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Centro Benessere Kundalini.
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Irregolarità Alimentari
1.2 Contaminanti Chimici
I principali contaminanti chimici riscontrati sono stati:
Metalli pesanti 42↑
Residui di fitofarmaci 85 ↑
Micotossine 136↓
Migrazioni in materiali a venire a contatto
con gli alimenti
50↓
Residui di farmaci 18
Additivi e coloranti 55
Ipa-Benzopirene 4
Diossine 3
I contaminanti più frequentemente riscontrati sono le micotossine, residui di fitofarmaci,
migrazioni di materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti, oltre che metalli pesanti.
Per quanto riguarda la presenza di alcuni additivi, si segnala, in particolare, quella di solfiti.
Non vi sono state, come nel primo trimestre, notifiche riguardanti il riscontro di melamina.
Metalli pesanti
I metalli pesanti riscontrati nei prodotti della pesca sono mercurio (28), soprattutto in pesci, cadmio
(7), soprattutto in crostacei e molluschi e piombo (1).
L’origine dei prodotti è varia, ma i Paesi col maggior numero di notifiche sono Spagna (13),
Portogallo (4) e Vietnam (4).
2.4 Latte e derivati
Complessivamente sono pervenute 26 segnalazioni su prodotti a base di latte, con preponderanza di
problematiche di natura microbiologica (11), delle quali 4 per elevata carica batterica, 2 per muffe,
2 per Listeria, 1 per salmonella, 1 per lieviti e 1 per E. coli. Tutte le segnalazioni sono riassunte nel
grafico seguente. L’origine dei prodotti è varia, ma i Paesi col maggior numero di notifiche sono la
Germania (13) e la Francia (9).
2.6 Frutta e vegetali
Le segnalazioni che hanno riguardato frutta e vegetali sono state 120 e hanno coinvolto diverse
tipologie di rischio sanitario, con una netta prevalenza dei residui di pesticidi (69), seguiti da
problematiche di natura microbiologica (7), contaminazioni chimiche (7), additivi (7), micotossine
(5), presenza di corpi estranei (4), parassiti (4), metalli pesanti (2), coloranti (1) e segnalazioni per
rischi di altra natura (14).
2.7 Frutta secca e snack
Le segnalazioni che hanno riguardato frutta e snack sono state 146, quasi tutte da respingimenti al
confine di frutta secca contenente micotossine (101), delle quali 1 riguarda l’ocratossina A e 100 si
riferiscono ad aflatossine, seguite da problematiche di natura microbiologica (8), additivi alimentari
(7), presenza di parassiti (5), coloranti (3), contaminazioni chimiche (3), presenza di metalli pesanti
(1) e segnalazioni per altre tipologie di rischio (18).
Dei 101 prodotti notificati per micotossine, 26 sono originari dell’Argentina, 18 della Cina, 18
dell’Iran e 11 degli USA, seguono altri Paesi con un minor numero di notifiche.
2.8 Cereali e derivati
Le notifiche che hanno riguardato i cereali e derivati sono state 18, delle quali 12 per OGM non
autorizzati, seguite da presenza di micotossine (3), contaminazioni di natura chimica (1), parassiti
(1) e novel food non autorizzati (1). Il grafico seguente riassume tutte le segnalazioni pervenute.
L’origine dei prodotti è varia, ma il Paese col maggior numero di notifiche è la Cina (10), tutte per
OGM non autorizzati.
2.16 Materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti
In totale si sono avute 54 segnalazioni. Il problema principale dei prodotti destinati a venire a
contatto con gli alimenti è la migrazione (51 notifiche), non solo di certi metalli pesanti
(principalmente cromo, nichel, cadmio e piombo), ma anche di ammine aromatiche, formaldeide,
benzopirene, ecc. I prodotti risultati irregolari sono principalmente provenienti dalla Cina (30).
2.17 Altre segnalazioni
Le altre segnalazioni (15) riguardano prodotti vari, come piatti pronti e, in questo secondo trimestre,
molte segnalazioni (8) si riferiscono a gasteropodi provenienti da vari Paesi africani. Le tipologie di
rischio sono varie, come corpi estranei, adulterazione, irraggiamento e contaminazioni
microbiologiche.
4. Allerta riguardanti prodotti nazionali
Nel secondo trimestre del 2010 quindici notifiche hanno riguardato i prodotti di origine italiana
(contro le trenta pervenute nel primo trimestre). In 10 casi si è trattato di notifiche effettuate da altri
Stati membri, mentre le restanti 5 riguardano segnalazioni effettuate dalle Regioni per la
ridistribuzione di prodotti risultati irregolari: luoghi di produzione, tipologia del rischio,
tipologia di prodotto.
Al primo posto troviamo la Lombardia seguita dall’Emilia Romagna, Piemonte, Marche, Toscana, Veneto, Campania,Puglia e Sicilia.
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