Autismo

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  1. Centro Benessere Kundalini
     
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    Autismo
    L’autismo è un grave handicap che coinvolge diverse funzioni cerebrali, a livello farmacologico ci sono fondate speranze che con la nuova generazione di Neurolettici Atipici che si stanno testando negli Stati Uniti, si possa arrivare, anche se non a breve, ad ipotizzare una cura farmacologica in grado di dare un grande contributo, soprattutto sulle forme di iper-attività, Deficit dell’Attenzione ed Autolesionismo( al quale io non condivido per ovvi motivi ).
    Secondo le ultime stime L'autismo colpisce 3 persone su 1000, e 2 persone su 1000 ne presentano alcuni sintomi potendo venire incluse nel "quadro sintomatologico autistico".

    L'autismo viene considerato dalla comunità scientifica internazionale (classificazione ICD 10 dell'OMS e DSM IV) un disturbo pervasivo dello sviluppo, e si manifesta entro il terzo anno di età, colpendo significamente le seguenti aree: - comunicazione - interazione sociale – immaginazione-comportamento sociale. In alcuni casi l’autismo viene anche associato a disturbi neurologici come l'epilessia, la sclerosi tuberosa, la sindrome di Rett o la sindrome di Down.
    L'autismo non ha una singola causa ma ci sono molteplici geni e fattori ambientali, come virus o sostanze chimiche, intossicazione alimentare( additivi, parabeni, pesticidi). Molti studiosi hanno riscontrato anomalie in diverse strutture cerebrali; questi dati suggeriscono che l'autismo derivi da una interruzione nello sviluppo cerebrale in una fase precoce della vita intrauterina( ma non é sempre così).

    Manifestazione dell’autismo

    Presenza di isolamento: i bambini autistici spesso non rispondono al loro nome, evitano lo sguardo e appaiono inconsapevoli dei sentimenti altrui e della realtà che li circonda.
    difficoltà a stare con altri bambini, impressione di sordità o difficoltà visive, difficoltà di apprendimento, incoscienza per i pericoli reali, opposizione ai cambiamenti (esempio notano subito se viene spostato anche un solo bicchiere in una stanza, quindi si deduce che abbiano una buona memoria fotografica), mancanza dei sorriso e della mimica, iperattività fisica accentuata, non guarda negli occhi, attaccamento inappropriato agli oggetti, ruota gli oggetti, persevera in giochi strani, atteggiamento fisico rigido, risposte anomale ai suoni, al tatto o ad altri stimoli sensoriali, e una ridotta sensibilità al dolore.

    Cosa colpisce

    Secondo Paul Broca fu il primo a sostenere l'esistenza di una asimmetria funzionale tra gli emisferi cerebrali dell'uomo e a ritenere che, nella maggioranza degli individui, l'emisfero sinistro presiedesse alla facoltà del linguaggio articolato. Seguirono altre ricerche, soprattutto l'osservazione di pazienti affetti da lesioni di uno o dell'altro emisfero cerebrale. Il cervello umano, come quello dei vertebrati, è formato da due metà simmetriche, gli emisferi cerebrali, i quali sono collegati dal punto di vista anatomico attraverso i sistemi commessurali che permettono così il funzionamento unitario. I due emisferi svolgono funzioni diverse e regolano attività differenti. Essi possiedono quindi una specializzazione e un modo di operare propri che si evidenziano quando, per vari motivi, le connessioni interemisferiche sono interrotte.
    Uno degli aspetti più interessanti del nostro cervello riguarda la caratteristica configurazione bi-comportamentale della corteccia cerebrale rappresentata dai suoi due emisferi, che sono le strutture nervose più recenti (neocortex); esse sono quasi identiche e poste in maniera speculare l'una rispetto all'altra.
    L'emisfero sinistro controlla i movimenti e la sensibilità della parte destra del corpo e viceversa.
    all'elaborazione del linguaggio partecipano anche il giro angolare e sopramarginale (aree 39-40 di Brodman) e le aree associative parietali di sinistra . Anche le strutture sottocorticali sono interessate alla produzione del linguaggio. L'area di Wernicke è specializzata nell'uso del codice fonemico della lingua, mentre l'area di Broca presiede alla combinazione dei fonemi per comporre parole.

    Quali sono le aree di interesse?

    La corteccia cerebrale è uno strato laminare continuo che rappresenta la parte più esterna del telencefalo negli esseri vertebrati. È formata dai neuroni, dalla glia e da fibre nervose senza mielina. La corteccia cerebrale umana è spessa 2-4 mm e gioca un ruolo centrale in meccanismi mentali complicati come la memoria, la concentrazione, il pensiero, il linguaggio e la coscienza. Nei cervelli non vivi conservati assume un colore grigio, che dà il nome di sostanza grigia. La superficie della corteccia cerebrale presenta una grande quantità di scanalature, chiamate 'solchi'. La parte filogeneticamente più antica della corteccia cerebrale, l'ippocampo, si differenzia in cinque strati, mentre la più recente neocorteccia in sei parti. Relative variazioni nella voluminosità o nel tipo di cellule (tra gli altri parametri) ci permettono di distinguere tra differenti campi 'architettonici' della neocorteccia. La geometria di questi campi sembra essere legata all' anatomia delle piegature della corteccia e, per esempio, gli strati nella parte superiore delle scanalature della corteccia (chiamati 'giri') sono più chiaramente differenziati che quelli nella sottostante (chiamati 'fondi'). Queste scoperte, riguardo alle modificazioni della corteccia, hanno potuto far luce sulle dinamiche dello sviluppo di particolari patologie psichiatriche come la schizofrenia e la psicosi in genere: sembra infatti che, gli individui che sviluppano tali patologie, abbiano subito, durante l'adolescenza, una eccessiva eliminazione di connessioni sinaptiche ed una conseguente eccessiva riduzione delle capacità della corteccia cerebrale (ricordiamo infatti che in essa trova sede il "senso della responsabilità", "il senso del giusto - sbagliato", vi sono aree del controllo degli impulsi primari ecc.). Si deduce quindi che la neocorteccia vascolare del tronco encefalico e talamo sono le due principali aree coinvolte nella coscienza, creatività, immaginazione, etc. Il danno cellulare ossidativo appare il meccanismo principale di danno neurologico per questi elementi tossici. Dati patologici associati sono la presenza di alti livelli di citochine pro infiammatorie, attivazione microgliale con produzione di radicali liberi e inibizione della normale funzione mitocondriale. Il loro stato si può attribuire ad una “infiammazione molecolare” indotta. Prove cliniche e sperimentali confermano : McGinnis et al. hanno registrato la prova di un accumulo preferenziale degli elementi neurotossici cadmio, monosodioglutamato (MSG), paracquat e mercurio. Le cause spesso sono attribuite ai vaccini e tutto quello che ne concerne, inquinamento atmosferico(metalli pesanti), pesticidi, antibiotici chemioterapici presenti in molti alimenti (per salvaguardare la nostra salute) e per ultimo non per importanza prodotti OGM che assimiliamo da anni senza saperlo, quindi la causa può essere un fattore infettivo, infiammatorio, immunologico.

    Il nervo vago come passaggio dell’infiammazione

    Il nervo vago perché?
    Come molti sanno il nervo vago è anche collegato con l’apparato digestivo (vedi)
    https://centrobenesserekundalini.blogfree.net/?t=65317 , significa che
    un’infiammazione intestinale cronica, è in grado di intaccare sopravvivenza e funzione neuronale nel complesso vagale dorsale. La trasmissione dei segnali immuno/infiammatori attraverso i neuroni sensoriali del nervo vago dipende dall’entità degli eventi immunitari.

    Il nervo vago come canale di passaggio delle tossine

    Di eguale interesse per l’autismo è sapere che attraverso il nervo vago le neurotossine dei microbi enterici possono arrivare al complesso vagale dorsale e di conseguenza al cervello.

    Secondo la scienza medica come si cura l’autismo ?

    Attualmente non esiste una cura per l'autismo: le terapie o gli interventi vengono scelti in base ai sintomi individuali. Le terapie meglio studiate comprendono interventi educativi/comportamentali in ambiente strutturato adattato alle difficoltà specifiche dell'autismo e farmacologici come il Dekapin (L'acido valproico VPA) è un composto chimico che ha trovato impiego clinico come anticonvulsivante e stabilizzare dell'umore, in quei casi come epilessia, disturbo bipolare, depressione, emicrania, mal di testa e schizofrenia . E 'commercializzato anche con i marchi Depakote, Depakote ER, Depakene, Depacon, Depakine, Stavzor e Risperdal. Sebbene questi interventi non curino l'autismo, ma tengono il soggetto in uno stato di limbo. Nel 2000 Moore et al. hanno dimostrato che il sodio valproato era associato a 5 casi di ASD su 46 bambini esposti a questo farmaco.

    Secondo la medicina olistica come si cura l’autismo ?


    Alimenti che stimolano le funzioni cerebrali
    A colazione: succo d'uva nera (violaceo) abbinato a pane di farro e tè verde.
    A pranzo: un pomodoro (rosso) da insalata condito con un filo d'olio di oliva vergine (evo), abbinato a un tramezzino rustico (2 fette di pane al fatto, 80 g di tonno al naturale, 1 fetta di pomodoro, qualche oliva); 1 ciotola di mirtilli e lamponi (violacei e rossi, anche surgelati).
    A merenda: 1 spremuta d'arancia rossa (minimo 3 arance) la spremuta va assunta per una settimana tutit i pomeriggi e successivamente a giorni alterni
    A cena: radicchio rosso alla piastra; 200 g di petto di pollo alla griglia; 70 g di pane integrale; 1 mela rossa
    La dopamina, un neurotrasmettitore che stimola il piacere, è direttamente coinvolta nel processo creativo. La produzione di questa sostanza viene favorita da tutte le situazioni che comportano piacere; anche mangiare un cibo gradevole, per esempio, comporta la produzione di dopamina.
    -gli acidi grassi essenziali (contenuti nei pesci grassi, nell'olio d'oliva, nelle mandorle ecc.) che stimolano le funzioni cerebrali;
    -buone scorte di sostanze antiossidanti (polifenoli, antociani ecc., presenti nell'uva e nel suo succo, nei mirtilli, nei pomodori, nel radicchio rosso ecc.) che favoriscono la concentrazione; le proteine (come quelle contenute in pesci, pollo, latticini, legumi ecc.) che sostengono la memoria e le facoltà cognitive; le vitamine del gruppo B (latticini, pesce, uova, riso, pane e pasta integrali, spinaci, bietole, prezzemolo, frutta oleosa ed essiccata ecc.) fondamentali per il cervello.
    Tutte queste sostanze (e quindi gli alimenti che le contengono) incrementano la capacità di attenzione e stimolano la produzione di idee.
    Le noci, gli anacardi e le mandorle, possono essere definite ”il cibo del cervello”, in quanto rappresentano un’ ottima fonte di omega 3, utilissimi per il nostro cervello. Contengono inoltre magnesio, buon vasodilatatore, quindi agevola l’ ossigenazione sanguigna e di conseguenza le funzioni cerebrali.
    Le bacche, come le fragole, le more e i mirtilli, combattono i danni ossidativi del cervello, rallentano l’ invecchiamento neuronale, prevenendo malattie quali l’ Alzheimer e la demenza senile.
    Le sementi, come i semi di girasole e i semi di zucca, sono una notevole fonte di vitamine, di zinco, omega 3 e triptofano, un amminoacido che viene trasformato dal cervello in serotonina, sostanza regolatrice dell umore.

    Cosa consiglio di fare prima di incominciare l'equilibrio organico

    Questo stile di alimentazione preso come esempio aiuta ad affrontare la patologia, tenendo conto che esisto altri alimenti che hanno le stesse proprietà e sono più appetibili di queste per un bambino. Questa tipologia di educazione alimentare va eseguita solo dopo aver fatto un test di intolleranza e/o intossicazione alimentare chimico metallica per evitare eventuali effetti secondari, dovuti ad una reazione organica.
    A riguardo ho studiato una metodica differente da altre tipologie di test per l’intolleranza, che non si limita solo nel trovare una intolleranza e/o una intossicazione, ma nel ricercare le varie correlazioni tra loro.


    Bioterapeuta Contattologo Iridologo Ottico
    Ventura Renato

    Edited by Centro Benessere Kundalini - 8/2/2011, 22:01
     
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