere feci). E’ spesso causata da cattiva alimentazione, vita sedentaria e stress; può anche manifestarsi nel corso di patologie intestinali. Se non curata, cronicizza. Evitare l’abuso di lassativi e clisteri, assumere una dieta ricca di scorie (crusca, frutta, verdura) e di acqua. E’ importante il movimento.


    strabismo: difetto di convergenza dei due assi visivi. Può dipendere da disturbi dei centri nervosi o da asimmetria della lunghezza dei muscoli estrinseci di uno o di entrambi gli occhi. La terapia correttiva è di pertinenza chirurgica.


    stranguria: bruciori durante la minzione.


    stupefacenti: tutte le sostanze psicotrope, usate a scopo voluttuario e/o autoterapeutico, in grado di provocare stati dispercettivi in chi li assume. Sono classicamente suddivisi in: sedativi o deprimenti il sistema nervoso centrale (morfina, oppiacei, eroina); stimolanti o eccitanti (cocaina, crack); allucinogeni o psichedelici (pastiglie da discoteca ecstasy e simili; “acidi” lsd; cannabinoidi se assunti ad alti dosaggi).


    sudorazione: processo fisiologico di eliminazione, attraverso le ghiandole sudoripare della cute, di acqua e sali. Controllate dal sistema vegetativo, risentono dei fatti emozionali, e pertanto sono indotte ad ipersecernere sotto stress, ansia, emozioni. Esistono patologie (ipertiroidismo) in cui gli ormoni in circolo inducono un’ipersecrezione continua. Il cattivo odore della sudorazione è dato esclusivamente da sovrapposizioni batteriche a livello dei vari distretti dove sono principalmente abbondanti: ascelle, palmo della mano e pianta del piede.


    svenimento: sindrome dovuta ad ipotensione arteriosa e ad instabilità vasomotoria indotta talvolta da emozioni, disturbi corporei, colpi di calore, dolori acuti o fatica. Si manifesta con pallore, sudorazione e disturbi visivi che possono considerarsi sintomi premonitori; a questi segue la perdita di coscienza che si dovrebbe risolvere in breve tempo lasciando il paziente in posizione supina con testa in basso, piedi in alto l’allentando tutti i lacci e le cinture. E’ prudente un
    controllo medico.


    tabagismo: v. Fumo


    tabe dorsale: malattia caratterizzata da degenerazione di fibre nervose, nello stadio terziario della sifilide.


    TAC: tomografia assiale computerizzata. Permette di ricostruire secondo piani successivi, immagini tridimensionali degli organi esaminati, nei quali le variazioni delle densità o le deformità delle loro strutture, rivelano il grado di patologia o confermano la normalità.


    tachicardia: aumento della frequenza dei battiti cardiaci dovuta a cause organiche influenzate anche da fattori esterni quali l’emotività, l’ipertiroidismo, la febbre, l’anemia, ecc. Dopo accurata indagine, per verificarne la causa, la terapia deve essere strettamente specialistica.


    talassemie: gruppo di malattie ereditarie molto diffuse nell’area geografica del bacino del mediterraneo, infatti, la t. Minor, viene chiamata, nella sua forma più lieve, ”anemia mediterranea”. Difetti di carattere genetico determinano la patologia e consistono in alterazioni quantitative dei componenti dell’emoglobina.
    tampone: faringeo, rettale, vaginale: esami che vengono utilizzati per verificare batteri patogeni nelle cavità specifiche.


    Tbc: v. Tubercolosi


    tenesmo: e’ la sensazione dello stimolo di defecare senza, in effetti, averne la necessità. Frequente in patologie che interessano sia il retto sia la parte terminale dall’apparato digerente (coliti, ecc.). Il disturbo necessita di un controllo specialistico.


    teniasi: o verme solitario. Patologia determinata dalla presenza di parassiti nell’apparato digerente, quali la taenia solium e la tenia saginata, sia nell’uomo sia negli animali domestici. La t. Solium, o verme solitario è lungo anche 3 metri, con un’esile testa (lo scolice) provvista di uncini, si attacca alle pareti intestinali; il corpo è formato da molti segmenti (proglottidi) alcuni dei quali, raggiunta la maturità, pieni di uova, si staccano e vengono emessi con le feci. Le uova ingerite dagli animali (ad es. Maiale) danno origine a larve che vanno ad annidarsi nei muscoli dell’animale ospite. Con l’ingestione di carni crude o poco cotte, si completa nell’uomo, il ciclo vitale della tenia che passando da larva a verme adulto, provoca la teniasi con manifestazioni tipiche: crampi addominali, dimagrimento e vomito: molte volte sono
    evidenti nelle feci, segmenti di verme (le proglottidi) che confermano la diagnosi, normalmente controllata in laboratorio. La terapia si basa su antielmintici, che agiscono sugli scolici impedendo loro di attaccarsi alle pareti intestinali, e sulla somministrazione di un purgante salino, per eliminarli.



    tetano: malattia infettiva acuta causata dalla tossina prodotta dal clostridium tetani, che genera spore resistenti all’ambiente soprattutto terroso. Gli erbivori, soprattutto i cavalli, ospitando nel loro intestino questo batterio, eliminano le spore con le feci, infettando l’ambiente. La porta di ingresso nell’uomo, può essere una banale escoriazione non disinfettata (l’acqua ossigenata, a contatto con la ferita, con la sua effervescenza, porta in superficie le impurità che vi sono penetrate). Una volta penetrate nella ferita, le spore producono una potente tossina che inibisce quella parte di sistema nervoso, le sinapsi, bloccando la trasmissione degli impulsi nervosi ed il movimento: infatti, sintomo di tetano, sono le contrazioni muscolari sempre più estese sino a compromettere la respirazione (blocco dei muscoli respiratori).
    Oggi il tetano, nelle nostre regioni, è molto raro essendo obbligatoria la vaccinazione per i bambini e per tutti gli operatori di settori particolarmente esposti al rischio, ma anche per la disponibilità del siero antitetanico, come profilassi passiva. Rimane il rischio nei paesi in via di sviluppo.


    TIA: attacco ischemico transitorio: stato transitorio di sofferenza focalizzata, a livello di una determinata area del sistema nervoso centrale, su base vascolare, che spesso causa un deficit nervoso transitorio, riscontrabile nell’irregolarità dell’esecuzione di qualche funzione. Regressione spontanea; necessitano indagini cliniche per verificarne la causa ed evitare possibili ricadute.tic: movimenti improvvisi, rapidi e stereotipati, che si ripetono ad intervalli irregolari imitano movimenti coordinati determinando azioni gestuali o posture forzate con modalità compulsiva. Genesi organica per alterazione del sistema dopaminergico.


    tifo addominale: malattia infettiva acuta, causata dal bacillo salmonella typhi. Il contagio avviene esclusivamente per via orale: per contatto diretto, con feci o urine del malato o indirettamente attraverso bevande (acqua, latte), o alimenti (frutti di mare, verdure crude), contaminati da materiale infetto in genere di origine fecale; anche mosche, vespe, formiche e scarafaggi possono essere il veicolo di questa malattia. Dopo un’incubazione di 10-12 giorni compare una febbre serale gradualmente in ascesa. Un sintomo costante è la diarrea, la lingua patinosa, le labbra screpolate, ma anche eruzioni cutanee rare ed isolate a livello dell’addome. L’importanza della malattia, impone da parte del medico, un controllo giornaliero dell’evoluzione dei sintomi, per evitare complicazioni e per impiegare la terapia con più rapide probabilità di
    successo. Esistono forme di paratifo a e b simili al tifo, che devono essere prese ugualmente in considerazione dallo specialista per la serietà della patologia, come tutte le forme di salmonellosi.


    tifo esantematico: v. Malattia da morso di pidocchi


    tigna: le t. Sono delle micosi cutanee, che si distinguono anche per la sede di insorgenza: la t. Del pelo, (capitis, del capo o della barba), le t. Delle parti glabre (corporis, cruris, pedis, del corpo, dell’inguine, del piede), e le t. Delle unghie o onicomicosi. Si contraggono per contatto, quasi sempre da animali infetti, cani e gatti, ma anche per promiscuità, nelle palestre dove è facile lo scambio di scarpe (piede d’atleta) o indumenti intimi, nelle docce e piscine dove il caldo umido favorisce l’attecchimento dei miceti. Si manifestano dapprima con chiazze rotondeggianti, eritematose che lasciano man mano integro e chiaro il centro per presentare netti contorni ben delimitati a cerchi semisovrapposti sempre più estesi. A livello del capo, i capelli diventano radi, opachi, pulverulenti, con cattivo odore, e facilmente lasciano chiazze cicatriziali
    prive di capelli: a livello del corpo, non rimangono cicatrici. La t. Pedis, molto comune, si manifesta con desquamazione e macerazione negli spazi interdigitali dei piedi. La terapia, dopo un’accurata, precisa e tempestiva diagnosi, anche per ridurre il forte prurito e l’estendersi della micosi, si avvale di farmaci antimicotici sia per applicazioni locali sia per via orale, sotto stretto controllo specialistico. Non usare mai indumenti o scarpe di estranei.



    tiroidite: infiammazione della tiroide che può presentarsi in varie forme: acuta, subacuta e cronica. Nella t. Acuta il processo infiammatorio di origine batterica, determina tumefazione, disfagia, febbre e dolore nella parte anteriore del collo. Nella forma subacuta, quasi sempre di origine virale, si manifesta aumento della tiroide, dolorabilità alla palpazione con febbre e disfagia. La tiroidite cronica è causata da un processo autoimmune che determina riduzione del parenchima funzionale con conseguente formazione di gozzo; la diagnosi, oltre che dal quadro clinico obiettivo, deriva dall’analisi del sangue che rivela la presenza di anticorpi antitiroide che dimostrando la natura autoimmune della malattia. Non è da trascurare sebbene rara, la tiroidite lignea, caratterizzata da un’infiltrazione fibrosa che rende la tiroide dura e fissa. Come
    tutte le endocrinopatie, la terapia per tutte le tiroiditi è di competenza specialistica.


    tonsillite: infiammazione acuta o cronica delle tonsille (organi linfatici ai lati del palato) che può coinvolgere gran parte della faringe. Dal punto di vista sintomatico, la difficoltà a deglutire, la febbre alta e l’interessamento del distretto linfonodale sottomandibolare, orientano facilmente la diagnosi. La terapia, supportata da precise cure, è quasi sempre conservativa; solo nei casi di tonsille particolarmente infiltrate, è chirurgica.


    torcicollo: contrazione dei muscoli cervicali dovuta a processi infiammatori di natura artrosica o a traumi della colonna vertebrale. Causa forte dolore nella rotazione del collo: si deve provvedere terapeuticamente con antinfiammatori, antidolorifici, miorilassanti e soprattutto vederne le cause determinanti.


    tosse: e’ soprattutto un atto riflesso di difesa caratteristico di un sintomo, la tosse, legato a molte patologie cardiorespiratorie; il colpo di tosse (rapida espirazione forzata) tende ad allontanare secrezioni (catarro) e
    corpi estranei (polvere) dall’albero tracheobronchiale. La terapia normalmente si basa su mucolitici se c’è presenza di catarro; contrariamente la tosse secca, anche di origine nervosa, può essere sedata con farmaci dopo un accurato controllo medico.



    tossicodipendenza: malattia cronica a carattere recidivante dovuta al consumo di sostanze psicotrope (droghe) a scopo voluttuario e/o autoterapeutico. Il fenomeno ha ripercussioni sia sul piano individuale (fisico, psicologico, familiare, relazionale, comportamentale, sociale, economico, lavorativo) sia sociale (fenomeno della criminalità diffusa, dei traffici e dello spaccio di sostanze e di stupefacenti). Sul piano personale porta ad un vero e proprio deterioramento delle capacità fisiche e psichiche dell’individuo con perdita delle funzioni cognitive e di quelle legate alla sfera dell’affettività e della socializzazione. Il fenomeno è vasto e sfaccettato, essendo caratterizzato, specialmente negli ultimi anni, da una serie di manifestazioni meno evidenti ed eclatanti rispetto al passato (es. Nuove droghe, droghe da discoteca, droghe sintetiche).
    Classicamente si caratterizza per essere accompagnata dal fenomeno della crisi di astinenza (v.Stupefacenti).



    tossicosi: condizione patologica determinata da un avvelenamento da gas, da farmaci, da tossine endogene, vegetali o batteriche o da altre sostanze tossiche ovvero velenose.


    tossinfezione: stato infettivo provocato dallo sviluppo di germi che producono sostanze tossiche per
    l’organismo umano.


    toxoplasmosi: e’ una malattia infettiva causata da toxoplasma gondii e trasmessa da animali; è molto frequente, a volte asintomatica; può diventare estremamente pericolosa se contratta in gravidanza soprattutto per il feto in quanto potrebbe provocare lesioni agli occhi e al sistema nervoso o causare l’aborto. La diagnosi si basa su esami di laboratorio specifici che consentono di stabilire se la malattia è stata superata, se è in atto o se è stata contratta di recente. La terapia è a carico esclusivamente del medico che deve seguire il caso. Importante, è la prevenzione evitando consumo di verdure e carni crude contaminate. In presenza di animali domestici farli controllare periodicamente dal veterinario.



    tracheite: infiammazione che colpisce la trachea, estendendosi facilmente alla laringe: provoca abbassamento di voce e ipersecrezione anche mucosa. La terapia si basa su antinfiammatori, mucolitici e copertura antibiotica per proteggersi da eventuali sovrapposizioni batteriche.



    trapianto: trasferimento di un organo, o di una parte, da un corpo donatore ad un alto che lo riceve. Il problema del rigetto, se non esiste compatibilità, viene in parte ridotto ma non escluso, con farmaci particolari: gli immunosoppressori. Esistono autotrapianti di tessuto prelevato dallo stesso corpo in cui viene impiantato, per rimediare a difetti estetici, ad esiti di traumi anche cicatriziali e ad ustioni.



    trasfusione: passaggio di sangue intero o di derivati ematici, direttamente nel circolo sanguigno, dopo aver controllato il gruppo sanguigno, per la compatibilità.



    tremore: lievi, rapidi e ripetuti movimenti oscillatori del corpo o di un arto, dovuti a contrazioni muscolari provocate da cause esterne (freddo), o da forti emozioni (ansia), o da patologie in atto, sia organiche (m. Di parkinson), sia psichiche (t. Isterico).



    tricomoniasi: malattia infettiva diffusa provocata dal protozoo trichomonas vaginalis. Il contagio, che avviene per via sessuale o per contaminazione (asciugamani), è estremamente diffuso. I sintomi sono caratterizzati da perdite vaginali di colore giallo/verdastro accompagnate da prurito e dolore durante la minzione. Può essere contratta anche dall’uomo: provoca prostatite o uretrite. La terapia con farmaci specifici deve essere attuata da entrambi i partners.


    trigliceridi: fanno parte dei componenti organici presenti nel sangue: sono formati da tre catene di grassi legati ad una molecola di glicerolo. Aumentano quando la dieta contiene eccesso di grassi e di carboidrati (zuccheri).



    trombosi e trombo: ostruzione di un distretto vascolare (cardiaco, cerebrale o di altri distretti), arterioso o venoso, da parte di un trombo; se è cardiaco può dar seguito all’infarto cardiaco, con conseguente necrosi di un distretto, per mancata ossigenazione delle cellule; se cerebrale, può provocare l’infarto cerebrale, morte di cellule nervose che, a seconda dell’area colpita possono interrompere l’esecuzione di importanti funzioni. Se sono interessati altri distretti, come nei precedenti casi, occorre l’immediato intervento di uno specialista vascolare, per rimuovere farmacologicamente o chirurgicamente, l’ostruzione e ripristinare l’ossigenazione dei tessuti.



    tubercolosi: o tisi o tbc, malattia infettiva sostenuta dal mycobacterium tuberculosis (o di koch) che può colpire qualsiasi organo del corpo, ma le sedi elettive sono i polmoni, essendo il contagio più comune quello per via aerea; rimane tuttavia possibile la contaminazione alimentare. La malattia, nota oltre 3000 anni a.c., ha precise norme igieniche per evitarla, pur rimanendo altissima la diffusione dell’infezione in alcune parti del mondo:evitare la trasmissione per via diretta (saliva, urine); evitare contatti ravvicinati con volatili, spesso contaminati, nazionali ed esotici (t. Aviaria) e con bovini e loro prodotti (t. Bovina). La positività al test della tubercolina indica il precedente contatto con la malattia stessa senza averla manifestata. La tbc prevede fasi successive: un’infezione primaria silente o aspecifica, che evolve spesso in una calcificazione localizzata osservabile ai rx anche dopo anni. Una secondaria favorita da uno stato di immunodepressione
    che può colpire sia i polmoni dando origine a noduli sottoclavicolari, a caverne cui segue emottisi, sia altri organi. I sintomi si manifestano in calo ponderale, febbre, sudorazioni notturne, emottisi, dolori toracici o dolori diffusi in altri organi. La terapia è basata, su stretto controllo medico, sulla somministrazione di farmaci antitubercolari specifici.



    tularemia: malattia infettiva batterica diffusa tra i cacciatori, escursionisti e tra coloro che frequentano la montagna, causata da contagio con animali selvatici che la diffondono: penetrato attraverso la cute, il batterio, causa una papula granulomatosa, e vengono così coinvolti tutti i linfonodi che diffondono la malattia a tutto l’organismo. La terapia si basa su somministrazioni di streptomicina, antibiotici ed applicazioni locali sulle papule.



    tumori: neoformazione patologica causata dalla proliferazione incontrollata di cellule. Qualunque proliferazione deve essere messa sotto controllo per valutarne la velocità di accrescimento, l’invasività con pericolo occlusivo, la malignità e la conseguente gemmazione. Istituti oncologici, si interessano esclusivamente di questo, stabilendo e scegliendo il tipo di indagine e le terapie più idonee al caso.



    tumore di Wilms: si tratta di un tumore a rapido sviluppo costituito da elementi embrionali, che, accresciuto nel rene del feto (mentre era nel grembo materno), si evidenzia subito dopo la nascita. Trattandosi di una patologia che si basa sull’invasività prenatale, ogni caso va valutato singolarmente.



    tunnel carpale: v. Sindrome



    ulcera peptica:. Lesione ed infezione a livello gastrico, prodotta dall’helicobacter pilori, che producendo un enzima, l’ureasi, priva la mucosa gastrica della protezione contro l’acidità, permettendo l’aggressione
    dell’acido cloridrico, provocando dolore urente. Questa patologia può colpire anche altri organi quali l’esofago e il duodeno.



    uremia: accumulo nel sangue dei prodotti del metabolismo delle proteine e dell’urea, (eliminati normalmente dai reni), che crea uno stato tossico; si manifesta con pallore, debolezza, alitosi, sonnolenza e nei casi più gravi, il coma.



    uretrite: infiammazione dell’uretra facilmente proveniente dall’esterno o dalla vescica, secondaria a cistiti; può essere presente nel decorso della blenorragia o in altre patologie. Prurito, dolore, bruciore sono i sintomi che si manifestano durante la minzione spesso accompagnata da sangue e pus. Per evitare l’estendersi della patologia alla prostata, ai testicoli, alle ovaie e all’utero è bene ricorrere, ai primi sintomi, ad un urologo per instaurare un’adeguata terapia.



    urinocultura: cultura in laboratorio delle urine in modo da evidenziare determinati ceppi batterici contro i quali si potrà agire con un antibiotico specifico. Consigliata in caso di ripetute infezioni (es. Cistiti).



    urografia: metodica usata per mettere in evidenza la pervietà, corpi estranei o neoformazioni ostruttive, nelle vie urinarie. Dopo iniezione di mezzo di contrasto radio-opaco si studiano radiologicamente, in tempi differenti, i vari tratti delle vie urinarie: reni, pelvi, ureteri, vescica, uretra.



    ustioni: lesione dei tessuti per effetto di alte temperature, di sostanze caustiche o urticanti, di ghiaccio secco, di radiazioni, di scariche elettriche, che può essere di primo grado, se è interessato solo con arrossamento lo strato epidermico; di secondo grado se si forma una vescicola, con coinvolgimento del derma, di terzo grado se si verifica la lesione di tutto lo strato cutaneo. Oggi il ripristino porta a ottimi risultati con l’aiuto della chirurgia e dei trapianti.



    uveite: infiammazione dell’uvea o di una delle sue parti, (iride, corpo ciliare, coroide), o su base autoimmune o secondaria a malattie infettive; si manifesta con fotofobia, dolore, lacrimazione. La terapia locale con colliri, cerca di ovviare a tutti questi disturbi e deve essere seguita da un oculista che dovrà tenerla sotto controllo per un po’ di tempo.



    vaccini e vaccinazioni: sono uno dei risultati più importanti delle ricerche della medicina: hanno permesso di debellare completamente o quasi, malattie mortali o invalidanti quali il vaiolo, la poliomielite e la difterite. Attraverso la somministrazione di germi o virus, attenuati o uccisi o di loro parti (le tossine) i vaccini stimolano le difese immunitarie dell’organismo con la produzione di anticorpi, aumentando così le potenziali difese dell’organismo. Sono sotto stretto controllo medico.



    valgismo: modificazione dell’asse delle ossa (es. Dei piedi), che tendono a formare un angolo con il vertice verso l’interno, quindi sono volte verso l’esterno.



    varicella: malattia infettiva causata dal virus varicella zoster (herpes). Il contagio avviene mediante la saliva del paziente emessa con tosse e starnuti o per contatto con il secreto delle eruzioni cutanee che provoca. L’incubazione dura 14/16 giorni dopo i quali, iniziando con malessere generale e febbre, compare la tipica eruzione cutanea (esantema) molto pruriginosa che interessa il cuoio capelluto, il viso e il tronco estendendosi in seguito a tutto il corpo. L’eruzione cutanea è caratterizzata da pustole che aprendosi danno origine ad una crosta che non si dovrebbe togliere per non lasciare cicatrici. La malattia è contagiosa sino a pustole vescicolose. Ha esito favorevole, raramente si presentano complicazioni. E’ obbligatoria la denuncia alle autorità competenti da parte del medico curante. La terapia si basa su antipiretici, talco mentolato per attenuare il prurito e soprattutto unghie corte e sempre pulite per non aggravare con una sovrainfezione batterica. Una volta contratta la v. È possibile che il virus rimanga per tutta la vita nell’organismo, annidato
    nei gangli delle radici dei nervi spinali, ovvero può rimanere in fase latente. In situazioni di stress o di
    immunodepressione transitoria, il virus si riattiva causando lesioni cutanee, lungo il decorso di un nervo, che si manifestano con l’herpes zoster o “fuoco di sant’antonio”. La sintomatologia inizia sotto forma di chiazze eritematose, più o meno grandi disposte lungo il decorso di un nervo, sulle quali compaiono, dopo qualche giorno, vescicole a contenuto da limpido a emorragico estremamente pruriginose con produzione di formicolii, bruciori, dolori. La guarigione non è rapida; dopo due/quattro settimane o più, si giunge alla risoluzione clinica. L’uso di antivirali, se tempestivo, può accorciarne la durata. La terapia, comunque, deve avere un supporto esclusivamente medico per evitare le complicazioni.



    varici: dilatazione delle vene, sovente di natura costituzionale, ma spesso indotta da ostruzione patologica, dalla prolungata stazione eretta, da sollecitazioni ripetute, e/o per difettosa struttura delle pareti dei vasi degli arti inferiori, del plesso emorroidario o dei testicoli (varicocele). Dal punto di vista sintomatologico, oltre a dolore diffuso, provocano edema col rischio di ulcerazioni. La terapia si basa su farmaci opportuni, contenzione con calze elastiche: evitare la vasodilatazione da esposizione ai raggi solari e tenere gambe alte.



    varicocele: disturbo vascolare dell’apparato genitale maschile determinato dalla dilatazione patologica del plesso pampiniforme della vena spermatica. Si manifesta con dolori omolaterali ed interessamento del testicolo talvolta aumentato di volume. La terapia è chirurgica, per evitare atrofia del testicolo con conseguente sterilità.



    varismo: modificazione dell’asse delle ossa (es. Dei piedi), che tendono a formare un angolo con il vertice verso l’esterno, ovvero tendono verso l’interno.veneree: (malattie v.) patologie a carattere infettivo a trasmissione sessuale.



    verme solitario: v. Teniasi



    verruche: formazione cutanea virale, contagiosa, di piccole dimensioni e di colore grigiastro opaco, detta anche “porro” che predilige mani e piedi ma anche altre aree cutanee. Esistono soluzioni specifiche che, terapeuticamente, risolvono l’inestetismo ed il pericolo di autoinfezione. Nell’anziano si parla di “ verruca seborroica”o senile: sono formazioni ricoperte da uno strato corneo, riscontrabili sul volto sul torace e sul dorso.



    vertigini: spiacevole sensazione di movimento rotatorio o del corpo o dell’ambiente, che provoca capogiro. Possono essere sintomo: di patologie a carico dell’orecchio interno, di intossicazioni, di artrosi cervicale, di alterazioni del circolo cerebrale. Gli esami vestibolari possono stabilirne le cause soprattutto per distinguerle da quelle fobiche (vertigini da altezza, ecc.).



    vissuto: esperienza, o insieme di esperienze personali, proprie di un soggetto.



    vitamine: sostanze indispensabili per la riproduzione, l’accrescimento, il mantenimento, il benessere dell’organismo. Non possono essere sintetizzate dal corpo umano ma debbono essere assunte con gli alimenti o somministrate a sostegno di particolari situazioni fisiologiche o carenze patologiche. Si possono dividere in due grandi categorie (di cui si fa cenno solo alle principali): idrosolubili, ovvero solubili in acqua e quindi facilmente eliminate: b1, b2, b6, b12, c, pp, ecc. E liposolubili, assorbite coi grassi, restano immagazzinate nell’organismo e quindi eliminabili nel tempo; il loro sovradosaggio fa accumulo e può essere tossico: a, d, e, f, k; seguire quindi le prescrizioni.Vitamina b1 (tiamina): si trova principalmente nel lievito di birra, nel fegato, nel rene, nella carne di maiale, nelle uova, nella frutta secca, nei legumi. Si inattiva con la cottura e nei trattamenti industriali. Agisce sul sistema nervoso, sull’apparato cardiovascolare,ìnell’accrescimento del feto e nell’allattamento. La carenza provoca il beri-beri (neuropatia), cardiopatie ecc. Vitamina b2 (riboflavina): si trova principalmente nelle verdure a foglie verdi, nel lievito di birra, nel fegato, nel latte, nella carne e nelle uova. Non viene inattivata dalla cottura. Agisce sul metabolismo energetico proteico, mantenendo soprattutto l’integrità delle mucose. La carenza comporta disturbi alla pelle e alla circolazione.Vitamina b6 (piridossina): presente nel lievito di birra, nel fegato, nei legumi, nei cereali, nella carne e nel pesce. Interviene nel metabolismo azotato. La carenza può
    provocare convulsioni, anemie, neuropatie e lesioni cutanee.Vitamina b12 (cianocobalanina): e’ presente negli alimenti di origine animale; è praticamente assente nei vegetali, per cui le diete vegetariane devono aggiungerla. Interviene sullo sviluppo dei globuli rossi e sulle funzioni nervose. La carenza provoca anemie, neuropatie e continua stanchezza.


    Vitamina c (acido ascorbico): e’ presente negli agrumi, nei ribes, nei peperoni, nel prezzemolo, nei cavoli, nelle patate, nei pomodori e nei kiwi. E’ indispensabile per la formazione del tessuto connettivo, per la circolazione, per la vita cellulare soprattutto in fase di ripristino. Evita le ossidazioni dovute ai radicali liberi, potenzia la resistenza alle malattie virali, batteriche e infiammatorie, combatte l’affaticamento psicofisico, riduce le allergie e le infiammazioni delle articolazioni. Gli alcolisti cronici e i fumatori sono le persone a maggior rischio di deficit di vitamina c (la sigaretta distrugge la vitamina c). La carenza, soprattutto neglianziani, può portare ad astenia, nervosismo, insonnia per giungere infine allo scorbuto
    caratterizzato da sanguinamento gengivale e perdita dei denti. Un’arancia è sufficiente al fabbisogno giornaliero.

    Vitamina pp (niacina): e’ presente nel lievito di birra, nel fegato, nella carne, nel pesce, nei legumi e nei cereali. La carenza di questa vitamina si manifesta con la pellagra i cui sintomi sono rappresentati da dermatite, diarrea, infiammazione della lingua e della bocca, disturbi nervosi sino ad arrivare ad alcune forme di demenza.Vitamina a (retinolo o carotene): e’ presente nelle carote, nella zucca e nelle albicocche, nel fegato, nel pesce, nel tuorlo d’uovo e nel latte. Favorisce l’ossificazione, l’integrità della pelle, dei capelli e dei denti, rende più resistenti alle infezione delle vie respiratorie ed è un potente antiossidante intervenendo nel processo di rigenerazione cellulare. La carenza di questa vitamina porta a cecità
    notturna e nell’infanzia a cecità totale. In sovradosaggio è tossica.Vitamina d (calciferolo): vitamina antirachitica. E’ presente negli oli di fegato di alcuni pesci azzurri, nelle uova e nel latte. Può essere sintetizzata nella pelle per l’azione della luce solare. E’ calciofissatrice, pertanto, la sua carenza porta a deformazioni dello scheletro osseo e a ritardo nella dentizione. L’accumulo crea tossicità. Vitamina e (tocoferolo): e’ molto diffusa nei semi e negli oli vegetali, nel fegato e nel latte. E’ considerata la vitamina della giovinezza perché la sua azione antiossidante ritarda l’invecchiamento delle cellule.
    Aumenta la resistenza fisica e garantisce un buon funzionamento del cuore. La sua carenza determina fragilità dei globuli rossi ed anemia.Vitamina f: e’ un’insieme di acidi grassi presenti in molti semi oleosi: lino, girasole, sesamo, ribes. Previene i depositi di colesterolo, i calcoli della cistifellea, mantiene integra la cute, soprattutto se secca. E’ consigliata nelle sindromi premestruali. La carenza crea dermatosi, arresto dell’accrescimento e neuropatie periferiche. Si cerca di evitare l’accumulo, seguendo le prescrizioni.



    Vitamina k (naftochinone): presente negli spinaci, rape, cavoli, ma soprattutto nell’erba medica, nei semi di soia, nel te verde, nei cereali, nel latte, nel fegato e nel tuorlo d’uovo. E’ considerata antiemorragica perché interviene nella formazione dei coaguli. La carenza crea dei deficit dei fattori emostatici e osteoporosi.



    vitiligine: alterazione progressiva, cronica, della pigmentazione cutanea, che si manifesta con l’insorgenza di aree cutanee depigmentate per carenza di melanina, diffuse in tutto il corpo ma soprattutto in tutte le parti scoperte ed esposte alla luce. La terapia si prefigge di ridurre farmacologicamente o con raggi appropriati (u.v.), l’evidenza del contrasto.



    vomito: emissione all’esterno di cibo già ingerito proveniente dallo stomaco (o dall’intestino tenue) preceduta da nausea, pallore e sudorazione e seguita da bradicardia e scialorrea. Esaminando il materiale emesso, (presenza di sangue, bile, acidità) si può talvolta giustificare la causa del disturbo: malattie metaboliche (acetonemia), neurologiche, psichiatriche. E’ spesso spontaneo negli avvelenamenti da farmaci, da cibi alterati o per aumento della pressione endocranica (emorragie, tumori); presente anche nelle coliche e nelle emicranie.

    Wilms: tumore del rene che si origina a livello fetale e che si evidenzia nei primissimi anni di vita. Quanto precoce è la diagnosi, tanto maggiore è la sopravvivenza.



    xantoma: escrescenza cutanea di colore giallo, traslucida, ricca di lipidi, facilmente riscontrabile negli anziani a livello palpebrale.


    zoster (herpes): v. VaricellaWood: luce ultravioletta usata a scopo diagnostico o terapeutico.
     
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